Penna Sant'Andrea
Penna Sant'Andrea comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Abruzzo |
Provincia | Teramo |
Amministrazione | |
Sindaco | Nicola Salini (lista civica di centro-sinistra Consenso Comune) dal 09-06-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 42°36′N 13°46′E |
Altitudine | 413 m s.l.m. |
Superficie | 11,1 km² |
Abitanti | 1 645[1] (31-12-2022) |
Densità | 148,2 ab./km² |
Frazioni | Capsano, Pilone, Val Vomano, Trinità |
Comuni confinanti | Basciano, Castel Castagna, Cermignano, Teramo |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 64039 |
Prefisso | 0861 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 067033 |
Cod. catastale | G437 |
Targa | TE |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona D, 2 081 GG[3] |
Nome abitanti | pennesi, iaioni, pundarule |
Patrono | san Rocco |
Cartografia | |
Posizione del comune di Penna Sant'Andrea all'interno della provincia di Teramo | |
Sito istituzionale | |
Penna Sant'Andrea (La Pònnë in abruzzese[4]) è un comune italiano di 1 645 abitanti[1] della provincia di Teramo in Abruzzo, facente parte dell'unione dei comuni Colline del Medio Vomano. Sul suo territorio insiste la Riserva Naturale Regionale Controllata di Castel Cerreto, che ha una superficie di circa 140 ettari. Nella riserva ci sono flora e fauna ancora incontaminate. Inoltre, Penna Sant'Andrea è rinomata per la sua tradizione folkloristica, essendo culla del ballo folkloristico del Laccio D'amore e sede dell'incontro internazionale del folklore, dove ogni anno si esibiscono gruppi folkloristici provenienti da diversi Paesi e tradizioni.[5][6]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Ritrovamenti archeologici
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1974 in località Monte Giove gli scavi archeologici hanno messo alla luce una necropoli italico romana, i cui reperti vanno da una fascia d'età dal VII secolo al II secolo a.C.; rilevanti sono alcune sepolture del periodo Piceno IV-VI, i cui corredi comprendono oggetti femminili da toeletta e ornamenti, come testine vitree fenicio-puniche, attestazioni uniche in Italia centro-meridionale, sulla fascia adriatica. Tutte le deposizioni indagate sono di donne, per cui si è pensato a una comunità devota a Giove, di cui esisteva un santuario sul monte.
Oltre al corredo si conservano tre stele, una ricomposta le altre frammentarie, conservate nel Museo Archeologico Nazionale di Chieti: sono in pietra locale, di forma stretta e allungata con occhi e bocca incisi, incavi sulla sommità suggeriscono la presenza di un elemento decorativo separato, forse un copricapo, come nel caso del guerriero di Capestrano, queste stele costituiscono importanti acquisizioni per la conoscenza del panorama italico piceno del V secolo a.C.
Dalla fondazione sino a oggi
[modifica | modifica wikitesto]La fondazione del castrum detto "Pinna", dal nome dell'altura del colle su cui sorge, risale all'VIII-IX secolo, per mezzo dei longobardi. Si ha notizia della chiesa di Sant'Andrea, da cui il nome, che però fu rifatta nel XVII secolo. Di proprietà dell'abbazia di Sant'Attone e San Nicolò sul Tordino, presso Teramo, nel XIV secolo passò al potere degli Acquaviva duchi di Atri, sino a essere ceduta nel XVII secolo a vari feudatari. Nel 1814 il paese partecipò all'insurrezione antifrancese; tuttavia a colpo fallito, in cui partecipavano anche insurrezionalisti di Città Sant'Angelo, Penne e Pescara, i cospiratori fuggirono nello Stato della Chiesa, come Nicola de Bartolomeiis, Patrizio Pallotti, Giuseppangelo Sozii, altri furono catturati e giustiziati, tra cui il medico Filippo La Noce e Bernardo De Micaeliis. Questo avvenimento è ricordato in una lapide presso la Porta Nuova di Penna.
Nei primi anni della seconda guerra mondiale, tra il 1940 e 1943, Penna Sant'Andrea fu uno dei comuni dell'Abruzzo ad essere designato dalle autorità fasciste come luogo di internamento civile per profughi ebrei stranieri presenti in Italia. Gli internati furono 22, uno dei gruppi più numerosi nella provincia di Teramo.[7] Dopo l'8 settembre 1943, nonostante la presenza nella zona di truppe tedesche, tutti gli ex-internati riuscirono a sfuggire alla cattura e alle deportazioni, fino alla Liberazione nel giugno 1944.
