Pier Maria Scotti
Pier Maria Scotti (Vigoleno, 1481 circa – Agazzano, 30 agosto 1521) è stato un nobile e avventuriero italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Soprannominato "il conte Buso" per la sua abilità di spadaccino, conte di Vigoleno e Carpaneto, era figlio del conte Francesco Maria Scotti (?-1511).
Di parte guelfa, fu un uomo sanguinario e venne per questo scomunicato da papa Leone X. Passò dalla parte ghibellina allorché il governatore di Piacenza, nel 1514, non gli concesse l'appalto dei dazi della Camera Apostolica. Tentò invano, assieme al fratello Guglielmo ed alcuni uomini in armi, di saccheggiare le case di coloro che avevano ottenuto gli appalti.[1]
Fu al servizio del condottiero Prospero Colonna, in nome del quale tentò l'assedio a Piacenza, senza successo. Fece distruggere il castello di Vigoleno e quello di Travazzano. Il 30 agosto 1521 tentò di attaccare il castello di Agazzano per impadronirsi dei suoi tesori.[2] Venne assassinato nello stesso giorno da Astorre Visconti, fuoriuscito da Milano, e gettato nel fossato del castello di Agazzano, ma il suo corpo non venne mai trovato. La leggenda vuole che il fantasma del conte si aggiri ancora oggi nelle sale e nei giardini del castello.[3][4]
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Sposò Camilla Scotti di Fombio, dalla quale ebbe un figlio, Galeazzo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Rossi, p. 118.
- ^ Rossi, p. 152.
- ^ Il fantasma del conte.
- ^ Leggende del Ducato. Il Buso.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Anton Domenico Rossi, Ristretto di Storia Patria ad Uso de' Piacentini, Piacenza, 1831. ISBN non esistente.
- Maurizio Ferrante Gonzaga, Assalto al castello, Rende, 2013. ISBN 978-88-97469-39-1