Pinciano
Q. III Pinciano | |
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Stato | Italia |
Regione | Lazio |
Provincia | Roma |
Città | Roma Capitale |
Circoscrizione | Municipio Roma II |
Data istituzione | 20 agosto 1921 |
Codice | 203 |
Codice postale | 00197/00198 |
Superficie | 3,57 km² |
Abitanti | 19 397 ab. |
Densità | 5 439,12 ab./km² |
Mappa dei quartieri di Roma |
Pinciano è il terzo quartiere di Roma, indicato con Q. III.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Territorio
[modifica | modifica wikitesto]Si trova nell'area nord della città, a ridosso delle mura aureliane.
Il quartiere confina:
- a nord con il quartiere Q. II Parioli[1]
- a est con il quartiere Q. IV Salario[2]
- a sud con i rioni R. XVI Ludovisi[3] e R. IV Campo Marzio[4]
- a ovest con il quartiere Q. I Flaminio[5]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il Pinciano è fra i primi 15 quartieri nati nel 1911, ufficialmente istituiti nel 1921. In precedenza erano già in uso nomi come "Quartiere dei Fiumi" per la parte delle vie intitolate a vari fiumi e "Pinciano" per la parte fra via Pinciana e via Salaria, o anche "Quartiere Sebastiani". Successivamente, in onore al re, il quartiere venne rinominato Vittorio Emanuele III. Dopo la caduta del regno, il quartiere riprese l'originario nome di Pinciano[6].
Stemma
[modifica | modifica wikitesto]D'oro al pioppo (di Nerone) di verde[7][8].
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]- Palazzo Borromeo, all'angolo fra via Flaminia e via delle Belle Arti. Edificio del XVI secolo (1561).
- Villa Strohl Fern, su viale David Lubin. Edificio in stile eclettico del XIX secolo.
- Ex Istituto Cabrini - Casa generalizia delle Missionarie del Sacro Cuore, su via Ulisse Aldovrandi. Edificio in stile barocchetto di fine XIX secolo.
- Nel 1981 viene trasformato nell'albergo Aldrovandi Villa Borghese.
- Villino Marignoli, su via Po, angolo corso d'Italia. Edificio del XX secolo (1907).
- Villa Serena, su via Carlo Dolci. Edificio in stile neo medioevale del XX secolo (1909).
- Progetto di trasformazione di un casino nobile dell'architetto Garibaldi Burba.
- Palazzo dell'Istituto Poligrafico dello Stato, su piazza Giuseppe Verdi. Edificio in stile eclettico del XX secolo (1913-18).
- Progetto dell'architetto Garibaldi Burba. Sede dell'istituto fino al 2010.
- Villa Titta Ruffo, su via Sassoferrato. Edificio del XX secolo (1919).
- Villa Ambron, su via delle Tre Madonne. Edificio in stile barocchetto del XX secolo (1920).
- Progetto dell'architetto Marcello Piacentini.
- Villino Astaldi, su via Saverio Mercadante, angolo via Nicolò Porpora. Edificio del XX secolo (1920-23).
- Palazzina Marchi, su via Giacomo Carissimi. Edificio in stile barocchetto del XX secolo (1924).
- Progetto dell'architetto Mario Marchi.
- Villino Alatri, su via Giovanni Paisiello. Edificio del XX secolo (1924-28).
- Palazzina Giorgi, su via Antonio Bertoloni. Edificio in stile barocchetto del XX secolo (1927).
- Progetto dell'ingegnere Oscar Giorgi Alberti.
- Palazzina Virgili, su via Angelo Secchi. Edificio in stile razionalista del XX secolo (1929).
- Progetto dell'architetto Pietro Aschieri su commissione di Filippo Virgili. Nel 1933 divenne residenza della figlia di Benito Mussolini, Edda, con il marito Galeazzo Ciano.
- Palazzina Acerbo, su via Nicolò Tartaglia. Edificio in stile barocchetto del XX secolo (1930).
- Progetto dell'architetto Guido Fiorini su commissione del gerarca Giacomo Acerbo. Attuale sede dell'ambasciata del Venezuela.
Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Basilica di Santa Teresa d'Avila, basilica minore sul Corso d'Italia.
- Chiesa di Santa Maria Immacolata a Villa Borghese, su piazza di Siena.
- Chiesa della Madonna dell'Arco Oscuro, sul viale delle Belle Arti, nei pressi del museo nazionale etrusco di Villa Giulia.
- Basilica del Sacro Cuore Immacolato di Maria, su piazza Euclide. Chiesa del XX secolo (1923-51).
- Basilica di Sant'Eugenio, basilica minore in viale delle Belle Arti.
- Chiesa di Santa Teresa del Bambin Gesù in Panfilo, all'incrocio tra via Giovanni Paisiello e via Gaspare Spontini.
- Chiesa di Santa Maria della Pace ai Parioli, su viale Bruno Buozzi.
Siti archeologici
[modifica | modifica wikitesto]- Fonte di Anna Perenna, fontana votiva del IV secolo a.C.
