Vulpes

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Vere volpi
Vulpes velox
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumCordata
ClasseMammalia
OrdineCarnivora
FamigliaCanidae
SottofamigliaCaninae
TribùVulpini
GenereVulpes
(Garsault, 1764)
Sinonimi

Alopex
Kaup, 1829
Cynalopex
C. E. H. Smith, 1839
Fennecus
Desmarest, 1804
Leucocyon
Gray, 1869
Mamvulpesus
Herrera, 1899
Megalotis
Illiger, 1811
Vulpis
Gray, 1821

Specie
12

Le vere volpi (Vulpes Garsault, 1764) sono un genere di volpi che consiste in 12 specie, tra cui la volpe rossa, il mammifero selvatico con l'areale più esteso e unico membro del genere presente in Italia.

Le vere volpi sono canini di dimensioni piccole o medie, notevoli per i loro crani appiattiti, orecchie vistose, pupille ellittiche e le code lunghe e folte. I loro arti sono relativamente brevi, ideali per muoversi agilmente tra gli arbusti e i sottoboschi densi.[1][2]

Il genere è diffuso in quasi tutti i biomi dell'emisfero boreale e l'ecozona afrotropicale. Sono normalmente predatori solitari che si nutrono di piccoli mammiferi, uccelli, rettili, insetti e uova, ma certe specie includono anche frutti e vegetali nelle loro diete.[1][2]

Le vere volpi sono di taglia piccola o media, con una pelliccia lunga, soffice e densa, e una coda molto folta. Si distinguono dai veri cani principalmente per gli arti più corti, che permettono loro di abbassarsi e strisciare con la pancia sul suolo come fanno i gatti. La coda, inoltre, supera la metà della lunghezza corporea, e le pupille sono ovali verticali come quelle dei gatti, sebbene non dispongano della stessa capacità di contrarle o espanderle. Molte specie dispongono di una ghiandola odorifera sulla base della coda. Gli arti anteriori sono forniti di cinque dita, mentre le posteriori ne hanno solo quattro.[3]

Il cranio è notevole per la lunghezza e sottigliezza del muso, che supera di lunghezza il neurocranio. La cresta sagittale è poco sviluppata, spesso anche assente. I denti sono piccoli, ma molto taglienti.[4]

La maggior parte delle vere volpi sono notturne, ma possono essere attive durante il mattino e il crepuscolo. Scavano le proprie tane nel terreno o, più raramente, nei buchi presenti nelle formazioni rocciose. Alcune vivono in piccoli gruppi famigliari, altre sono più gregarie.[3] Sono abitanti di numerosi habitat diversi: tundra, taiga montagne, steppe, deserti. Preferiscono zone più o meno aperte, evitando i boschi fitti. Le vere volpi sono monogame, producendo fino a 13 piccoli per cucciolata in una tana. Sono per la maggior parte carnivore, cibandosi di piccoli vertebrati (soprattutto di roditori), carogne e insetti, ma non disdegnano i vegetali.[4]

Storia evolutiva

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Ricostruzione artistica di Vulpes stenognathus

Le vere volpi ebbero origine in Nordamerica durante il Miocene 9 milioni di anni fa, sfruttando la nicchia ecologica per predatori di taglia ridotta lasciata vacante dopo l'estinzione dei borofagini piccoli.[5] Fra gli odierni discendenti di Leptocyon, antenato di tutti i canini, le vere volpi sono rimaste più o meno immutate, essendo di taglia ridotta con musi snelli e denti piccoli adattati a catturare piccole prede.[6]

L'espansione delle vere volpi fuori dal Nordamerica fu relativamente rapida: i fossili d'una piccola volpe, V. riffautae, sono stati rinvenuti nel Ciad, risalenti a 7 milioni di anni fa. Durante il Pliocene, le vere volpi, dopo l'estinzione di V. kernensis e V. stenognathus, divennero rare nel Nordamerica. Almeno due specie però si erano già insediate nell'Eurasia attraverso il ponte di Bering. I loro discendenti, la volpe rossa e la volpe artica, tornarono nel Nordamerica durante il Pleistocene superiore, dove condivisero il continente con la volpe americana e la volpe pigmea, entrambe discendenti di volpi che non lasciarono mai il Nordamerica.[7]

Specie odierne

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Specie Nomi comuni Autorità Dimensioni Areale attuale Stato di conservazione
V. bengalensis

Volpe del Bengala Shaw, 1800 Corpo: 39-57,5 cm[8]
Coda: 24,5-32 cm[8]
Orecchie: 7,2-7,9 cm[8]
Peso: 1,8-3,2 kg[8]
Subcontinente indiano Specie a rischio minimo
V. cana

