Saurosphargis volzi
Saurosphargis | |
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Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Subphylum | Vertebrata |
Classe | Reptilia |
Sottoclasse | Diapsida |
Genere | Saurosphargis |
Specie | S. volzi |
La saurosfargide (Saurosphargis volzi) è un rettile semiacquatico estinto, di incerta posizione sistematica. Visse nel Triassico medio (Anisico, circa 242 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Polonia e (forse) nei Paesi Bassi.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Questo rettile è praticamente sconosciuto, dal momento che l'unico resto fossile attribuito con certezza, un esemplare privo di cranio, è andato distrutto nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Dalle illustrazioni del fossile rimaste, si suppone che Saurosphargis fosse dotato di una corazza dorsale, formata da espansioni posteriori delle costole dorsali e da sporgenze vertebrali, che andavano a formare processi uncinati ampi e smussati e che probabilmente sorreggevano una struttura di placche ossee intersecate fra loro. Non è chiaro quale fosse l'aspetto di questo animale, ma è possibile che fosse lontanamente simile a una tartaruga.
Classificazione
[modifica | modifica wikitesto]Saurosphargis è stata descritta per la prima volta da Frech nel 1903[1] e in seguito da Friedrich von Huene nel 1936,[2] sulla base di un resto fossile incompleto ritrovato negli strati di Gogolin (Anisico inferiore). L'animale è stato inizialmente attribuito ai placodonti, un gruppo di rettili acquatici vagamente simili a tartarughe, ma forse imparentati con i plesiosauri. Purtroppo la perdita dell'esemplare durante la Seconda Guerra Mondiale non ha permesso di eseguire studi più approfonditi sul materiale originale.
Studi più recenti (Peyer e Kuhn-Schnyder, 1955)[3] hanno messo in evidenza somiglianze con il gruppo di placodonti noti come ciamodontoidi, mentre Rieppel e Zanon (1997)[4] hanno riscontrato similitudini tra la morfologia delle costole di Saurosphargis e quelle del placodonte Paraplacodus.
Saurosphargis è stata anche accostata ad altri due enigmatici rettili triassici di abitudini acquatiche, Helveticosaurus ed Eusaurosphargis, ma solo nel 2010 è stata scoperta una forma indubbiamente simile in Cina (Sinosaurosphargis), sulla base di resti relativamente completi. Le affinità di questi due animali con i restanti rettili acquatici del Triassico, tuttavia, rimangono incerte. Altri resti attribuiti con qualche dubbio a Saurosphargis sono stati ritrovati nei Paesi Bassi, nella cava di Winterswijk.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Frech, F. (1903). Lethaea geognostica. Handbuch der Erdgeschichte. II Teil. Das Mesozoicum. Band 1 (1–2). Trias. E. Schweizerbart, Stuttgart, 688 pp.
- ^ Huene, F. v., (1936). Henodus chelyops, ein neuer Placodontier. Palaeontographica A84:99–148.
- ^ Peyer, B. and Kuhn-Schnyder, E., (1955). Placodontia, p. 459-486. In Piveteau, J. (ed.), Traité de Paléontologie. Masson et Cie, Paris
- ^ Rieppel, O. & Zanon, R. T., (1997). The interrelationships of Placodontia. Historical Biology 12: 211-227.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Frech, F. (1903). Lethaea geognostica. Handbuch der Erdgeschichte. II Teil. Das Mesozoicum. Band 1 (1–2). Trias. E. Schweizerbart, Stuttgart, 688 pp.
- Huene, F. v., (1936). Henodus chelyops, ein neuer Placodontier. Palaeonto graphica A84:99–148.
- Peyer, B. and Kuhn-Schnyder, E., (1955). Placodontia, p. 459-486. In Piveteau, J. (ed.), Traité de Paléontologie. Masson et Cie, Paris.
- Rieppel, O., (1995). The genus Placodus: systematics, morphology, paleobiogeography and paleobiology. Fieldiana (Geology), N. S. 31: 1-44.
- Rieppel, O. & Zanon, R. T., (1997). The interrelationships of Placodontia. Historical Biology 12: 211-227.
- Li, Chun; Olivier Rieppel, Xiao-Chun Wu, Li-Jun Zhao and Li-Ting Wang, (2011). A new Triassic marine reptile from southwestern China. Journal of Vertebrate Paleontology31(2): 303-312. doi:10.1080/02724634.2011.550368.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Saurosphargis volzi, su Fossilworks.org.