- Dedicata all'omonima Dea, scoperta nel 1999 all'angolo tra via Guidubaldo del Monte e piazza Euclide[9].
- Mausoleo di Lucilio Peto, su via Salaria. Sepolcro del I secolo.
- Catacomba di San Valentino, su viale Maresciallo Pilsudski.
Porte nelle Mura aureliane
[modifica | modifica wikitesto]Ville e parchi
[modifica | modifica wikitesto]- Villa Giulia, su viale delle Belle Arti.
- Villa Borghese
- Casina di Raffaello, su via della Casina di Raffaello. Edificio del XVII secolo.
- Tempio di Esculapio. Tempietto in stile ionico del XVIII secolo (1786).
- Tempio di Diana. Tempietto monoptero del XVIII secolo (1789).
- Villa Lubin, su viale David Lubin. Edificio del XX secolo (1906-08).
- Piazza di Siena.
- Bioparco di Roma, su viale del Giardino Zoologico.
- Parco dei Daini.
- Giardino del lago.
- Galoppatoio.
- Villa Balestra, su via Bartolomeo Ammannati.
- Villa Elia, su via di S. Valentino. Sede dell'Ambasciata del Portogallo presso la Santa Sede.
Altro
[modifica | modifica wikitesto]- Monumento a Simón Bolívar, nell'omonimo piazzale di fronte alla British School at Rome (bronzo di Pietro Canonica del 1933; in origine nei giardini di viale Tiziano, spostato nella collocazione attuale nel 1960).
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Università e altre istituzioni culturali
[modifica | modifica wikitesto]- British School at Rome in via Antonio Gramsci.
- Facoltà di Architettura "Valle Giulia" della Università degli Studi di Roma - Sapienza, in via Antonio Gramsci.
- Istituto Giapponese di Cultura in Roma, in via Antonio Gramsci.
Musei
[modifica | modifica wikitesto]- Galleria Borghese, sul piazzale del Museo Borghese.
- Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea (GNAM), su viale delle Belle Arti.
- Museo Canonica, su viale Pietro Canonica.
- Museo Carlo Bilotti, su viale Fiorello La Guardia.
- Museo civico di zoologia di Roma, su via Ulisse Aldovrandi.
- Museo nazionale etrusco di Villa Giulia, sul piazzale di Villa Giulia.
Cinema e teatro
[modifica | modifica wikitesto]All'interno di Villa Borghese si trovano la Casa del cinema, il Cinema dei Piccoli e il Silvano Toti Globe Theatre.
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Odonimia
[modifica | modifica wikitesto]Le strade del quartiere sono intitolate ad astronomi, botanici e naturalisti, geofisici e geologi, matematici, medici, musicisti, pittori e scultori, uomini politici.
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]È raggiungibile dalle stazioni: Piazzale Flaminio e Piazza Euclide. |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Separato dall'intero viale Maresciallo Pilsudski, dall'intero viale dei Parioli e dall'intero viale Liegi fino a via Salaria.
- ^ Separato da via Salaria, nel tratto da viale Regina Margherita a piazza Fiume.
- ^ Separato dalle mura (Corso d'Italia), da piazza Fiume a piazzale Brasile (Porta Pinciana).
- ^ Separato dalle mura (viale del Muro Torto), da piazzale Brasile (Porta Pinciana) a piazzale Flaminio (Porta del Popolo).
- ^ Separato da via Flaminia, da piazzale Flaminio (Porta del Popolo) a viale Maresciallo Pilsudski.
- ^ Deliberazione del Governatore di Roma nº 3241 del 13 settembre 1946.
- ^ Carlo Pietrangeli, p. 192.
- ^ Lo stemma fa riferimento alla tomba di Nerone alle pendici del Pincio.
- ^ (EN) Marina Piranomonte, Francisco Marco Simón The Daemon and the Nymph: Abraxas and Anna Perenna Archiviato il 10 aprile 2015 in Internet Archive., su Bollettino di Archeologia on line I 2010/ Volume speciale D / D8 / 1, a cura del Ministero per i beni e le attività culturali, Direzione Generale per le antichità.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giorgio Carpaneto e altri, I quartieri di Roma, Roma, Newton Compton Editori, 1997, ISBN 978-88-8183-639-0.
- Alberto Manodori, QUARTIERE III. PINCIANO, in I Rioni e i Quartieri di Roma, vol. 6, Roma, Newton Compton Editori, 1991.
- Carlo Pietrangeli, Insegne e stemmi dei rioni di Roma (PDF), in Capitolium. Rassegna di attività municipali, anno XXVIII, n. 6, Roma, Tumminelli - Istituto Romano di Arti Grafiche, 1953.
- Claudio Rendina e Donatella Paradisi, Le strade di Roma, vol. 1, Roma, Newton Compton Editori, 2004, ISBN 88-541-0208-3.
- Claudio Rendina, I quartieri di Roma, vol. 1, Roma, Newton Compton Editori, 2006, ISBN 978-88-541-0594-2.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pinciano
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