Poecilodryas cerviniventris

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Balia australiana ventrefulvo
Poecilodryas cerviniventris
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseAves
SottoclasseNeornithes
SuperordineNeognathae
OrdinePasseriformes
SottordineOscines
InfraordinePasserida
SuperfamigliaPetroicoidea
FamigliaPetroicidae
GenerePoecilodryas
SpecieP. cerviniventris
Nomenclatura binomiale
Poecilodryas cerviniventris
(Gould, 1858)

La balia australiana ventrefulvo (Poecilodryas cerviniventris (Gould, 1858)) è un uccello della famiglia dei Petroicidi originario dell'Australia settentrionale[2].

La balia australiana ventrefulvo ha il dorso di colore variabile dal verde al marrone, con coda e ali marrone scuro striate di bianco, petto color bianco crema e zone arancione chiaro attorno e sotto le ali. Si distingue dalla balia australiana dai sopraccigli bianchi, molto simile a essa nell'aspetto, tanto che le due venivano raggruppate fino a non molto tempo fa in un'unica specie, per le dimensioni maggiori, la striscia bianca sopracciliare più lunga e sottile, la parte superiore del dorso più scura, una larga fascia nera attraverso la faccia, una barra bianca più larga sulle remiganti, fianchi di un colore camoscio-rossastro più intenso e le estremità bianche di tutte le penne della coda[3].

Distribuzione e habitat

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La balia australiana ventrefulvo è diffusa nelle regioni del Kimberley (Australia Occidentale nord-occidentale) e del Top End (Territorio del Nord), dove abita in aree boschive e foreste pluviali.

La stagione degli amori va da agosto a marzo. Le due uova azzurro-verdastre che compongono ciascuna nidiata, picchiettate da macchie castane o viola, vengono deposte in un piccolo nido fatto di ramoscelli, rampicanti e licheni posto a 1–10 m di altezza dal suolo.

  1. ^ (EN) BirdLife International 2009, Poecilodryas cerviniventris, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Petroicidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 7 maggio 2014.
  3. ^ Schodde e Mason, p. 354.

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