Suicidal Tendencies (album)

Suicidal Tendencies
album in studio
ArtistaSuicidal Tendencies
Pubblicazione5 luglio 1983
Durata28 min : 17 s
Dischi1
Tracce12
Genere[1]Hardcore punk
Punk metal
Skate punk
EtichettaFrontier Records
ProduttoreGlen E. Friedman
FormatiCD, LP, MC, download digitale
NoteRimasterizzato in Virgin Records da Lester Claypool con 3 tracce bonus
Suicidal Tendencies - cronologia
Album precedente
Album successivo
(1987)

Suicidal Tendencies è il primo album dei Suicidal Tendencies, pubblicato nel 1983 per l'etichetta discografica Frontier Records.[2][3] Considerato uno degli album con maggiori vendite e di più successo del punk rock, Suicidal Tendencies è stato ben accolto dagli appassionati e dalla critica e la trasmissione del suo unico singolo, "Institutionalized" (il cui video musicale fu uno dei primi video hardcore punk ad essere trasmesso su MTV), portò considerevole popolarità al gruppo.[4][5] L'album ebbe una notevole influenza sull'allora emergente genere del thrash metal e del suo sottogenere crossover.[6][7][8]

La copertina di Suicidal Tendencies ritrae un'immagine dei membri del gruppo appesi a testa in giù, scattata Glen E. Friedman, che produsse l'album.[9] Lo sfondo sia del fronte che del retro mostra varie magliette fatte in casa dei Suicidal Tendencies.

"I Shot the Devil" era inizialmente intitolata "I Shot Reagan". Sembra che la band sia stata contattata dall'FBI per cambiarne il nome. Il gruppo alla fine utilizzó il titolo originale nel foglio dei testi.[10]

Il chitarrista Jon Nelson fu accreditato nelle prime edizioni dell'album, ma in seguito fu corretto con Grant Estes. Nelson aveva già lasciato la band prima dell'inizio del progetto. Nel 1989, a causa di vari problemi di diritti e pubblicazione con Frontier Records,[4] Muir e la nuova incarnazione del gruppo registrarono nuovamente l'album, ripubblicandolo nel 1993 come Still Cyco After All These Years, un disco (per lo più) fedele all'originale, a cui furono aggiunte due canzoni da Join the Army e una canzone mai pubblicata in precedenza, intitolata "Don't Give Me Your Nothin'".

Suicidal Tendencies ha ricevuto recensioni principalmente positive. Steve Huey di AllMusic ha assegnato all'album 9/10 e lo ha definito "veloce, furioso e divertente", affermando che "deve più all'hardcore punk che al successivo ibrido hardcore/heavy metal per cui il gruppo sarebbe divenuto celebre, ma che è probabilmente il suo miglior album." Huey ha aggiunto che "Mike Muir si dimostra un paroliere articolato e un commentatore, trattando soggetti come alienazione, depressione e politica anticonformista con intelligenza e humor." Pushead di Maximumrocknroll ha descritto Suicidal Tendencies come "thrash metal violento e violento" e definito la band "un ciclone urlante di pura potenza e determinazione". Pushead ha anche affermato che "questo LP mostra perché hanno un così folto seguito."[11]

Il critico Ira Robbins ha scritto che "Metà cantata, metà recitata e costruita su improvvisi cambi di ritmo, 'Institutionalized' è un'unica, devastante, colonna portante. Una delle espressioni quintessenziali dell'epoca di dislocazione adolescenziale, converte le incomprensioni del divario generazionale in una completa interruzione delle comunicazioni, incapsulando tutta la sociologia punk di film come Repo Man e Suburbia in quattro minuti."[12]

  1. Suicide's An Alternative, You'll Be Sorry
  2. Two Sides Politics
  3. I Shot The Devil
  4. Subliminal
  5. Won't Fall In Today
  6. Institutionalized
  7. Memories Of Tomorrow
  8. Possessed
  9. I Saw Your Mommy
  10. Fascist Pig
  11. I Want More
  12. Suicidal Failure
  1. Possessed To Skate
  2. Human Guinea Pig
  3. Two Wrongs Don't Make A Right
  1. ^ (EN) Suicidal Tendencies - Suicidal Tendencies, su allmusic.com, Allmusic.com. URL consultato il 15 gennaio 2010.
  2. ^ Suicidal Tendencies - Suicidal Tendencies, on Encyclopaedia Metallum, su metal-archives.com.
  3. ^ Federico Guglielmi, Noise is for Heroes. Punk & Hardcore (1976 - 1984): 100 album fondamentali, in Mucchio Extra, Stemax Coop, #17 Primavera 2005.
  4. ^ a b (EN) Play It Again, Suicidal, in Los Angeles Times, 11 giugno 1993. URL consultato il 2 ottobre 2023.
  5. ^ (EN) "Institutionalized": Suicidal Tendencies' Teen Rant for All Ages, All Time, su revolvermag.com, 5 luglio 2018.
  6. ^ (EN) Former SUICIDAL TENDENCIES Bassist LOUICHE MAYORGA Sues For Unpaid Royalties, in Blabbermouth.net, 9 dicembre 2016. URL consultato il 2 ottobre 2023.
  7. ^ (EN) Ten Reasons Why Suicidal Tendencies Rule, Yo!, su loudersound.com, 7 maggio 2015.
  8. ^ (EN) Vinyl on Sale: Suicidal Tendencies, SOAD, RATM, Japanese Breakfast, Circle Jerks, Julien Baker, more, su brooklynvegan.com.
  9. ^ (EN) Killian Fox, Beats, punks and stunts: the photography of Glen E Friedman, in The Guardian, 29 novembre 2014. URL consultato il 2 ottobre 2023.
  10. ^ (EN) Thirsty : September 2008 : Suicidal Tendencies review, su staythirstymedia.com. URL consultato il 2 ottobre 2023.
  11. ^ (EN) Pushead, Suicidal Tendencies review, in Maximum Rocknroll, luglio-agosto 1983 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2016).
  12. ^ (EN) Suicidal Tendencies, su trouserpress.com. URL consultato il 3 ottobre 2023.
  • Marco Aspesi, Stefano Ceroni, Luca Collepiccolo e Teo Segale, Le guide pratiche di Rumore - Hardcore punk (1981 - 2001), Pavia, Apache Edizioni, 2001.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]