Nella quinta consecutiva stagione di Serie A la SPAL è guidata dalla panchina dal tecnico Fioravante Baldi. Il presidente Paolo Mazza volta pagina e decide di rinnovare profondamente la rosa della squadra con gli innesti di Alberto Delfrati, dello svedese Sigvard Löfgren dalla Lazio e dell'ungherese Jenő Vinyei dal Napoli. Arriva anche un giovane Giovan Battista Fabbri dal Messina, destinato in futuro a scrivere bellissime pagine della storia spallina, in special modo come allenatore.
Da cenerentola nella scorsa stagione, la SPAL si trasforma nella sorpresa del campionato 1955-1956, chiudendo al terzo posto il girone di andata. La squadra gioca un bel calcio e diverte i tifosi, offrendo loro emozioni e reti. Forse appagata, nel girone di ritorno ha una flessione che la riporta in un affollato centroclassifica. L'ultima vittoria, il 5-0 al Vicenza del 29 aprile, è seguita da quattro pareggi e sei sconfitte, che però non cancellano il grande girone di andata. Guido Macor con 9 centri, Carlo Novelli con 8 e Beniamino Di Giacomo con 7 sono i cannonieri di stagione. I biancazzurri chiudono il campionato al nono posto.