Terremoti del Mugello

I terremoti del Mugello sono stati vari eventi sismici che hanno colpito più volte nella storia il Mugello, regione appenninica della Toscana settentrionale, in provincia di Firenze.

Terremoto del 1542

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Il terremoto del 13 giugno 1542 rovinò gran parte del castello di Scarperia, e altri luoghi tra cui Galliano, Sant'Agata, Barberino, Bosco ai Frati, Luco, provocando la morte di circa 150 persone. Fu traslata a Firenze l'immagine della Madonna del Sasso che ricevette offerte e omaggi dalle famiglie cittadine.[1]

A tale evento è legata anche la storia dell'Oratorio della Madonna dei Terremoti a Scarperia, posto all'ingresso del paese, dove viene venerata un'immagine ritenuta miracolosa raffigurante una "Madonna con Bambino" opera di ambito della scuola di Filippo Lippi.[2]

Una dettagliata descrizione del terremoto è stato possibile ricostruirla grazie alla riscoperta di stampe di opuscoli presenti nell'Europa centro settentrionale, che a seguito di un particolare clima religioso, la calamità mugellana destò molto interesse perché considerata uno dei segni di una punizione divina, un castigo per i troppi peccati degli uomini.[3]


Terremoti tra XVII e XIX secolo

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Terremoto del 1919

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Il terremoto del 29 giugno 1919 colpì una vasta area dell'Appennino Tosco-Emiliano, in particolare il Mugello.

Le prime scosse si avvertirono nella mattinata di questo giorno d'estate del primo dopoguerra con epicentro nel paese di Vicchio; la scossa maggiore, di grado IX della scala Mercalli, 6.2[4] della magnitudo momento[5], con profondità ipocentrale tra 5 e 10 km, fu avvertita poco dopo le tre del pomeriggio. Il bilancio fu drammatico; si contarono oltre cento morti, quattrocento feriti e migliaia di senzatetto.

La zona dove si ebbero i danni maggiori fu quella nelle immediate vicinanze di Vicchio, comprendente le località di Pilarciano, Villore, Rostolena, Mirandola, Villa, Vitigliano, Rupecanina e Casole; nel capoluogo comunale furono distrutte 700 case su 1500; 500 divennero inagibili e le restanti subirono danni seri. Fu gravemente lesionata anche la casa natale del pittore Giotto nella frazione di Vespignano. Gravi danni si ebbero anche a Borgo San Lorenzo, dove oltre il 75% delle case fu dichiarato inagibile e si ebbe il crollo della Pieve, di un'altra chiesa e danni seri ad altri edifici; a San Godenzo, dove si ebbero danni gravissimi alla chiesa e gran parte delle case inagibili; a Dicomano, dove crollarono la Torre dell'Orologio, diverse case e gran parte delle altre furono gravemente lesionate; si dovette evacuare l'ospedale di Luco del Mugello. Si ebbero danni gravi anche a Firenzuola ed in alcuni comuni del versante romagnolo ma per fortuna non alle persone, dato che la zona era stata già colpita da un terremoto nel novembre precedente e la popolazione viveva ancora in baracche di fortuna.

Gli effetti del sisma si sentirono anche a Firenze, dove si ebbero danni minori come cadute di fumaioli, stacco di intonaci ed alcune lesioni di muri; a Prato, dove crollarono alcuni muri ed alcuni edifici furono lesionati ed a Campi Bisenzio, dove fu danneggiata un'antica torre medievale che dovette essere poi abbattuta. Una successiva forte scossa, il 1º luglio, aggravò ancora di più i danni, in particolar modo colpendo gli edifici già lesionati dalla prima scossa.

Terremoti recenti

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Nel settembre 2007, l'area del Mugello è stata interessata da una sequenza sismica durante la quale sono stati registrati 16 eventi con magnitudo massima di 2.4 Richter.[4]

Il giorno 1º marzo 2008, alle ore 08:43 ora italiana, una scossa di magnitudo 4.2 Richter[4] è stata avvertita in un raggio relativamente ampio intorno alla zona del Mugello, fra i comuni di Barberino di Mugello, Vernio e Castiglione dei Pepoli. Nel corso delle ore successive è seguito uno sciame sismisco caratterizzato da altre due scosse di intensità moderata (rispettivamente di magnitudo 4.1 Richter registrata alle ore 09:43 locali e di magnitudo 4.0 Richter registrata alle 11:43 locali) e molte altre di bassa intensità. Tutti e tre gli eventi principali, chiaramente risentiti dalla popolazione, sono risultati piuttosto superficiali, con una profondità ipocentrale verosimilmente compresa fra i 3 e gli 8 km.

