Sesto Pompeo (console 14)

Sesto Pompeo
Console dell'Impero romano
Nome originaleSextus Pompeius
Mortetra il 38 e il 40
GensPompeia
PadreSesto Pompeo
Consolato14

Sesto Pompeo (in latino Sextus Pompeius; ... – 38/40) è stato un politico e militare romano.

Origini familiari

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Lo stesso argomento in dettaglio: Gens Pompeia.

Sesto Pompeo era figlio dell'omonimo Sesto Pompeo, console nel 35 a.C. Era anche un lontano parente del triumviro Gneo Pompeo Magno, rivale di Gaio Giulio Cesare nella guerra civile, poiché il padre era cugino di secondo grado del figlio di questi, anche lui Sesto Pompeo. La sua famiglia era di origine plebea ed era originaria del Piceno.

Si sa poco della carriera politica di Pompeo, ma è sicuro che fu console nel 14 insieme a Sesto Appuleio, nell'anno in cui morì l'imperatore Augusto.[1] I due consoli furono i primi a giurare fedeltà al nuovo Principe, l'erede prescelto da Augusto, Tiberio.[1] Nel 19, subito dopo la morte dell'erede imperiale Germanico, l'accusato dell'omicidio Gneo Calpurnio Pisone chiese a Pompeo di difenderlo in tribunale, ma questi rifiutò come molti altri.[2] Nel 20 Pompeo fece un discorso in Senato contro Marco Emilio Lepido per non fargli ottenere il governo di nessuna provincia, non riuscendo però a fargli guadagnare l'Asia.[3] Sesto Pompeo possedeva vastissimi appezzamenti di terre in Campania, Sicilia e in Macedonia.[4] Sesto Pompeo morì sotto Caligola, condannato alla fame dall'imperatore che voleva le sue proprietà.[5] Ebbe un figlio, del quale però non si sa nulla.[5]

  1. ^ a b Tacito, Annales, I, 7.
  2. ^ Tacito, Annales, III, 11.
  3. ^ Tacito, Annales, III, 32.
  4. ^ Syme 1989, pag. 132.
  5. ^ a b Seneca il giovane, De tranquillitate animi, XI, 10.
Fonti primarie
Fonti storiografiche moderne

Predecessore Console romano Successore
13
Gaio Silio
Lucio Munazio Planco
14
con Sesto Appuleio
15
Druso Giulio Cesare
Gaio Norbano Flacco