Tachikawa Ki-9
Tachikawa Ki-9 | |
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Descrizione | |
Tipo | aereo da addestramento |
Equipaggio | 2 |
Progettista | Ryokichi Endo |
Costruttore | Ishikawajima Tachikawa Nippon Koku Kogyo |
Data primo volo | 7 gennaio 1935 |
Data entrata in servizio | 1935 |
Data ritiro dal servizio | 1945 (Giappone) |
Utilizzatore principale | Dai-Nippon Teikoku Rikugun Kōkū Hombu |
Esemplari | 2 618 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 7,9 m |
Apertura alare | 10,32 m |
Altezza | 3,1 m |
Superficie alare | 24,5 m² |
Carico alare | 58,2 kg/m² |
Peso a vuoto | 1 120 kg |
Peso max al decollo | 1 580 kg |
Propulsione | |
Motore | un radiale Hitachi Ha-13a |
Potenza | 350 hp (261 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 240 km/h (130 kt |
Velocità di crociera | 150 km/h (81 kt) |
Autonomia | 3 h 30 min) |
Tangenza | 5 800 m (19 030 ft) |
Note | dati relativi alla versione Ki-9 Modello A |
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Il Tachikawa Ki-9 (はキ9?), indicato anche, in base a diversa convenzione, Aereo da addestramento intermedio per l'Esercito Tipo 95-1 (九五式一型練習機?, Kyūgo-shiki ichigata renshuki) e al quale venne assegnato dagli alleati il nome in codice Spruce (Peccio)[2], fu un aereo da addestramento intermedio monomotore, biposto e biplano, sviluppato dall'azienda aeronautica giapponese Ishikawajima Hikōki Seisakushō negli anni trenta e prodotto, oltre che dalla stessa, rinominata in seguito Tachikawa Hikōki KK, anche su licenza dalla Nippon Koku Kogyo.
Destinato ad equipaggiare i reparti da addestramento della Dai-Nippon Teikoku Rikugun Kōkū Hombu, la componente aerea dell'Esercito imperiale giapponese, fu largamente utilizzato nella formazione dei piloti giapponesi che raggiunsero i reparti operativi durante la seconda guerra sino-giapponese e la seconda guerra mondiale e da loro soprannominato Akatombo (赤とんぼ?) (una libellula del genere Sympetrum).
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1934 il Kōkū Hombu, l'allora ministero dell'aviazione del Giappone, emise una specifica per la fornitura di un nuovo modello adatto all'addestramento di secondo periodo da destinare ai propri reparti di addestramento e che potesse essere facilmente convertito in un modello adatto anche all'addestramento basico.
A questo scopo venne contattata la Tachikawa, affidando la progettazione e lo sviluppo di un aereo adatto allo scopo al gruppo di lavoro diretto dal capo progettista Ryokichi Endo, il quale elaborò il disegno relativo ad un velivolo dall'impostazione convenzionale, un monomotore biposto, dalla velatura biplana e carrello d'atterraggio fisso che, in base a una diversa motorizzazione, dalla minor potenza nella formazione basica dei nuovi piloti, poteva essere utilizzato in entrambi i ruoli richiesti.
Venne quindi avviata la costruzione di tre prototipi, il primo, portato in volo per la prima volta il 7 gennaio 1935 e che prefigurerà il futuro Ki-9, equipaggiato con un motore Hitachi Ha-13a, un radiale 9 cilindri raffreddato ad aria da 350 hp (261 kW), seguito da un secondo con identica configurazione ed un terzo, motorizzato con un meno potente Nakajima NZ radiale a 7 cilindri da 112 hp (80 kW). Quest'ultimo risultò gravato da un problema di stabilità in volo dovuto al diverso baricentro e il suo sviluppo venne abbandonato per concentrarsi sull'addestratore intermedio, mentre per quello basico venne avviato un nuovo progetto che si concretizzerà nel Ki-17. Al termine delle prove ufficiali il modello venne accettato dall'Esercito con la designazione ufficiale Ki-9 ed avviato alla produzione in serie nel 1935.[1]
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]- Cina nazionalista
- Chung-Hua Min-Kuo K'ung-Chün (dal dopoguerra)
- Corea del Sud
- Daehan Minguk Gonggun (dal dopoguerra)
- Angkatan Udara Republik Indonesia (dal dopoguerra)
- Forza aerea della Repubblica di Cina riformata
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Francillon 1979, p. 248.
- ^ Mikesh e Abe 1990, p. 285.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) René J. Francillon, Japanese Aircraft of the Pacific War, 2nd edition, Londra, Putnam & Company Ltd., 1979 [1970], ISBN 0-370-30251-6.
- (EN) Robert C. Mikesh, Shorzoe Abe, Japanese Aircraft 1910-1941, London, Putnam Aeronautical Books, 1990, ISBN 0-85177-840-2.
- (EN) David Mondey, The Concise guide to Axis Aircraft of World War II, New York, Bounty Books, 1996, ISBN 1-85152-966-7.
- (EN) Giuseppe Picarella, Japanese Experimental Transport Aircraft of the Pacific War, New York, Mushroom Model Publications, 2011, ISBN 83-61421-41-6.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Tachikawa Ki-9
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Kent G. Budge, Ki-9 "Spruce", su The Pacific War Online Encyclopedia, http://pwencycl.kgbudge.com/. URL consultato l'8 aprile 2015.
- (EN) David Hanson, Tachikawa Ki.9 Type 95-1 ("Spruce"/"Pat"), su daveswarbirds.com, http://www.daveswarbirds.com/, 2 ottobre 2014. URL consultato l'8 aprile 2015.
- (FR) Gaëtan Pichon, Tachikawa Ki-9 ‘Spruce’, su avionslegendaires.net, http://www.avionslegendaires.net/index.php, 1º gennaio 2009. URL consultato l'8 aprile 2015.
- (EN) Maksim Starostin, Tachikawa Ki-9, su Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato l'8 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2015). (Dead link)
- (EN) Tachikawa Ki-9 Biplane Trainer Aircraft, su Military Factory, http://www.militaryfactory.com, 4 dicembre 2014. URL consultato l'8 aprile 2015.
- (JA) 立川 九五式一型練習機(キ9), su Keyのミリタリーなページ, http://military.sakura.ne.jp, 25 settembre 2011. URL consultato l'8 aprile 2015.
- (RU) Tachikawa Ki-9, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato l'8 aprile 2015.