Stazione di Annicco

Annicco
stazione ferroviaria
Il fabbricato viaggiatori fotografato nel 2008
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàAnnicco
Coordinate45°14′39.84″N 9°52′22.33″E / 45.2444°N 9.87287°E45.2444; 9.87287
Lineeferrovia Cremona-Iseo
Storia
Stato attualeDismessa
Attivazione1926
Soppressione1956
Caratteristiche
TipoStazione in superficie, passante
Binari3
OperatoriSocietà Nazionale Ferrovie e Tramvie

La stazione di Annicco era posta lungo la linea Cremona-Iseo della Società Nazionale Ferrovie e Tramvie attivata per tratte a partire dal 1911 e soppressa nel 1956, a servizio dell'omonimo comune.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La stazione fu attivata il 2 gennaio 1926[1], al completamento della ferrovia Cremona-Soresina, la quale fu a sua volta prolungata fino a Iseo nel 1932.

L'impianto era gestito dalla concessionaria della linea, la Società Nazionale Ferrovie e Tramvie (SNFT).

In conseguenza del mutato clima politico del secondo dopoguerra, non favorevole agli investimenti nel trasporto su rotaia, per poter accedere ai finanziamenti statali[2] la società esercente si vide costretta a sopprimere la linea[3] nel 1956.

L'ex fabbricato viaggiatori venne in seguito convertito ad abitazione privata.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ M. Albertini e C. Cerioli, Trasporti nella Provincia di Cremona, op. cit., p. 149.
  2. ^ Legge n. 1221 del 2 agosto 1952.
  3. ^ M. Pennacchio, La meccanica viabilità, op. cit., pp. 266-268.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mario Albertini, Claudio Cerioli, Trasporti nella Provincia di Cremona - 100 anni di storia, 2ª ed., Cremona, Editrice Turris, 1994, ISBN 88-85635-89-X.
  • Mario Bicchierai, Iseo-Rovato-Cremona: storia di un collegamento sfortunato, in Mondo ferroviario, vol. 175, febbraio 2001, pp. 30-34.
  • Mauro Pennacchio, La meccanica viabilità - La ferrovia nella storia del lago d'Iseo e della Vallecamonica, Marone, Fdp Editore, 2006.. ISBN 889027140X.
  • Ennio Morando et al, Ricordi di rotaie. Volume terzo: linee soppresse, inutilizzate e riattivate, Milano, ExCogita editore, 2009.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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