Restauro (vescovo)

Restauro
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiVescovo di Grosseto
 
Natoseconda metà del XIII secolo
Nominato vescovo18 aprile 1306
Deceduto1328
 

Restauro (seconda metà del XIII secolo1328) è stato un vescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Membro dell'Ordine dei frati minori, fu guardiano del monastero di San Francesco di Massa Marittima.[1][2] Il 18 aprile 1306, papa Clemente V lo confermò vescovo di Grosseto, in seguito all'elezione effettuata dal capitolo dei canonici di Grosseto.[1][2]

Nominato collettore papale, riabilitò l'abate Cristoforo della Badia Ardenghesca, assolvendolo dalle censure cui era incorso in seguito al mancato pagamento delle decime;[1][2] inoltre, affittò alla comunità di Istia d'Ombrone per 2 500 fiorini i beni che la mensa vescovile possedeva in quella corte.[1]

Come vescovo si distinse soprattutto per l'avere riorganizzato e riscritto gli statuti regolamentari della propria diocesi.[1][2] I nuovi statuti ordinati dal vescovo Restauro furono redatti dal notaio Giovanni Salvi di Montepescali in data 27 e 28 novembre 1320, e sono conservati presso l'archivio del convento di Sant'Agostino di Siena.[2]

Morì nel 1328, in data imprecisata.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f Giovanni Antonio Pecci, Grosseto città vescovile; da Lo Stato di Siena antico e moderno (pt. V, cc. 33-192), trascrizione e cura di Mario De Gregorio e Doriano Mazzini, Società Bibliografica Toscana, 2013, p. 100.
  2. ^ a b c d e Giotto Minucci, La città di Grosseto e i suoi vescovi (498-1988), vol. 2, Firenze, Lucio Pugliese, 1988, p. 223.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Grosseto Successore
Giovanni I 17 febbraio 1306 - 1328 Filippo Bencivenne