Pierluigi Mantini

Pierluigi Mantini

Componente del Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa
Durata mandato18 settembre 2013 –
3 gennaio 2018
PresidenteGiorgio Giovannini
Alessandro Pajno

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato30 maggio 2001 –
14 marzo 2013
LegislaturaXIV, XV, XVI
Gruppo
parlamentare
XIV: DL-L'Ulivo
XV: PD-L'Ulivo
XVI:
- Partito Democratico (fino al 27/03/2009)
- Unione di Centro per il Terzo Polo (dal 27/03/2009)
CoalizioneXIV: L'Ulivo
XV L'Unione
XVI: Centro-sinistra 2008
CircoscrizioneXIV: Toscana
XV-XVI: Lombardia 1
Incarichi parlamentari
XIV legislatura:
  • Segretario della Giunta per le autorizzazioni (dal 13/06/2001 al 27/04/2006)
  • Vicepresidente della Commissione parlamentare consultiva in ordine all'attuazione della riforma amministrativa, ai sensi della legge 15 marzo 1997, n. 59 (dal 13/02/2002 al 27/04/2006)

XVI legislatura:

Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoUnione di Centro (dal 2009)
In precedenza:
MPL (1971-1972)
UD (1997-1999)
AD (1993-1997)
UD (1997-1999)
Dem (1999-2002)
DL (2000-2007)
PD (2007-2009)
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità degli Studi di Firenze
ProfessioneAvvocato cassazionista; Docente universitario

Pierluigi Mantini (L'Aquila, 19 febbraio 1956) è un giurista e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato all'Aquila, ma residente a Milano, si è laureato in giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Firenze e specializzato in scienze amministrative presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza".[1] È avvocato cassazionista.

Ha insegnato diritto pubblico dell'economia e diritto regionale presso la sede teramana dell'Università degli Studi di Chieti (1985-1988), diritto pubblico dell'ambiente presso il Politecnico di Milano (1989-1990) e legislazione delle opere pubbliche presso l'Università degli Studi di Firenze (1991-1994).[1]

Dal 1994 insegna diritto amministrativo e diritto urbanistico presso il Politecnico di Milano.[1]

È inoltre autore di oltre 150 pubblicazioni scientifiche di diritto amministrativo, pubblico, urbanistico, ambientale nonché direttore di collane giuridiche.[2]

Attività politica[modifica | modifica wikitesto]

Di formazione cattolica, ha iniziato la sua attività politica da giovanissimo con il Movimento Politico dei Lavoratori, partito vicino alle Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani. Negli anni '90 s'iscrive ad Alleanza Democratica e successivamente ai Comitati per l'Italia che vogliamo a sostegno dell'ex presidente dell'IRI Romano Prodi e Unione Democratica di Antonio Maccanico.

Nel 1994 diventa componente della commissione del Ministero dei lavori pubblici per l'attuazione della legge di riforma dei lavori pubblici.[1]

Nel 1999 aderisce a I Democratici di Prodi e Arturo Parisi, di cui il 5 gennaio 2000 viene eletto nella segreteria nazionale ed è in seguito tra i fondatori di Democrazia è Libertà - La Margherita.

Alle elezioni politiche del 2001 viene eletto alla Camera dei deputati, nella parte proporzionale nella circoscrizione Toscana.

Alle politiche del 2006 è di nuovo ricandidato ed eletto, nelle liste dell'Ulivo, questa volta in Lombardia 1.

Nel 2007 aderisce quindi al Partito Democratico e, alle elezioni del 2008, viene eletto nuovamente deputato, sempre nella circoscrizione Lombardia 1. Nel 2009 aderisce con la sua associazione liberaldemocratica Neo-Dem alla Costituente di Centro e all'Unione di Centro, partito in cui ricopre la carica di responsabile nazionale per le riforme istituzionali.

Il 19 settembre 2013 viene eletto, dalla Camera dei deputati, nel Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa[3]. Nel 2015 è nominato nella commissione di studio del Governo per il recepimento delle direttive europee in materia di appalti e concessioni ed è tra i redattori del nuovo Codice dei contratti pubblici.

Dal 2016 è componente della commissione appalti dell'Autorità nazionale anticorruzione (ANAC).

È attualmente Consigliere giuridico presso la Struttura Commissariale della Presidenza del Consiglio dei ministri per la ricostruzione dell'Italia centrale e presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.[1]

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

Tra le opere pubblicate, si cita:[2]

  • Buone regole per la casta. Lodi, garanzie parlamentari, insindacabilità, conflitti di interesse ed altre storie Gangemi Editore, 2008;
  • Le riforme istituzionali verso la Terza Repubblica Provviste Formiche, 2011;
  • Le trasformazioni del diritto urbanistico Cedam, Padova, 2012;
  • La legislatura costituente. Le riforme istituzionali e l'Agenda Monti Rubbettino, 2013;
  • Nel cantiere dei nuovi appalti pubblici. Semplificazione, efficienza, concorrenza, anticorruzione, Giuffrè, Milano, 2015;
  • Il principio di semplificazione nella riforma della Costituzione, Dike Giuridica, 2016.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e pierluigimantini.it, Biografia, su pierluigimantini.it. URL consultato il 21 gennaio 2018.
  2. ^ a b Pubblicazioni, su pierluigimantini.it. URL consultato il 21 gennaio 2018.
  3. ^ Pierluigi Mantini eletto nel Consiglio di Presidenza della Giustizia Amministrativa, in abruzzo24ore.tv, 19 settembre 2013. URL consultato il 21 gennaio 2018.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN61620091 · ISNI (EN0000 0000 0044 9351 · SBN CFIV015441 · LCCN (ENn85148386 · GND (DE1191217841 · BNF (FRcb123418007 (data) · J9U (ENHE987007359576805171