Vesterbro

Vesterbro
StatoBandiera della Danimarca Danimarca
CittàCopenaghen

Vesterbro è un quartiere di Copenaghen, situato a sud-ovest rispetto al quartiere centrale di Indre By, "città interna". È stato uno dei distretti amministrativi (bydel) della città fino al 2007, quando è entrato a far parte del distretto di Vesterbro/Kongens-Enghave.

Il quartiere ha una popolazione di 35 455 abitanti, con una densità abitativa di 94 abitanti per ettaro (dati al 1 gennaio 2004).

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

È situato nella parte sud-ovest rispetto al quartiere di Indre By.

Confina:

  • a nord, con la municipalità di Frederiksberg, un comune inglobato geograficamente da Copenaghen a seguito dell'ampliamento della città, e con Indre By, il quartiere centrale dove si trovano la sede del municipio, quella del parlamento, la sede principale dell'università ed il palazzo di Amalienborg
  • a est, con Valby, territorio entrato a far parte del comune di Copenaghen nel 1901
  • a sud, con Kongens-Enghave, quartiere operaio e porto commerciale
  • a ovest, con Vestamager, parte dell'isola di Amager, collegato alla città di Copenaghen tramite ponti e alla Danimarca tramite il ponte Øresund.
Distretti di Copenaghen 2002-2006

Origine del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il nome Vesterbro viene erroneamente tradotto come “ponte ovest” dall'unione delle parole danesi vester e bro che significano rispettivamente "ovest" e "ponte", ma in realtà il termine sarebbe più correttamente tradotto come "strada lastricata occidentale" poiché bro deriva dall’antica parola danese brolagt "strada lastricata" che anticamente collegava il quartiere al centro cittadino.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Vesterbro era originariamente il nome di una delle poche strade lastricate della città di Copenaghen. La zona è stata non edificata per lungo tempo, fino a metà dell'Ottocento, quando con l'abbattimento delle mura cittadine la città ha cominciato la propria espansione verso le zone limitrofe.

Versterbro inizialmente si sviluppava attorno ad un'unica strada, dalla quale prendeva il nome e che alla fine dell'Ottocento venne rinominata Veterbrogade (strada di Vesterbro) lasciando l'appellativo Vesterbro agli edifici che si trovavano lungo l'asse di questa strada e per estensione a tutto il quartiere che andava sviluppandosi. Il quartiere era situato in prossimità della Vesterport (porta occidentale), una delle tre porte che con Østerport e Amagerport collegavano le zone periferiche con la città interna Indre By.

Dalla seconda metà dell'Ottocento, l'insediamento di Vesterbro, inizialmente composto solo da fabbriche e da macelli, viene occupato da abitazioni civili di operai e di immigrati.

Vesterbro è famoso per i suoi locali a luci rosse e per le attività illegali legate allo spaccio della droga. Dal 2011 è in atto un piano di rinnovamento e riqualifica del quartiere che dovrebbe terminare con il 2017. A seguito del piano di riqualifica, il quartiere, pur mantenendo la sua cattiva fama, si è trasformato ricomprendendo al suo interno negozi di design, stilisti emergenti e locali di tendenza.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