Monumenti
[modifica | modifica wikitesto]Chiesa di Santa Maria del Soccorso
[modifica | modifica wikitesto]Fu ricostruita nel Cinquecento e ha un impianto rettangolare a navata unica con colonne e arcate sugli otto altari interni. La facciata a capanna termina in sommità come un arco a tutto sesto. Il campanile è a torre, ma vi è anche una seconda torre con orologio e cella campanaria a vela.
L'interno barocco ha una gradinata di accesso che porta al piano rialzato (perché la chiesa essendo sita in cima al colle, ha subito interventi per dislocazione del terreno), e ricorda per questo il duomo di Guardiagrele (CH). L'altare maggiore ha un dipinto seicentesco dedicato a Santa Giusta.
Chiesa della Santissima Trinità
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa è sta ricostruita sui resti di un tempio medievale, distrutto o da un terremoto o caduto in rovina. Al tempo della costruzione (XVII secolo) era in piedi la facciata e il campanile. La facciata medievale ha portale a tutto sesto strombato e un piccolo rosone, mentre la sommità è decorata da due guglie sugli estremi dei lati. Il resto del corpo della chiesa è di livello inferiore alla facciata per architettura.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[8]
Tradizioni e folclore
[modifica | modifica wikitesto]Penna Sant'Andrea è rinomata per la sua tradizione folkloristica. Culla del ballo folkloristico del Laccio D'amore, ogni anno è sede dell'incontro internazionale del folklore, dove gruppi folkloristici da tutto il mondo si esibiscono con i loro balli, costumi e musiche.
Uno degli avvenimenti principali è la tradizionale festa settembrina della pagnotta, caratterizzata da particolari danze che ripropongono antichi riti propiziatori legati al mondo contadino ed a quello familiare.[9]
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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6 giugno 1993 | 25 giugno 1993 | Nino Gabriele Secchini | Democrazia Cristiana | Sindaco | [10] |
27 giugno 1993 | 22 novembre 1993 | Maurizio Ianieri | Comm. pref. | [11] | |
21 novembre 1993 | 24 maggio 1998 | Antonio Fabri | Lista civica di centro (1993 - 1994) Lista civica (1994-1998) | Sindaco | [12][13] |
25 maggio 1998 | 26 maggio 2002 | Orazio De Federicis | Lista civica | Sindaco | [14] |
27 maggio 2002 | 27 maggio 2007 | Berardino Della Noce | Lista civica di centro-sinistra | Sindaco | [15] |
28 maggio 2007 | 14 ottobre 2013 | Antonio Fabri | Lista civica Un impegno per il futuro | Sindaco | [16][17][18] |
15 ottobre 2013 | 25 maggio 2014 | Eleonora Di Francesco | Lista civica Un impegno per il futuro | Vicesindaco | [19] |
26 maggio 2014 | 09 giugno 2024 | Severino Serrani | Lista civica Un impegno per il futuro | Sindaco |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 480, ISBN 88-11-30500-4.
- ^ DiscoverTeramo, su www.discoverteramo.it. URL consultato il 4 settembre 2024.
- ^ Laccio d'amore, il ballo che strega le coppie. «Se l’intreccio riesce il matrimonio va a buon fine», su www.ilmessaggero.it, 27 ottobre 2023. URL consultato il 4 settembre 2024.
- ^ Ebrei stranieri internati in Abruzzo.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 18.
- ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 6 giugno 1993, su elezionistorico.interno.gov.it.
- ^ Anagrafe degli Amministratori locali e regionali del Ministero dell'Interno, Scheda di Maurizio Ianieri, su amministratori.interno.it.
- ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 21 novembre 1993, su elezionistorico.interno.gov.it.
- ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 12 giugno 1994, su elezionistorico.interno.gov.it.
- ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 24 maggio 1998, su elezionistorico.interno.gov.it.
- ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 26 maggio 2002, su elezionistorico.interno.gov.it.
- ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 27 maggio 2007, su elezionistorico.interno.gov.it.
- ^ Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno, Risultato delle elezioni amministrative del 6 maggio 2012, su elezionistorico.interno.gov.it.
- ^ Gazzetta Ufficiale, Serie n. 280 del 29 novembre 2013, Decreto presidente della Repubblica 14 novembre 2013, su gazzettaufficiale.biz.
- ^ Anagrafe degli Amministratori regionali e locali Ministero dell'Interno, Scheda di Eleonora Di Francesco, su amministratori.interno.it.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Penna Sant'Andrea, in Borghi e paesi d'Abruzzo, vol. 11, Pescara, Carsa Edizioni, 2008, pp. 85-95, SBN IT\ICCU\TER\0031821.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Riserva naturale controllata Castel Cerreto
- Valle del Vomano
- Circondario di Penne
- Mandamento di Bisenti
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Penna Sant'Andrea
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su psa.it.
- Pénna Sant'Andrèa, su sapere.it, De Agostini.