Riserva regionale Valle dell'Orta
Riserva regionale Valle dell'Orta | |
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Il fiume Orta che attraversa la riserva | |
Tipo di area | Riserva naturale regionale |
Stati | Italia |
Regioni | Abruzzo |
Province | Pescara |
Comuni | Bolognano San Valentino in Abruzzo Citeriore |
Superficie a terra | 4 km² |
Superficie a terra | 378 ha |
Provvedimenti istitutivi | L.R. 20/07/1989, n. 57[1] L.R. 24/03/1999, n. 17[2] |
Gestore | Comuni di Bolognano e San Valentino in Abruzzo Citeriore[1] Corpo forestale dello Stato[3] |
Mappa di localizzazione | |
La riserva regionale Valle dell'Orta è stata un'area naturale protetta di 378 ha, istituita nel 1989 e situata nei comuni di Bolognano e San Valentino in Abruzzo Citeriore, in provincia di Pescara[1].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La riserva occupa una superficie di 378 ha, pari a quasi 4 km², e ricade nei territori dei comuni di Bolognano e San Valentino in Abruzzo Citeriore, suoi gestori insieme al Corpo forestale dello Stato per le competenze tecniche[4]. Il proprio areale vede la presenza della Valle dell'Orta, da cui il nome, il cui fiume, che origina nelle vicinanze di passo San Leonardo, raccoglie le acque dell'Orfento e confluisce nell'Aterno-Pescara, scava lungo il suo cammino veri e propri canali, canyon, cascate (come la cascata della Cisterna), sbalzi e caverne, come la grotta dei Callarelli (buche circolari incavate nella roccia), la grotta dei Piccioni, la grotta del Mortaio e la grotta Scura[5], in età neolitica utilizzate come luoghi di culto dai primitivi, che intorno all'XI secolo fonderanno i paesi circostanti[6]. Presso le rapide di Santa Lucia vi è uno dei canyon di maggiori dimensioni, quello della valle dei Luchi, caratterizzato da pareti rocciose denominate marmitte dei giganti, formatesi a seguito di un lungo processo di erosione attuato dalle acque del fiume nel corso del tempo[7].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La riserva è stata istituita con legge regionale n. 57 del 20 luglio 1989 come riserva naturale regionale[4]. Dal 1991 è stata inclusa nel territorio del parco nazionale della Maiella[8] e quindi abrogata nel 1999[2].
Flora
[modifica | modifica wikitesto]La flora della riserva comprende tra le piante erbacee e floreali, specie di asfodelo giallo, campanula napoletana, capelvenere, cornetta di Valenza e lingua cervina, mentre tra le piante arboree, si segnalano specie di alaterno, cipresso, farnia, frassino meridionale, ilatro, leccio, pino d'Aleppo e pino nero[9].
Fauna
[modifica | modifica wikitesto]L'ambiente, prettamente umido, vede la presenza, nei pressi delle acque, della lontra, rappresentante dei mammiferi, del geotritone italico, del rospo smeraldino e dell'ululone dal ventre giallo per gli anfibi, del gambero di fiume e del granchio di fiume per i crostacei[10]. Dei rettili, vi sono il cervone e il colubro di Esculapio, che strisciano all'interno o ai margini delle zone boscose[11]. Tra le varie specie di uccelli presenti, vi sono il ballerina gialla, il falco pellegrino, il lanario, il lodolaio, il merlo acquaiolo, il piccione selvatico, il rigogolo, il rondone eurasiatico e il rondone maggiore, assunto a specie faunistica simbolo della riserva[10]. Oltre alla lontra, tra i mammiferi di terra vi sono la faina, l'istrice e il tasso, e nelle grotte colonie di pipistrelli, quali il ferro di cavallo maggiore, il ferro di cavallo minore e il miniottero di Schreibers[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Regione.abruzzo.it.
- ^ a b Legge regionale 24 marzo 1999, n. 17, su gazzettaufficiale.it.
- ^ a b Pellegrini e Febbo (1998), pp. 120-124.
- ^ a b Pellegrini e Febbo (1998), pp. 120-124; Regione.abruzzo.it.
- ^ La grotta Scura, su parcomajella.it.
- ^ Parcomajella.it; Pellegrini e Febbo (1998), pp. 120-124; Radmilli (1977), p. 417.
- ^ Latini (2020), p. 303.
- ^ Abruzzoturismo.it.
- ^ Abruzzoturismo.it; Parcomajella.it; Pellegrini e Febbo (1998), pp. 120-124; Regione.abruzzo.it.
- ^ a b Abruzzoturismo.it; Pellegrini e Febbo (1998), pp. 120-124; Regione.abruzzo.it.
- ^ Abruzzoturismo.it; Regione.abruzzo.it.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Marialuce Latini (a cura di), Guida storico-artistica d'Abruzzo, Pescara, Carsa Edizioni, 2020, ISBN 978-88-501-0389-8.
- Massimo Pellegrini e Dario Febbo (a cura di), Abruzzo: guida ai parchi e riserve naturali, collana Abruzzo, natura forte del Mediterraneo, Pescara, Carsa Edizioni, 1998, ISBN 88-86525-02-8.
- Antonio Mario Radmilli, Storia dell'Abruzzo dalle origini all'età del bronzo, Pisa, Giardini, 1977, ISBN non esistente.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Bolognano
- San Valentino in Abruzzo Citeriore
- Parco nazionale della Maiella
- Aree naturali protette dell'Abruzzo
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Riserva regionale Valle dell'Orta
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- La Valle dell'Orta, su parcomajella.it.
- Riserva regionale Valle dell'Orta, su regione.abruzzo.it (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2009).
- Riserva naturale regionale Valle dell'Orta, su abruzzoturismo.it (archiviato dall'url originale il 12 aprile 2023).