  • Istedgade, famosa strada centro di Vesterbro, nota per i locali a luci rosse e per le attività illegali legate alla droga. Durante la seconda guerra mondiale si è distinta per la partecipazione ai movimenti di resistenza contro l'occupazione tedesca.
  • Vesterbrogade, inizialmente conosciuta con il nome di Vesterbro. Lungo questa strada si è sviluppato il quartiere di Vesterbro a partire dalla seconda metà dell'Ottocento.
  • Frihedsstøtten, (Libertà) un obelisco alto 20 metri e completato nel 1797. Le quattro statue che stanno intorno all'obelisco simboleggiano la Diligenza, la Fedeltà, il Coraggio e la Virtù Civica.
  • Vesterbro Torv, piazza triangolare costruita nel 1850, situata su Vesterbrogade; al civico n.55A è apposta una targa commemorativa a Erik Koch Michelsen, membro della resistenza danese che è stato lì ucciso nel 1945.
  • Carlsberg-siloen, un silo con un'altezza di 70 metri. È stato originariamente costruito nel 1956-57, dal birrificio Carlsberg e su progetto dell'architetto Tyge Hvassed, per il contenimento del malto e dismesso dopo 13 anni. Nel 1994 è stato convertito in appartamenti.
Portale con elefanti (Carlsberg)
  • Københavns Bymuseum, il museo ufficiale di Copenaghen che documenta la storia della città dal XII secolo. Situato negli edifici che dal 1787 erano stati sede del poligono di tiro, il museo viene aperto al pubblico nel 1891.
  • Sorte Hest "Cavallo nero", una locanda storica risalente al Seicento, ma che ha subito rimaneggiamenti rispetto alla sua forma originaria nel 1771. La locanda era chiamata Den forgyldte løve (il leone dorato) ed è il più antico edificio ancora esistente di Vesterbro. Faceva parte di un gruppo di quattro locande attrezzate con la posta per i cavalli; le altre tre sono state demolite fra il 1866 ed il 1995.
  • Ny Carlsberg Glyptotek, un museo che presenta la collezione di Carl Jacobsen, figlio del fondatore della fabbrica Carlsberg e collezionista d'arte, donata alla popolazione danese nel 1888. Il museo è stato inaugurato nel 1897, subendo successivi ampliamenti nel 1906, nel 1996 e nel 2006.
  • Kødbyen, il distretto della carne, aperto il 28 novembre 1879, pianificato e progettato dall'architetto Hans Jørgen Holm. Dalla fine del XX secolo, il distretto si è trasformando, ospitando gallerie d'arte, caffè, locali notturni e piccole imprese creative come studi di architettura e di design.

Parchi[modifica | modifica wikitesto]

  • Enghaveparken, un parco pubblico progettato in stile neoclassico. Nella zona dove ora sorge il parco alla fine dell'Ottocento erano stati aperti i Dronningens Enghavehe, 478 orti che furono spostati nel 1920 per lasciar spazio all'attuale parco.
  • Skydebanehaven, un parco cittadino sorto sui terreni appartenuti alla società del poligono di tiro che nel 1887 fece costruire un alto muro che facesse da scudo per le pallottole vaganti dal poligono; il muro fu progettato dall'architetto Ludvig Knudsen in stile neo-gotico. Nel 1949 la società ha spostato la propria sede.

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

  • Palads Teatret, il palazzo del cinema, dal 1912 sala cinematografica, è stato sede della stazione di Copenaghen fino al 1911. L'aspetto attuale è dovuto ad una ristrutturazione del 1989, durante la quale l'intero edificio è stato dipinto da Poul Gernes.
  • Cirkusbygningen, "edificio del circo" è stato costruito nel 1885-1886 ed è stato inaugurato l'8 maggio 1886 su progetto dall'architetto Henrik Vilhelm Brinkopff. A seguito di un incendio nel 1914 quasi tutto l'edificio è andato distrutto lasciando inalterati solo solo i muri perimetrali che formano la sua caratteristica struttura circolare sormontata da una cupola.
  • Giardini di Tivoli, un parco divertimenti situato nei pressi della stazione centrale, fondato da Georg Carstensen nel 1843. Tivoli è l'attrazione turistica più visitata in Danimarca.
  • Øksnehallen, dal 1996 uno spazio espositivo, l'edificio è un ex mercato del bestiame coperto, aperto nel 1879, parte del Kødbyen, "distretto della carne".

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

La Stazione Centrale di Copenaghen e la stazione Vesterport sono entrambe situate al margine orientale del distretto.

La zona è servita dalla linee 1A, 3A, 6A degli autobus e dalle linee B e H dei S-tog, treni suburbani.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • KVARTERPLAN OMRÅDEFORNYELSEN CENTRALE VESTERBRO 2011 - 2017
  • Danimarca ed. Touring Club

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Danimarca: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Danimarca