Il giorno 14 settembre 2009, alle ore 22:05 ora italiana, una scossa di magnitudo 4.2 Richter[6] è stata avvertita in un raggio relativamente ampio intorno alla zona del Mugello. Nel corso delle ore successive è seguito uno sciame di bassa intensità del quale solo altre due scosse sono state avvertite dalla popolazione.[7]

Il giorno 23 giugno 2014, alle ore 11:12 ora italiana, una scossa di magnitudo 3.2 Richter è stata avvertita nel distretto sismico: Mugello.[8] L'ipocentro è stato localizzato a Piazzano, nel comune di Borgo San Lorenzo, ad una profondità di 6,1 km.[9]

Il giorno 9 dicembre 2019, alle ore 04:37 ora italiana, una scossa di magnitudo 4.5 Richter, il cui ipocentro è stato poi localizzato a Gabbiano, nel comune di Scarperia e San Piero, ad una profondità di km[10], è stata avvertita chiaramente in tutto il Mugello, oltre che nei distretti metropolitani di Firenze, Prato, Pistoia, Pisa, Livorno, Siena, Arezzo, Bologna e Modena[10]. Alla scossa principale, che era stata preceduta, meno di un'ora prima, da due eventi di magnitudo compreso tra 3.2 e 3.4, sono seguite molte repliche di intensità minore. Il 14 dicembre successivo è avvenuta una nuova scossa, di magnitudo 3.0, con epicentro a Barberino del Mugello, chiaramente avvertita tra Toscana e Emilia-Romagna. Durante lo sciame sismico si sono registrati più di 300 eventi in una settimana.[11]

Il giorno sabato 20 febbraio 2021 alle ore 15:55, è stata avvertita una scossa di magnitudo 3.1 Richter con ipocentro nel comune di Vicchio di Mugello, nello specifico nella frazione di Santa Maria a Vezzano.[12]

La notte di venerdì 21 ottobre 2022, alle ore 5:49, è stata registrata una scossa di magnitudo 3.4 sulla Scala Richter tra i comuni di Scarperia e S. Piero e Borgo S. Lorenzo, più precisamente nella frazione si Luco del Mugello, avvertita chiaramente a Scarperia e frazioni e meno distintamente a Borgo S. Lorenzo, Barberino di Mugello e Firenzuola.

  1. ^ (Pier M. Cassi, Breve Relazione dell'Oratorio della Madonna del Sasso, Firenze 1723)
  2. ^ Vedi: G. Cherubini, Scarperia 700 anni. Tracce e memoria di una "terra nuova", p.142.
  3. ^ Vedi: F. Bellandi, D, Rhodes, Il terremoto del Mugello del 1542 in rari opuscoli dell'epoca, 2019.
  4. ^ a b c (INGV, INGV Archiviato il 9 novembre 2016 in Internet Archive.)
  5. ^ Consultazione per finestre temporali - Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani
  6. ^ - Il Messaggero, su ilmessaggero.it. URL consultato il 14 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2009).
  7. ^ Italian Seismic Instrumental and parametric Data-basE, su iside.rm.ingv.it. URL consultato il 17 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2011).
  8. ^ INGV, Magnitudo(Ml) 3.1 - TOSCANA - FIRENZE, su cnt.rm.ingv.it (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2014).
  9. ^ Repubblica, Scossa di terremoto nel Mugello: 3.1, su firenze.repubblica.it.
  10. ^ a b Terremoto 4 km N Scarperia e San Piero (FI), Magnitudo ML 4.5, 9 December 2019 ore 04:37:04, su INGV. URL consultato il 9 dicembre 2019.
  11. ^ Terremoto 5 km E Barberino di Mugello (FI), Magnitudo ML 3.0, 14 dicembre 2019 ore 17:55:53, su terremoti.ingv.it. URL consultato il 14 dicembre 2019.
  12. ^ Terremoto di magnitudo ML 3.1 del 20-02-2021 ore 15:55:55 (Italia) in zona: 5 km E Borgo San Lorenzo (FI), su terremoti.ingv.it. URL consultato il 21 febbraio 2021.

Voci correlate

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