Submarine Bells

Submarine Bells
album in studio
ArtistaThe Chills
Pubblicazionefebbraio 1990
Durata35:52
Dischi1
Tracce12
GenereRock alternativo
Dunedin sound
Etichetta
ProduttoreGary Smith
Registrazioneagosto - ottobre 1989 allo Jacobs Studios Ltd., Farnham, Surrey, Inghilterra
FormatiLP, CD
The Chills - cronologia
Album precedente
(1987)
Album successivo
(1992)

Submarine Bells è il secondo album in studio long playing del gruppo The Chills, pubblicato nel 1990 in Nuova Zelanda dalla Flying Nun Records e negli Stati Uniti d'America, Europa, Giappone, Europa e Regno Unito dalla Slash Records.[1][2][3] Tutti i brani sono stati scritti da Martin Phillipps.

Fu il primo album che ebbe una distribuzione internazionale grazie al contratto firmato con la Slash Records, etichetta della Warner Bros.. L'album raggiunse la prima posizione nelle classifiche degli album della Nuova Zelanda[4] e venne trasmesso in maniera significativa dalle radio universitarie americane. [senza fonte] Viene considerato uno degli album che definirono il Dunedin sound.[5][6] Fu premiato come miglior album del 1990 ai New Zealand Music Awards, e il brano "Heavenly Pop Hit" vinse come singolo dell'anno[7] e raggiunse la seconda posizione in classifica.[8]

  1. "Heavenly Pop Hit"
  2. "Tied Up in Chain"
  3. "The Oncoming Day"
  4. "Part Past Part Fiction"
  5. "Singing in My Sleep"
  6. "I Soar"
  7. "Dead Web"
  8. "Familiarity Breeds Contempt"
  9. "Don't Be – Memory"
  10. "Effloresce and Deliquesce"
  11. "Sweet Times"
  12. "Submarine Bells"
  • Justin Harwood: basso, cori
  • James Stephenson: batteria
  • Andrew Todd: tastiere, cori
  • Martin Phillipps: vice, chitarra
  1. ^ The History of Rock Music. Chills: biography, discography, reviews, links, su scaruffi.com. URL consultato il 28 gennaio 2020.
  2. ^ (EN) The Chills - AudioCulture, su audioculture.co.nz. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  3. ^ (EN) Submarine Bells - The Chills | Songs, Reviews, Credits, su AllMusic. URL consultato il 29 gennaio 2020.
  4. ^ Submarine Bells (album), in charts.nz, Hung Medien, 2017. URL consultato il 29 aprile 2017.
  5. ^ Scott Miller, Music: What Happened?, Alameda, CA, 125 Books, 2010, p. 147, ISBN 978-0-615-38196-1.
  6. ^ The Trouser Press Guide to '90s Rock, 5th, New York, Simon & Schuster, 1997, ISBN 978-0-684-81437-7.
  7. ^ Awards 1990, in Listing, NZ Music Awards. URL consultato il 29 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2014).
  8. ^ Heavenly Pop Hit (song), in charts.nz, Hung Medien, 2017. URL consultato il 16 aprile 2017.

Collegamenti esterni

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