Verderio Superiore
Verderio Superiore sede comunale di Verderio | |
---|---|
Chiesa parrocchiale | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Lecco |
Comune | Verderio |
Territorio | |
Coordinate | 45°40′N 9°27′E |
Altitudine | 250 m s.l.m. |
Superficie | 2,65[1] km² |
Abitanti | 2 673[2] (31-08-2013) |
Densità | 1 008,68 ab./km² |
Frazioni confinanti | Cornate d'Adda (MB), Paderno d'Adda, Robbiate, Verderio Inferiore |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 23878 |
Prefisso | 039 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 097088 |
Cod. catastale | L756 |
Targa | LC |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Nome abitanti | verderiesi |
Patrono | san Floriano |
Giorno festivo | 4 maggio |
Cartografia | |
Posizione di Verderio Superiore nella provincia di Lecco | |
Verderio Superiore (Verdé de Süra in dialetto brianzolo[4]) è la frazione-capoluogo del comune di Verderio in provincia di Lecco, in Lombardia.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome Verderio deriva probabilmente dal latino "viridarium", che significa giardino. Testimonianze della civilizzazione romana arrivano - oltre che da alcuni ritrovamenti archeologici e dal reticolato di centuriazione - dall'etimologia di alcuni toponimi del territorio circostante: ad esempio il castrum di Vicus Mercati (Vimercate), Hiberna Regis (Bernareggio, antico accampamento invernale), Caesarea Novella (la località Sernovella, frazione di Verderio Superiore) e Miliarium Tertium (Terzuolo, frazione di Robbiate). I Romani guidati dal console Marcello sconfissero in questi luoghi gli Insubri in una decisiva battaglia del 222 a.C. Altri ritrovamenti ci segnalano la successiva presenza dei Longobardi e quindi dei Franchi: a questi ultimi può essere fatto risalire il castello del X secolo sulle cui rovine è stata costruita la Villa Gallavresi, oggi sede del Municipio.
La località è stata interessata tra il XII e il XIV secolo dalla presenza dei Templari, che avevano due importanti sedi presso la Commenda e nel Castel Negrino (oggi si trovano nel comune di Aicurzio, ma un tempo erano parte del territorio di Verderio), oltre che alla cascina Brugarola. A testimonianza di ciò, compare negli elenchi dei cavalieri dell'ordine un certo Dalmazio da Verderio. Con la soppressione nel 1312 dell'ordine cavalleresco ad opera di Filippo il Bello re di Francia, i possedimenti dei Templari passarono all'ordine dei Cavalieri di Malta. Un fatto storico di assoluto rilievo è la Battaglia di Verderio, combattuta il 28 aprile 1799 fra gli austro-russi (comandati dal generale Vukassovich) e le truppe napoleoniche (guidate dal generale Sérurier)[5] nel periodo in cui Napoleone Bonaparte era impegnato nella Campagna d'Egitto: i francesi asserragliati nella Villa Confalonieri furono obbligati alla resa, ma dei tremila morti rimasti sul campo molti erano austriaci. I vincitori, dapprima salutati come liberatori, si diedero a saccheggi (in particolare della villa[5]), incendi e ad altri atti vandalici. Due lapidi ricordano il tragico evento.
L'origine della divisione di Verderio nei due comuni di Verderio Inferiore e di Verderio Superiore non trova concordi gli storici: alcuni la fanno risalire al XII secolo, altri alla soppressione dell'ordine dei Templari. Certo è che in alcuni documenti del 1412 compare la dicitura "Verderio de sora e de sotto". Una temporanea riunificazione in un unico comune fu operata da Napoleone nel 1809, e poi ancora dal governo Lanza nel 1872: la prima esperienza durò pochi anni, la seconda tre decenni.
Un'unica Parrocchia di Verderio, invece, fu istituita dal vescovo San Carlo Borromeo dopo il Concilio di Trento, a seguito delle sue visite pastorali del 1571 e del 1583. Anch'essa finì comunque col dividersi nel 1778, anno in cui il vicario vescovile istituì la Parrocchia di Verderio Inferiore e di conseguenza fu avviata la costruzione della chiesa parrocchiale. Quest'ultima verrà poi sostituita nel 1906 da quella eretta nello stesso sito su progetto dell'architetto Giovanni Barboglio; gli affreschi che ne decorano l'interno sono stati invece realizzati nel 1932 da Umberto Marigliani, coadiuvato da Vittorio Manini.
In epoca recente sono stati indetti due referendum, nel 1994 e nel 2004, per la riunificazione dei due comuni, che già condividono svariati servizi: la scuola elementare, la biblioteca, la palestra intercomunale. In entrambi i casi l'esito è stato negativo: per l'approvazione di questo tipo di referendum è infatti necessaria una maggioranza di "sì" in tutti e due i comuni coinvolti; mentre Verderio Inferiore si è sempre espresso in modo favorevole, l'unificazione è stata bloccata in entrambe le occasioni dal responso negativo di Verderio Superiore. Il 1º dicembre 2013 si è tenuto un nuovo referendum consultivo in cui la maggioranza degli abitanti di entrambi i comuni si sono detti favorevoli alla ricostituzione dell'unico comune di Verderio, che è stata approvata dal consiglio regionale della Lombardia in data 21 gennaio 2014.[6][7] L'ultimo sindaco prima della fusione fino al 4 febbraio 2014 è stato Paolo Bellotto.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa dei santi Giuseppe e Floriano[8], ricostruita verso la fine del XIX su progetto di Fausto Bagatti Valsecchi.[5] Internamente, ospita un polittico di Giovanni Canavesio (la Pala dell'altare maggiore di Verderio)[5].
