Hümeyra Hanımsultan
Hümeyra Hanımsultan | |
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Hanimsultan principessa ottomana | |
Nome completo | Suade Hümeyra Hanımsultan (nascita) Hümeyra Özbaş (dopo il 1944) |
Trattamento | Sua Altezza |
Nascita | Istanbul, 4 giugno 1917 |
Morte | Izmit, 17 maggio 2000 |
Luogo di sepoltura | Istanbul |
Dinastia | Casa di Osman |
Padre | İsmail Hakkı Bey |
Madre | Fatma Ulviye Sultan |
Coniugi | Fahir Bey (1936-1942, div.) Halil Özbaş (1944-1963, ved.) |
Figli | Secondo matrimonio Ismail Halim Özbaş Hanzade Özbaş |
Religione | Islam sunnita |
Suade Hümeyra Hanımsultan (turco ottomano: سعاده حمیرہ خانم سلطان, "buona fortuna" e "rosso"; anche nota come Hümeyra Özbaş; Istanbul, 4 giugno 1917 – Izmit, 17 maggio 2000) è stata una principessa ottomana, figlia di Fatma Ulviye Sultan e nipote del sultano Mehmed VI.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Suade Hümeyra Hanımsultan nacque il 4 giugno 1917 a Istanbul, nel Palazzo Nişantaşı. Era l'unica figlia di Fatma Ulviye Sultan, figlia del sultano ottomano Mehmed VI e della Prima Consorte Nazikeda Kadın, avuta dal suo primo marito, Ismail Hakki Bey, figlio dell'ultimo Gran Visir ottomano, Ahmed Tevfik Pasha, e di sua moglie Elizabeth Tschumi. I suoi genitori divorziarono nel 1922 e sua madre in seguito si risposò[1][2][3].
Nel 1924 la dinastia ottomana venne esiliata. La famiglia di Hümeyra si stabilì prima a Sanremo, dove Mehmed VI era stato esiliato nel 1922, poi, dopo la sua morte nel 1926, prima a Montecarlo e poi ad Alessandria d'Egitto nel 1929[4].
Nel 1936 il presidente turco, Mustafa Kemal Ataturk, le permise di visitare la Turchia, e dal 1939 una legge speciale, approvata per i figli di Naciye Sultan e Ismail Enver, le consentì, se avesse voluto, di rientrare a Istanbul. Tuttavia, nello stesso anno Hümeyra sposò Fahir Bey e si trasferì con lui negli Stati Uniti. I due divorziarono nel 1942, senza aver avuto figli[5][6].
In seguito insegnò turco alla Princeton University, dove incontrò Halil Özbaş. Si sposarono nel 1944 ed ebbero un figlio e una figlia. Rimasta vedova nel 1963, rientrò infine in Turchia, stabilendosi a Smirne, dove viveva sua madre dal 1952, quando l'esilio per le principesse fu revocato. Qui fondò il Kismet Hotel. [7][8]
Morì a Izmit, nel suo hotel, il 17 maggio 2000, a ottantadue anni. [1]
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Dal suo secondo matrimonio, Hümeyra Hanımsultan ebbe un figlio e una figlia:[8]
- Ismail Halim Özbaş (n. 6 ottobre 1945). Nato a Istanbul. Ha sposato Evin Hanım e ha una figlia e un figlio:
- Nadia Özbaş (n. 1969)
- Halil Özbaş (n. 1974)
- Hanzade Özbaş (n. 4 ottobre 1953). Nata a Izmit. Ha sposato Tevfik Moran e ha due figlie:
- Neslişah Evliyazade (n. 1977)
- Mesude Evliyazade (n. 1978)
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b rdakçi 2017, pp. xv, 295, n. 13a
- ^ Bardakçi 2017, p. 9
- ^ (DE) Yumpu.com, Elisabeth Tschumi 1859–1949 die Frau des letzten ... - DigiBern, su yumpu.com. URL consultato l'8 luglio 2022.
- ^ Necdet Sakaoğlu, Bu mülkün kadın sultanları : vâlide sultanlar, hâtunlar, hasekiler, kadınefendiler, sultanefendiler, 1. baskı, Oğlak Yayıncılık, 2008, ISBN 975-329-623-1, OCLC 316234394. URL consultato l'8 luglio 2022.
- ^ Murat Bardakçı, Son Osmanlılar : Osmanlı hanedanı'nın sürgün ve miras öyküsü, Gözden geçirilmiş yeni baskı, İnkılâp, 2008, ISBN 978-975-10-2616-3, OCLC 428736352. URL consultato l'8 luglio 2022.
- ^ MURAT BARDAKÇI, Neslishah, The American University in Cairo Press, 12 novembre 2017, ISBN 978-1-61797-845-6. URL consultato l'8 luglio 2022.
- ^ Murat Bardakçı, Son Osmanlılar : Osmanlı hanedanı'nın sürgün ve miras öyküsü, Gözden geçirilmiş yeni baskı, İnkılâp, 2008, ISBN 978-975-10-2616-3, OCLC 428736352. URL consultato l'8 luglio 2022.
- ^ a b Adra, Jamil (2005). Genealogy of the Imperial Ottoman Family 2005. p. 40.
- ^ Bardakci 2017 , p. 36.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Bardakçi, Murat (2017). Neslihan: The Last Ottoman Princess. Oxford University Press. ISBN 978-9-774-16837-6