Pieno formato

Disambiguazione – Se stai cercando il formato cinematografico, vedi Pieno formato (cinema).

     Pieno formato

     Medio formato

     Grande formato

Pieno formato (o formato pieno, o formato intero; in inglese full-frame o FF ) è una denominazione fotografica del nuovo millennio, per indicare quei sensori digitali con dimensione pari a circa 36 × 24 mm (ovvero, il formato Leica 24x36[1][2], usato su pellicola da 35 mm), con rapporto d'aspetto 3:2 e diagonale ~ 43 mm, spesso denominato commercialmente anche FX.

Il termine 'full-frame' è relativo al significato di fotogramma completo o intero, in contrapposizione a quello ritagliato (cropped ) dei sensori digitali APS-C che furono prodotti prima (nell'ultima decade del primo millennio), sempre con aspetto 3:2, ma con dimensioni più simili a 24×16 mm, tipo 23×15 mm o 22×15 mm, ecc e quindi con fattore di crop 1,5× o 1,6× (o APS-H con crop 1,3×).

Storia e tecnica[modifica | modifica wikitesto]

Tutto ebbe inizio nel 1913, quando l'ingegnere tedesco Oskar Barnack, lavorando per la E. Leitz di Wetzlar, stava ideando un modo più pratico e preciso, di quello corrente, di esporre la pellicola cinematografica e di valutare il tempo di esposizione per il girato. Costruì così una sorta di scatoletta (piccola camera oscura) alla quale poteva agganciare un obiettivo foto-cinematografico, e dentro la quale inserire all'incirca 1 metro di pellicola preforata da 35mm, pronta per essere esposta. Per migliorare la valutazione delle esposizioni nella produzione di film, decise di raddoppiare il fotogramma, portandolo da 24×18 a 24×36 mm[3]. E così, la scatoletta di Barnack ebbe un discreto successo in ambiente cinematografico, ma molto di più in ambiente fotografico, diventando la famosa Leica I che tutti oggi conoscono come le Leica M, fotocamere con mirino a telemetro.

In quel momento, nacque il nuovo formato fotografico 24×36 (ovvero, 36 × 24 mm) che tutti conoscono, con un rapporto d'aspetto 3:2, e quindi, differente dal tipico 4:3 del cinema (24×18) e di altri formati fotografici, adottato poi anche dalla TV.

Il nuovo formato Leica (così chiamato in onore a Barnack e la sua Leica) prese piede dal primo dopoguerra, tanto che già nel 1934, la Kodak mette in commercio i rullini 135, studiati come pratici caricatori per le varie fotocamere Leica e le altre foto-cinecamere dei tempi, e caricati con la pellicola cinematografica da 35 mm (in genere, 1,6 metri di striscia). Col tempo, il formato 24×36, denominato anche "piccolo formato"[4][5] (per differenziarlo dal medio e dal grande formato), diventa il formato fotografico più popolare e più comune nella fotografia di massa, sicuramente dal secondo dopoguerra ad oggi, e per quasi un secolo. Il formato 24×36 impose l'uso della pellicola cinematografica 35 mm in fotografia, che comunque adottò vari altri formati di fotogramma sulla stessa pellicola, tipo il mezzo formato 24×18 mm[6] ed altri più piccoli e più grandi.

Indubbiamente, c'è un filo robusto che lega la pellicola da 35 mm con i rullini 135 e il formato Leica 24×36, ma è spesso motivo di espressioni idiomatiche e di luoghi comuni non sempre coerenti: il fatto che la pellicola cinematografica da 35 mm sia stata usata anche in fotografia, non da diritto a nessuno di considerarla e/o di confonderla con un formato di fotogramma (per di più fotografico). Per cui, dire e/o usare locuzioni del tipo "35mm = full-frame" o "35mm = 24×36" o "pellicola 24×36", porta solo a confondere le corrette informazioni con quelle errate, danneggiando in qualche modo chiunque le legga.

