Sciurocheirus alleni

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Galagone di Bioko
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseMammalia
SuperordineEuarchontoglires
(clade)Euarchonta
OrdinePrimates
SottordineStrepsirrhini
InfraordineLorisiformes
SuperfamigliaLorisoidea
FamigliaGalagidae
GenereSciurocheirus
SpecieS. alleni
Nomenclatura binomiale
Sciurocheirus alleni
(Waterhouse, 1838)
Sinonimi

Galago alleni
Galagoides alleni

Sottospecie

Il galagone di Bioko o galagone scoiattolo (Sciurocheirus alleni (Waterhouse, 1838)) è un primate strepsirrino della famiglia dei Galagidi diffuso in Africa.[2]

Sono riconosciute due sottospecie:[2]

  • Sciurocheirus alleni alleni (Waterhouse, 1838)
  • Sciurocheirus alleni cameronensis (Peters, 1876)

Distribuzione e habitat

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La sottospecie nominale (S. alleni alleni) è endemica dell'isola di Bioko (Guinea equatoriale), mentre la sottospecie S. alleni cameronensis è diffusa in Nigeria e Camerun.[1]

È un abitatore della foresta pluviale primaria, raramente colonizza anche le foreste pluviali secondarie.

Misura circa 35 cm di lunghezza, di cui almeno metà spettano alla coda, per un peso di 300 g.[senza fonte]

Il pelo è folto e di un colore che va dal grigio al bruno nella parte dorsale e grigio o giallastro su quella ventrale, con una sfumatura color ruggine sui fianchi. Attorno agli occhi, che sono molto grandi e possiedono un tapetum lucidum per la visione notturna, sono presenti dei caratteristici disegni neri.
Le orecchie sono grandi e mobili indipendentemente l'una dall'altra, mentre il naso ha un tartufo ricoperto di pelle spessa e di consistenza simile al cuoio.

Si tratta di animali solitari ed arboricoli. I maschi sono molto aggressivi gli uni con gli altri, mentre le femmine sono più tolleranti e si possono trovare anche in gruppetti, che durante il giorno dormono in nidi che esse stesse costruiscono con liane e sterpaglie in gruppi di 2-4 individui: i maschi dormono da soli nel nido, oppure in gruppetti di due o tre che si sciolgono non appena un esemplare comincia a mostrare segni di dominanza.
In un chilometro quadrato si trovano solitamente al massimo 15 individui: ogni individuo marca il territorio (che si estende per 15 ettari nelle femmine, fino a 50 nei maschi) tramite la creazione di latrine nelle zone di confine: molto utilizzata è la tecnica del lavaggio con urina, che consiste nell'urinare sulle zampe e poi percorrere il perimetro del territorio.
Gli esemplari comunicano inoltre con una serie di espressioni facciali, vocalizzazioni e col grooming, utilizzato per rafforzare legami e durante il corteggiamento. Per le operazioni di grooming i galagoni hanno lo speciale pettine dentale formato dagli incisivi inferiori, per pulire il quale hanno delle escrescenze carnose sotto la lingua che formano una sorta di seconda lingua.

Alimentazione

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Questi animali si nutrono soprattutto di frutta, preferendo i frutti caduti (quindi i più maturi), ma non disdegnano di mangiare insetti o piccoli vertebrati quando capita l'occasione.

Nel periodo riproduttivo, i maschi entrano in forte competizione per l'accesso al territorio della femmina. A seconda della zona presa in considerazione, si hanno picchi delle nascite in diversi periodi dell'anno: dopo una gestazione di circa 4 mesi, viene dato alla luce un unico cucciolo di piccole dimensioni in rapporto alla taglia dell'adulto. La femmina si allontana dal gruppo per tre settimane in prossimità del parto e dopo di esso, soggiornando in un nido appositamente costruito: le varie femmine di un gruppo possono dividersi le cure dei cuccioli. Il piccolo viene svezzato a un mese e mezzo d'età e raggiunge la maturità sessuale attorno ai 9 mesi.

La speranza di vita di questi animali si aggira attorno ai 12 anni in cattività, mentre in natura rarissimamente superano il decimo anno d'età.

  1. ^ a b (EN) 8785, Sciurocheirus alleni, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 26 gennaio 2016.
  2. ^ a b (EN) Kingdon J., Sciurocheirus alleni, in The Kingdon Field Guide to African Mammals, Bloomsbury Publishing, 2015, p.201.

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