Qasr al-Hayr al-Sharqi

Qasr al-Hayr al-Sharqi
Civiltàstoria dei popoli islamici
Localizzazione
StatoSiria (bandiera) Siria
Mappa di localizzazione
Map
Qaṣr al-Ḥayr al-Sharqī

Il Qaṣr al-Ḥayr al-Sharqī (in arabo قصر الحير الشرقي?, cioè "Il palazzo cintato orientale") è un palazzo sito nel centro del deserto siriano.

Fu costruito dal califfo omayyade Hisham ibn 'Abd al-Malik nel 728-29, in un'area ricca di fauna del deserto.[1] Fu apparentemente impiegato come avamposto destinato alla caccia del sovrano ma anche a scopo strategico-militare.[2] Il palazzo è logicamente connesso col Qaṣr al-Ḥayr al-Gharbī, un altro castello delle vicinanze costruito un anno prima.[1]

Il Qaṣr al-Ḥayr al-Sharqī è a 10 km da al-Sukhna e a 100 km da Sergiopolis (poi chiamata Rusafa) e da Palmira, presso il monte Bishrī.

Il palazzo consisteva in un'ampia corte aperta, circondata da possenti baluardi e torri, a sorveglianza degli ingressi e di ogni angolo dell'edificio.[3] La costruzione era articolata su due strutture a pianta quadrata, il cui diametro era rispettivamente di 300 m e di 100 m. L'edificio conteneva stanze, archi e colonne che fanno pensare a un ampio complesso regio. Alcune delle parti decorate sono state trasferite all'interno del Museo Nazionale di Damasco, mentre il portale è stato ricostruito all'interno del Museo di Deir el-Zor.[4]

La struttura principale aveva diversi piani, con una grande porta d'accesso e varie torri che tuttavia non furono costruite per rispondere a fini strettamente difensivi. Esistevano anche uliveti e il palazzo era approvvigionato con l'acqua di una vicina chiesa bizantina grazie a un canale lungo 5700 m. I due edifici contenevano hammam, cisterne d'acqua, moschee e giardini.

L'UNESCO e il Qasr al-Hayr al-Sharqi

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Il sito è stato aggiunto dall'UNESCO l'8 giugno del 1999 all'elenco dei siti da proteggere.[5]

  1. ^ a b O.R. Constable, Housing the Stranger in the Mediterranean World: Lodging, Trade, and Travel in Late Antiquity and the Middle Ages, Cambridge, Cambridge University Press, 2003, pp. 56, ISBN 0-521-81918-0.
  2. ^ Un Château du désert: Qasr al-Hayr ach-Charqi - UNESCO World Heritage Centre.
  3. ^ Un Château du désert: Qasr al-Hayr ach-Charqi - UNESCO World Heritage Centre
  4. ^ Dominik Bonatz (Kühne Hartmut e Mahmoud As'ad), Rivers and steppes. Cultural heritage and environment of the Syrian Jezireh. Catalogue to the Museum of Deir ez-Zor, Damasco, Ministry of Culture, 1998, OCLC 638775287.
  5. ^ Un Château du désert: Qasr al-Hayr ach-Charqi - UNESCO World Heritage Centre, su whc.unesco.org. URL consultato il 4 marzo 2009.

Voci correlate

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