Sannirione

Sannirione (in greco antico: Σαννυρίων?, Sannyríōn; seconda metà del V secolo a.C.370 a.C. circa) è stato un commediografo greco antico.

Sannirione viene annoverato tra gli ultimi rappresentanti della commedia antica e i primi della commedia di mezzo; fu contemporaneo di Diocle di Fliunte e di Filillio.[1]

È ricordato burlescamente da alcuni autori antichi per la sua magrezza, tanto che Strattis lo paragona ad uno scheletro[2], mentre Aristofane lo sceglie come rappresentante dei poeti comici, insieme a Meleto per i tragici e Cinesia per i ditirambici, nella discesa nel regno dei morti[3].

Le sue commedie sono andate perdute e di esse restano solo 13 frammenti.[4] Il lessico Suida riporta alcuni suoi titoli: Γέλως (La risata),[5] Δανάη (Danae, successiva al 408 a.C.[6]), Ἰώ (Io), Ψυχασταί (I cercatori di fresco).[7]

  1. ^ Suida, δ 1155 Adler.
  2. ^ Strattis, fr. 21 Kassel-Austin; cfr. Eliano, Varia historia, X, 6.
  3. ^ Aristofane, fr. 156 Kassel-Austin.
  4. ^ Testimonianze e frammenti in Storey, pp. 214-223.
  5. ^ O forse Lo zimbello (Storey, p. 219).
  6. ^ OCD.
  7. ^ Suida, σ 93 Adler.

Voci correlate

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