La pellicola da 35 mm è stata, è, e resta esclusivamente un formato di film cinematografico, come ce ne sono stati altri (tipo, 8 mm, 16 mm, 70 mm, ecc), eventualmente risulta quello più usato dall'invenzione del cinema ad oggi, ma dove i fotogrammi erano più simili a 24×18 mm (tipo, 21×16, 20×15, ecc), sia lineari (o normali) che anamorfici.

Da quando anche il cinema è evoluto in favore della tecnologia digitale, la pellicola da 35 mm non viene più usata (o solo raramente), e così, al suo posto stanno emergendo vari sensori di dimensioni sempre più ampie, rispetto al tipico fotogramma 24×18 mm della pellicola, finanche di 37x25 mm circa, con risoluzioni a 8K e 90 fps. Ma come nel cinema a pellicola, anche in quello digitale vengono utilizzate ottiche anamorfiche, per raggiungere i rapporti d'aspetto tipo 2,40:1 del CinemaScope. E parallelamente, è da tempo ormai che alcune fotocamere con sensori full-frame, vengono usate anche nel cinema o progettate per la produzione di filmati; tuttavia, in genere non viene mai usato il formato pieno, ma solo una parte dei pixel, adeguata ad ottenere almeno un aspetto 16:9 (TV) o altri rapporti adatti più o meno anche al cinema.

Sensori digitali[modifica | modifica wikitesto]

Da sempre, le fotocamere digitali fanno riferimento al formato 24×36 (anche se i primi sensori a pieno formato furono sviluppati nel secondo millennio), poiché gli obiettivi intercambiabili (ancora oggi utilizzabili) delle fotocamere a pellicola, erano stati progettati e sviluppati proprio per il formato Leica (ovvero, con un cerchio di copertura di almeno 44 mm). Le prime fotocamere APS-C, montavano ancora questi obiettivi, ma siccome il campo ripreso era diverso (a causa dei sensori più piccoli), per questo motivo, in ambito fotografico, si utilizza (anche oggi) l'espressione "focale equivalente" (al 24×36), proprio per descrivere lo stesso angolo di campo ripreso, sui diversi formati di sensore[7].

I sensori digitali a pieno formato sono disponibili in varie dimensioni, intorno a 24×36 mm, per molte fotocamere digitali (reflex e mirrorless) di fascia alta, e a volte differiscono solo di frazioni di millimetro, su una o entrambe le dimensioni.

Dal 2007 (nel nuovo millennio), Nikon denomina la propria gamma di fotocamere digitali a pieno formato, con la sigla "FX". Altri produttori di fotocamere digitali con sensore 24×36, tra cui Canon, Fuji, Leica, Sony ed altre, si riferiscono ai loro sensori con altre sigle o semplicemente come full frame (FF).

La maggior parte delle fotocamere digitali per uso amatoriale, utilizza sensori più piccoli del 24×36, dove le fotocamere compatte e gli smartphone, hanno sensori ancora più piccoli, e spesso con rapporto d'aspetto diverso da 3:2.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Camera 35. U.S. Camera Publishing Corp. 3–4: 34.
  2. ^ Walter, Thomas (2005). Mediafotografie: analog und digital. Springer.
  3. ^ The British Journal of Photography. 133: 1485. 1986.
  4. ^ Suess, Bernhard J. (October 1, 2003). Mastering black and white photography. Allworth Press. p. 11.
  5. ^ Warren, Bruce (2003). Photography: A Concise Guide. Cengage Learning. p. 41.
  6. ^ Half Format 18x24 cameras (8), su corsopolaris.net. URL consultato il 24 maggio 2024.
  7. ^ Lunghezza focale equivalente: definizione e calcolo, su www.fotografareperstupire.com, 28 marzo 2021. URL consultato il 26 maggio 2024.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Fotografia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di fotografia