Volpe di Blanford Blanford, 1877 Corpo: 38,5-80 cm[9]
Coda: 26-35,5 cm[9]
Orecchie: 7,2-9,5 cm[9]
Peso: 0,8-1,5 kg[9]
Zone montagnose aride del Medio Oriente fino ad Afghanistan Specie a rischio minimo
V. chama

Volpe del Capo A. Smith, 1833 Corpo: 45-62 cm[10]
Coda: 25-40,6 cm[10]
Orecchie: 8,7-11 cm[10]
Peso: 2-4,2 kg[10]
Regioni centrali e occidentali dell'Africa australe Specie a rischio minimo
V. corsac

Corsac Linnaeus, 1768 Corpo: 45-56 cm[11]
Coda: 25-30 cm[11]
Orecchie: 6-7,5 cm[11]
Peso: 1,9-3,2 kg[11]
Asia centrale Specie a rischio minimo
V. ferrilata

Volpe tibetana Hodgson, 1848 Corpo: 56-65 cm[12]
Coda: 22-29 cm[12]
Orecchie: 5,2-6,3 cm[12]
Peso: 3-4,6 kg[12]
Steppe e semideserti dell'altopiano del Tibet Specie a rischio minimo
V. lagopus

Volpe artica Linnaeus, 1758 Corpo: 54,8-57,8 cm[13]
Coda: 26,2-27,1 cm[13]
Peso: 3,14-4,23 kg[13]
Artide Specie a rischio minimo
V. macrotis

Volpe pigmea americana Merriam, 1888 Corpo: 45,5-53,5 cm[14]
Coda: 25-34 cm[14]
Orecchie: 7,2-9,5 cm[14]
Peso: 1,6-2,7 kg[14]
Zone desertiche e semiaride del Nordamerica occidentale Specie a rischio minimo
V. pallida

Volpe pallida Cretzschmar, 1827 Corpo: 38-58 cm[15]
Coda: 23-29 cm[15]
Orecchie: 6,5-7,2 cm[15]
Peso: 2-3,6 kg[15]
Zone semiaride del Sahel Specie a rischio minimo
V. rueppellii

Volpe di Rüppell Schinz, 1825 Corpo: 34,5-55,9 cm[16]
Coda: 22-38,7 cm[16]
Orecchie: 7,5-11 cm[16]
Peso: 1,4-1,7 kg[16]
Nordafrica, Medio Oriente e Pakistan occidentale Specie a rischio minimo
V. velox

Volpe americana Say, 1823 Corpo: 47,5-54,5 cm[17]
Coda: 25-34 cm[17]
Orecchie: 5,9-6,8 cm[17]
Peso: 1,6-2,5 kg[17]
Praterie dell'America centro-settentrionale Specie a rischio minimo
V. vulpes

Volpe rossa Linnaeus, 1758 Corpo: 55-72 cm[18]
Coda: 28-49 cm[18]
Peso: 3,4-8,7 kg[18]
Tutto l'emisfero boreale. Introdotto in Australia e le Isole Falkland Specie a rischio minimo
V. zerda

