Triadi gallesi
Le Triadi gallesi (in gallese Trioedd Ynys Prydein, lett. "Triadi dell'isola di Britannia") sono un gruppo di testi tra di loro collegati, che si trovano in diversi manoscritti e che riportano frammenti del folclore e della mitologia gallese, nonché della storia tradizionale del Paese, in gruppi da tre.
Contenuto
[modifica | modifica wikitesto]I testi contengono riferimenti a re Artù e altre figure semi-storiche della Britannia post-romana, come Brân il Benedetto e Alano IV di Bretagna; e anche figure ancora più antiche come Cassivellauno e Carataco.
Alcune triadi si limitano ad accostare figure che hanno tratti in comune, mentre altre includono spiegazioni narrative. È probabile che la triade nascesse nell'ambito della poesia orale dei bardi gallesi, che la utilizzavano per comporre i loro versi e che in seguito divenne un importante strumento retorico per la letteratura gallese. Ad esempio, il racconto medioevale Culhwch e Olwen ha preso prestiti da molte triadi.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Rachel Bromwich (curatrice e traduttrice), Trioedd Ynys Prydein: The Triads of the Islands of Britain, 4ª ed., Cardiff, University of Wales Press, 2016 [1961], ISBN 9781783163052
- (EN) W. Probert (curatore e traduttore), Iolo Morganwg. The Triads of Britain, 1977
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Triadi dal Libro rosso di Hergest, su maryjones.us. URL consultato il 13 maggio 2006 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2012).
- Triadi dal manoscritto Peniarth 54, su maryjones.us. URL consultato il 13 maggio 2006 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2012).
- Triadi della Britannia settentrionale, su maryjones.us. URL consultato il 13 maggio 2006 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2012).
- Triadi dei cavalieri della corte di re Artù, su maryjones.us. URL consultato il 13 maggio 2006 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2012).
- Triadi dal manoscritto Peniarth 20, su maryjones.us. URL consultato il 13 maggio 2006 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2012).