Strade Bianche 2015

Bandiera dell'Italia Strade Bianche 2015
Il percorso
Edizione
Data7 marzo
PartenzaSan Gimignano
ArrivoSiena
Percorso197 km
Valida perUCI Europe Tour 2015
Ordine d'arrivo
PrimoBandiera della Rep. Ceca Zdeněk Štybar
SecondoBandiera del Belgio Greg Van Avermaet
TerzoBandiera della Spagna Alejandro Valverde
Cronologia
Edizione precedenteEdizione successiva
Strade Bianche 2014Strade Bianche 2016

La Strade Bianche 2015, nona edizione della corsa, valida come evento dell'UCI Europe Tour 2015 si è disputata il 7 marzo 2015 su un percorso totale di 197 km, per la prima volta inserita nella classe 1.HC, la massima categoria continentale. La vittoria è stata appannaggio del ceco Zdeněk Štybar, giunto al traguardo con il tempo di 5h 22'13".

Percorso[modifica | modifica wikitesto]

La gara vede confermata la sede di partenza di San Gimignano. Come da tradizione il traguardo d'arrivo è posto a Siena nella celebre Piazza del Campo, per una distanza complessiva di 197 km, percorrendo la componente più caratteristica della corsa, le strade bianche, per un totale di circa 50 km, suddiviso in dieci settori. Il percorso del 2015 ricalca perfettamente lo stesso dell'edizione 2014. Pertanto il percorso è caratterizzato, oltre che dallo sterrato, da un tracciato molto ondulato e accidentato caratterizzato da numerose curve. Il maggior tratto di salita, 4 km al 5%, è rappresentato dall'ascesa che da Buonconvento giunge a Montalcino. A due Km dall'arrivo ha inizio l'ultima salita di Porta di Fontebranda con pendenza al 9%-10%. La pendenza massima è posta in via di Santa Caterina (16%) a 500 metri dal traguardo finale di Piazza del Campo che si raggiunge in leggera discesa percorrendo via Banchi di Sotto e via Rinaldini.

Settori di strade bianche
Settore Numero Nome Chilometri Lunghezza (km) Categoria
1 San Leonardo dal 32,6 al 34,9 2,2 **
2 Vidritta dal 48,5 al 50,6 2,1 *
3 Bagnaia dal km 55,6 al 61,6 5,9 ****
4 Radi dal 67,8 al 72,2 4,4 **
5 Str. Com. di Murlo dal 78,3 al 84 5,5 *
6 Lucignano d'Asso dal 120,5 al 129,7 9,5 ***
7 Monte Sante Marie dal 147 al 158,5 11,5 *****
8 Monteaperti dal 167 al 167,8 0,8 *
9 Colle Pinzuto dal 177,7 al 181,4 2,4 ****
10 Le Tolfe dal 183,8 al 184,9 1,1 ***

Squadre e corridori partecipanti[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Partecipanti alla Strade Bianche 2015.

Partecipano alla prova venti formazioni composte da un massimo di otto ciclisti: tredici WorldTeam, sei squadre Professional e una Nazionale italiana composta da tre fuoristradisti (Marco Aurelio Fontana, Luca Braidot e Nicholas Pettinà), un Elite (Marco Canola) e due Under-23 (Simone Velasco e Seid Lizde).[1][2]

