Trasialce di Taso

Trasialce (Taso, V secolo a.C. – ...) è stato un filosofo greco antico.

Strabone lo cita in quanto filosofo studioso della natura, antecedente ad Aristotele[1]. L'esplicita affermazione straboniana che Trasialce fosse uno degli "antichi naturalisti" può assegnarlo al V secolo a.C., quindi, probabilmente, da situare nella fioritura della filosofia presocratica di stampo pluralista affermatasi con Anassagora e Democrito nella Grecia continentale.

Non si conosce il titolo dell'opera di Trasialce, né il contenuto di essa, anche perché ne restano tre frammenti non testuali.

Trasialce avrebbe, tra l'altro, teorizzato che i venti etesii che spirano sull'Egeo in estate spingono le nubi sui monti dell'Etiopia e da lì, fanno nascere le piogge che creano le piene del Nilo[2] e, inoltre, che due fossero i venti principali, ossia Borea e Noto, contribuendo, dunque, a costituire la rosa dei venti classica[3].

  1. ^ XVII, 790C.
  2. ^ Giovanni Lorenzo Lido, De mensibus, VI secolo d.C., IV, 107.
    «Ἀλλὰ καὶ Θρασυάλκης ὁ Θάσιος τοὺς ἐτησίους φησίν ἐξω θεῖν τὸν Νεῖλον· τῆς γὰρ Αἰθιοπίας ὑψηλοῖς παρὰ τὰ καθ ̓ ἡμᾶς ὄρεσι διεζω σμένης ὑπο δε χο μέ νης τε τὰς νεφέλας πρὸς τῶν ἐτησίων ὠθουμένας ἐκδιδόναι τὸν Νεῖλον»
    .
  3. ^ Strabone, I 29C.
  • I Presocratici. Testimonianze e frammenti, a cura di G. Giannantoni, Bari, Laterza, 1969, n. 35, p. 426.

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