- Chiesa di Sant'Ambrogio[9]
- Ex-chiesa parrocchiale[10]
- Cappella dell'Assunzione[11]
- Cappella di san Rocco[12]
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]- Villa Confalonieri (già Gnecchi), risalente al XVI secolo[5]e ristrutturata su progetto di Fausto Bagatti Valsecchi.[13]
- Villa Gnecchi (già Arrigoni[14]), riedificata nel XVIII secolo per opera dell'omonima famiglia, che tra i propri esponenti annovera Francesco Gnecchi, che fu anche sindaco del paese.[5]
- Ex-villa Pollastri[15]
- Cascina Salette (1856)[16], che deve il proprio nome alla presenza di una statua mariana trasportata nel 1856 da La Salette per opera del conte Confalonieri.[5]
- Cascina Airolda (1858)[17]
- Cascina Isabella (1925)[18]
- Cascina Alba[19]
- Cascina Cassano[20]
- Cascina Provvidenza[21]
- Cascina San Carlo[22]
- Casa Pirovano[23]
- Ex-stabilimento Arte del ferro[24]
- Scuola materna (1891)[25]
- Municipio[26]
- Ex-ambulatorio[27]
- Ex-maternità[28]
- Casa parrocchiale[29]
- Cimitero[30]
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]- 421 nel 1751
- 478 nel 1771
- 550 nel 1805
- 1026 nel 1809 divenendo Verderio dopo l'annessione di Verderio Inferiore[31]
- 761 nel 1853
- 939 nel 1871
- 1916 nel 1872 divenendo Verderio dopo l'annessione di Verderio Inferiore[32]
- 2416 nel 1901 come Verderio
- 1306 nel 1911
- 1038 nel 1971
Abitanti censiti[33]
Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2010 gli stranieri residenti nel comune erano 154, ovvero il 5,7% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[34]:
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ ISTAT - Superficie dei comuni, province e regioni al Censimento 2011
- ^ Dato ISTAT al 31-08-2013
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 694, ISBN 88-11-30500-4.
- ^ a b c d e f g Borghese, p.450.
- ^ Fusione Comuni, 9 nuove amministrazioni al voto il 25 maggio
- ^ Nuovi Comuni in Lombardia, da 22 diventano nove: ecco tutti i nomi
- ^ Parrocchiale dei SS. Giuseppe e Floriano - complesso, Viale Rimembranze - Verderio Superiore (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato l'8 aprile 2021.
- ^ Chiesa di S. Ambrogio, Piazza Sant'Ambrogio - Verderio Superiore (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato l'8 aprile 2021.
- ^ Chiesa Parrocchiale (ex), Via Principale, 20/c, su lombardiabeniculturali.it.
- ^ Cappella dell'Assunzione, Via Per Cornate SP 55 - Verderio Superiore (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato l'8 aprile 2021.
- ^ Cappella di S. Rocco, Via Sernovella - Verderio Superiore (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato l'8 aprile 2021.
- ^ Villa Gnecchi, già Confalonieri - complesso, Piazza Gnecchi Ruscone, 2 - Verderio Superiore (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato l'8 aprile 2021.
- ^ Villa Gnecchi, Arrigoni (già) - complesso, Piazza Sant'Ambrogio, 2 - Verderio Superiore (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato l'8 aprile 2021.
- ^ Villa Pollastri (ex) - complesso, Via Sernovella, 26 - Verderio Superiore (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato l'8 aprile 2021.
- ^ Cascina de la Salette - complesso, Via Leonardo da Vinci - Verderio Superiore (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato l'8 aprile 2021.
- ^ Cascina Ajrolda - complesso, km 1,5 da Verderio Superiore - Verderio Superiore (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato l'8 aprile 2021.
- ^ Cascina Isabella - complesso, Via per Cornate SP 55, 16 - Verderio Superiore (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato l'8 aprile 2021.
- ^ Cascina Alba - complesso, Via per Cornate SP 55, 47 - Verderio Superiore (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato l'8 aprile 2021.
- ^ Cascina Cassago, Via Sernovella, 1 - Verderio Superiore (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato l'8 aprile 2021.
- ^ Cascina Provvidenza - complesso, Via Spluga, 2 - Verderio Superiore (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato l'8 aprile 2021.
- ^ Cascina San Carlo - complesso, Via San Carlo, 6 - Verderio Superiore (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato l'8 aprile 2021.
- ^ Casa Pirovano, Via Sernovella, 5 - Verderio Superiore (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato l'8 aprile 2021.
- ^ Stabilimento Arte del ferro (ex) - complesso, Via Principale, 18 - Verderio Superiore (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato l'8 aprile 2021.
- ^ Scuola Materna - complesso, Via dei Tigli, 1 - Verderio Superiore (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato l'8 aprile 2021.
- ^ Municipio, Viale Rimembranze, 2 - Verderio Superiore (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato l'8 aprile 2021.
- ^ Ambulatorio (ex), Viale Rimembranze, 4 - Verderio Superiore (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato l'8 aprile 2021.
- ^ Maternità (ex), Viale Rimembranze, 7 - Verderio Superiore (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato l'8 aprile 2021.
- ^ Casa Parrocchiale - complesso, Via dei Tigli, 9,11 - Verderio Superiore (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato l'8 aprile 2021.
- ^ Cimitero - complesso, Via per Cornate - Verderio Superiore (LC) – Architetture – Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato l'8 aprile 2021.
- ^ Unione sciolta nel 1816
- ^ Unione sciolta nel 1905
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2010 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 25 ottobre 2012 (archiviato il 22 giugno 2013).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Annalisa Borghese, Verderio Superiore, in Il territorio lariano e i suoi comuni, Milano, Editoriale del Drago, 1992, p. 450.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Verderio Superiore
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Verdèrio Superióre, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 132397293 · GND (DE) 7561713-4 |
---|