Traudl Hächer

Traudl Hächer
Nazionalità bandiera Germania Ovest
Bandiera della Germania Germania (dal 1990)
Altezza 172 cm
Peso 62 kg
Sci alpino
Specialità Discesa libera, supergigante, slalom gigante, slalom speciale, combinata
Squadra SC Schleching
Termine carriera 1992
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Mondiali 0 0 1
Europei juniores 1 1 1

Per maggiori dettagli vedi qui

 

Gertraud Hächer detta Traudl (Schleching, 31 dicembre 1962) è un'ex sciatrice alpina tedesca. In attività dagli anni 1980 all'inizio degli anni 1990, in carriera si aggiudicò quattro vittorie in Coppa del Mondo, due in supergigante e due in slalom gigante, e vinse la medaglia di bronzo nello slalom gigante ai Mondiali di Saalbach-Hinterglemm 1991. In seguito al matrimonio assunse anche il cognome del coniuge e nell'ultimo scorcio della sua carriera gareggiò come Traudl Hächer-Gavet[1]; fino alla riunificazione tedesca (1990) gareggiò per la nazionale tedesca occidentale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Atleta polivalente figlia di Hans, a sua volta sciatore alpino[1], la Hächer ottenne i primi successi in carriera in occasione degli Europei juniores di Achenkirch 1979, dove vinse la medaglia d'oro nello slalom gigante e quella d'argento nello slalom speciale; nella successiva edizione della rassegna giovanile continentale, Madonna di Campiglio 1980, si aggiudicò invece la medaglia di bronzo nello slalom gigante[1][2]. In Coppa del Mondo ottenne il primo piazzamento nella discesa libera di Val-d'Isère del 3 dicembre 1980 (12ª) e la prima vittoria, nonché primo podio, nel supergigante di Davos dell'8 dicembre 1984; in seguito prese parte ai Mondiali di Bormio 1985, dove si classificò 9ª nella discesa libera, 6ª nello slalom gigante e 6ª nella combinata.

Nella stagione 1985-1986 in Coppa del Mondo la Hächer ottenne sei podi con tre vittorie (tra le quali l'ultima della sua carriera, nello slalom gigante di Sunshine del 9 marzo) e si classificò al 2º posto nella Coppa del Mondo di slalom gigante staccata di 22 punti dalla vincitrice, la svizzera Vreni Schneider. Nel 1987 salì per l'ultima volta sul podio in Coppa del Mondo, nel supergigante di Pfronten del 17 gennaio (2ª), e partecipò ai Mondiali di Crans-Montana, classificandosi 13ª nel supergigante.

Nel corso della sua ultima partecipazione iridata, Saalbach-Hinterglemm 1991, vinse la medaglia di bronzo nello slalom gigante; nella stagione successiva si classificò 14ª nello slalom gigante dei XVI Giochi olimpici invernali di Albertville 1992, sua unica presenza olimpica, e ottenne il suo ultimo piazzamento in carriera, il 16º posto nello slalom gigante di Coppa del Mondo disputato a Crans-Montana il 21 marzo.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Europei juniores[modifica | modifica wikitesto]

Coppa del Mondo[modifica | modifica wikitesto]

  • Miglior piazzamento in classifica generale: 9ª nel 1986
  • 10 podi (4 in supergigante, 4 in slalom gigante, 2 in combinata):
    • 4 vittorie
    • 2 secondi posti
    • 4 terzi posti

Coppa del Mondo - vittorie[modifica | modifica wikitesto]

Data Località Paese Specialità
8 dicembre 1984 Davos Bandiera della Svizzera Svizzera SG
17 gennaio 1986 Puy-Saint-Vincent Bandiera della Francia Francia SG
20 gennaio 1986 Oberstaufen bandiera Germania Ovest GS
9 marzo 1986 Sunshine Bandiera del Canada Canada GS

Legenda:
SG = supergigante
GS = slalom gigante

Campionati tedeschi[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) Traudl Hächer, su olympedia.org. URL consultato il 23 gennaio 2022.
  2. ^ a b (DEENFR) Junior alpine events / Disciplines alpines juniors / Junioren Alpine Disziplinen (PDF), in World ski Statistics / Statistique mondiale de ski / Welt-Skistatistik, Oberhofen, FIS, settembre 2011, pp. 136-145. URL consultato il 29 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2012).
    (DE) ÖSV-Siegertafel, su oesv.at, Federazione sciistica dell'Austria. URL consultato il 23 gennaio 2022.
  3. ^ (DE) Ski-Alpin - Deutsche Meisterschaften - Damen (1932-2003), su sport-komplett.de. URL consultato il 12 maggio 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]