N. Cod. Squadra
1-8 ALM Bandiera della Francia AG2R La Mondiale
11-18 AND Bandiera dell'Italia Androni Giocattoli-Venezuela
21-28 AST Bandiera del Kazakistan Astana Pro Team
31-38 BAR Bandiera dell'Italia Bardiani-CSF
41-48 BMC Bandiera degli Stati Uniti BMC Racing Team
51-58 EQS Bandiera del Belgio Etixx-Quick Step
61-68 LAM Bandiera dell'Italia Lampre-Merida
71-78 MOV Bandiera della Spagna Movistar Team
81-86 ITA Bandiera dell'Italia Nazionale italiana
91-98 NIP Bandiera dell'Italia Nippo-Vini Fantini
N. Cod. Squadra
101-108 OGE Bandiera dell'Australia Orica-GreenEDGE
111-118 RVL Bandiera della Russia RusVelo
121-128 STH Bandiera dell'Italia Southeast Pro Cycling Team
131-138 TCG Bandiera degli Stati Uniti Team Cannondale-Garmin
141-148 KAT Bandiera della Russia Team Katusha
151-158 TLJ Bandiera dei Paesi Bassi Team Lotto NL-Jumbo
161-168 TNN Bandiera degli Stati Uniti Team Novo Nordisk
171-178 SKY Bandiera della Gran Bretagna Team Sky
181-188 TCS Bandiera della Danimarca Tinkoff-Saxo
191-198 TFR Bandiera degli Stati Uniti Trek Factory Racing

Resoconto degli eventi[modifica | modifica wikitesto]

La corsa fu caratterizzata inizialmente dalla fuga di otto ciclisti: Julián Arredondo, Giacomo Berlato, Stefano Pirazzi, Daniele Colli, Giuseppe Fonzi, Artem Ovechkin, Ilia Koshevoy e David Lozano. Il loro vantaggio massimo fu toccato al km 55 con 7'36" sul gruppo guidato principalmente dagli uomini della Movistar. La corsa entrò nel vivo con il tratto in sterrato di Monte Sante Marie dove i fuggitivi venivano raggiunti e si avvantaggiavano, sotto la spinta di Diego Rosa, Alejandro Valverde, Zdeněk Štybar, Peter Sagan, Sep Vanmarcke, Greg Van Avermaet, Magnus Cort Nielsen, Nathan Haas e Fabian Cancellara. Sul gruppetto di testa rinvenne il solo Daniel Oss, poco prima della fuga di Sagan, Štybar e Valverde, tutti tra i favoriti alla vittoria finale. Il loro vantaggio giunse fino ai 20", però non sufficienti ad evitare il ricongiungimento con gli inseguitori.

Nello sterrato di Monteaperti cedette di schianto Sagan imitato nel successivo tratto di strada bianca di Monte Pinzuto da Cancellara. Gli ultimi chilometri furono pertanto guidati dal terzetto costituito da Valverde, Van Avermaet e Štybar. Come prevedibile era la salita di Santa Caterina a determinare il podio d'arrivo. Allo scatto secco di Van Avermaet nel punto di massima pendenza, mentre Valverde si piantava, Štybar resisteva alla sua ruota superandolo prima degli ultimi duecento metri dall'arrivo. Zdeněk Štybar arrivò sul traguardo di Piazza del Campo a braccia alzate.

Ordine d'arrivo (Top 10)[3][modifica | modifica wikitesto]

Pos. Corridore Squadra Tempo
1 Bandiera della Rep. Ceca Zdeněk Štybar Quick Step 5h22'13"
2 Bandiera del Belgio Greg Van Avermaet BMC a 2"
3 Bandiera della Spagna Alejandro Valverde Movistar a 18"
4 Bandiera del Belgio Sep Vanmarcke BMC a 46"
5 Bandiera dell'Italia Diego Rosa Astana a 56"
6 Bandiera dell'Italia Oscar Gatto Androni a 59"
7 Bandiera della Colombia Rigoberto Urán Quick Step s.t.
8 Bandiera dell'Italia Fabio Felline Trek a 1'02"
9 Bandiera della Polonia Przemysław Niemiec Lampre a 1'03"
10 Bandiera dell'Italia Giampaolo Caruso Katusha s.t.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ ELENCO ISCRITTI (PDF), su gazzetta.it. URL consultato il 5 dicembre 2021.
  2. ^ Strade Bianche: il biker Fontana guida la Nazionale di Cassani, su gazzetta.it. URL consultato il 5 dicembre 2021.
  3. ^ Strade Bianche a Siena. Stybar trionfa, poi Van Avermaet e Valverde, su gazzetta.it. URL consultato il 23 maggio 2016.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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