Palazzo dei Diavoli (Siena)

Palazzo dei Diavoli di Siena
Esterno (Via Fiorentina)
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneToscana
LocalitàSiena
Indirizzovia Fiorentina
Coordinate43°19′56.17″N 11°18′42.7″E
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXIV secolo
Usoabitazione

Il Palazzo dei Diavoli è un edificio storico di Siena che si trova a nord-ovest del centro storico, al di fuori di Porta Camollia, tra viale Cavour e via Fiorentina.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Fu residenza della famiglia dei Turchi, come è riportato nell'iscrizione sull'ingresso principale Turcorum Palatium, poi dei Buonsignori.

Ha assunto la sua più nota denominazione sulla base di due possibili interpretazioni: la versione popolare tratta di riti satanici, orge e messe nere, che si pensava vi si svolgessero, mentre quella storico-leggendaria è legata alla vittoria senese del 1526 che portò alla dispersione dell'esercito di papa Clemente VII e della Repubblica di Firenze, rivalsa che si disse ebbe luogo grazie all'intervento di forze sovrannaturali o diaboliche. Si dice anche che nelle notti dello stesso anno si videro luci rosse passare velocemente nelle finestre, oppure si racconta che si sentissero urla di donne e, quando la gente andava a vedere che succedeva, vedevano corpi volare al cielo.

L'edificio ha oggi una forma singolare, in laterizi. La parte più antica della struttura risale al XIV secolo e fu poi sopraelevata e munita di torre cilindrica; nel 1460 fu ingrandito e dotato di cappella, dedicata a Santa Maria degli Angeli[1], oggi oratorio, su progetto non concordemente attribuito ad Antonio Federighi.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cappella di Palazzo dei Diavoli (Siena) Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive., Sbap-siena.beniculturali.it

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Toscana. Guida d'Italia (Guida rossa), Touring Club Italiano, Milano 2003. ISBN 88-365-2767-1

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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