Fennec Zimmermann, 1780 Corpo: 33,7-39,5 cm[19]
Coda: 12,5-25 cm[19]
Orecchie: 9,1-10 cm[19]
Peso: 1,1-1,5 kg[19]
Nordafrica Specie a rischio minimo
  1. ^ a b Luigi Boitani, Sandro Lovari & Augusto Vigna Taglianti (Curatori), Fauna d'Italia. Mammalia III. Carnivora-Artiodactyla, Calderini, Bologna, 2003, pp. 58-59
  2. ^ a b (EN) Clutton-Brock, J., Corbet, G.G., and Hills, M. (1976). "A review of the family Canidae, with a classification by numerical methods." Bull. Brit. Mus. Nat. Hist. 29, 119–199.
  3. ^ a b (EN) D. R. Rosevear, The carnivores of West Africa, London : Trustees of the British Museum (Natural History), 1974, pp. 63-65, ISBN 1-175-10030-7
  4. ^ a b (EN) V. G. Heptner & N. P. Naumov, Mammals of the Soviet Union Vol. II Part 1a, SIRENIA AND CARNIVORA (Sea cows; Wolves and Bears), Science Publishers, Inc., USA, 1998 pp. 385-390, ISBN 1-886106-81-9
  5. ^ (EN) Wang Xiaoming, R. H. Tedford, B. Van Valkenburgh, & R. K. Wayne. 2004. Phylogeny, Classification, and Evolutionary Ecology of the Canidae. In C. Sillero-Zubiri, M. Hoffman, & D. W. MacDonald (curatori), Canids: Foxes, Wolves, Jackals and Dogs - 2004 Status Survey and Conservation Action Plan, 8-20. IUCN/SSC Canid Specialist Group, ISBN 2-8317-0786-2
  6. ^ (EN) X. Wang & R. H. Tedford, Dogs: Their Fossil Relatives and Evolutionary History, Columbia University Press, 2008, pp. 23-67, ISBN 978-0-231-13528-3
  7. ^ (EN) X. Wang & R. H. Tedford, Dogs: Their Fossil Relatives and Evolutionary History, Columbia University Press, 2008, pp. 133, 145, 147, 148, ISBN 978-0-231-13528-3
  8. ^ a b c d (EN) A. J. T. Johnsingh e Y. V. Jhala. 2004. Indian fox Vulpes bengalensis. In C. Sillero-Zubiri, M. Hoffman, & D. W. MacDonald (curatori), Canids: Foxes, Wolves, Jackals and Dogs - 2004 Status Survey and Conservation Action Plan, 219-222. IUCN/SSC Canid Specialist Group, ISBN 2-8317-0786-2
  9. ^ a b c d (EN) E. Geffen, R. Hefner e P. Wright. 2004. Blanford's fox Vulpes cana. In C. Sillero-Zubiri, M. Hoffman, & D. W. MacDonald (curatori), Canids: Foxes, Wolves, Jackals and Dogs - 2004 Status Survey and Conservation Action Plan, 194-198. IUCN/SSC Canid Specialist Group, ISBN 2-8317-0786-2
  10. ^ a b c d (EN) C. Stuart e T. Stuart. 2004. Indian fox Vulpes bengalensis. In C. Sillero-Zubiri, M. Hoffman, & D. W. MacDonald (curatori), Canids: Foxes, Wolves, Jackals and Dogs - 2004 Status Survey and Conservation Action Plan, 189-193. IUCN/SSC Canid Specialist Group, ISBN 2-8317-0786-2
  11. ^ a b c d (EN) A. Poyarkov e N. Ovsyanikov. 2004. Corsac Vulpes corsac. In C. Sillero-Zubiri, M. Hoffman, & D. W. MacDonald (curatori), Canids: Foxes, Wolves, Jackals and Dogs - 2004 Status Survey and Conservation Action Plan, 142-148. IUCN/SSC Canid Specialist Group, ISBN 2-8317-0786-2
  12. ^ a b c d (EN) G. B. Schaller e J. R Ginsberg. 2004. Tibetan fox Vulpes ferrilata. In C. Sillero-Zubiri, M. Hoffman, & D. W. MacDonald (curatori), Canids: Foxes, Wolves, Jackals and Dogs - 2004 Status Survey and Conservation Action Plan, 148-158. IUCN/SSC Canid Specialist Group, ISBN 2-8317-0786-2
  13. ^ a b c (EN) A. Angerbjörn, P. Hersteinsson e M. Tannerfeldt. 2004. Arctic fox Alopex lagopus. In C. Sillero-Zubiri, M. Hoffman, & D. W. MacDonald (curatori), Canids: Foxes, Wolves, Jackals and Dogs - 2004 Status Survey and Conservation Action Plan, 117-123. IUCN/SSC Canid Specialist Group, ISBN 2-8317-0786-2
  14. ^ a b c d (EN) R. List e B. L. Cypher. 2004. Kit fox Vulpes macrotis. In C. Sillero-Zubiri, M. Hoffman, & D. W. MacDonald (curatori), Canids: Foxes, Wolves, Jackals and Dogs - 2004 Status Survey and Conservation Action Plan, 105-109. IUCN/SSC Canid Specialist Group, ISBN 2-8317-0786-2
  15. ^ a b c d (EN) C. Sillero-Zubiri. 2004. Pale fox Vulpes pallida. In C. Sillero-Zubiri, M. Hoffman, & D. W. MacDonald (curatori), Canids: Foxes, Wolves, Jackals and Dogs - 2004 Status Survey and Conservation Action Plan, 199-200. IUCN/SSC Canid Specialist Group, ISBN 2-8317-0786-2
  16. ^ a b c d (EN) F. Cuzin e D.M. Lenain. 2004. Rüppell's fox Vulpes rueppellii. In C. Sillero-Zubiri, M. Hoffman, & D. W. MacDonald (curatori), Canids: Foxes, Wolves, Jackals and Dogs - 2004 Status Survey and Conservation Action Plan, 201-205. IUCN/SSC Canid Specialist Group, ISBN 2-8317-0786-2
  17. ^ a b c d (EN) A. Moehrenschlager e M. Sovada. 2004. Swift fox Vulpes velox. In C. Sillero-Zubiri, M. Hoffman, & D. W. MacDonald (curatori), Canids: Foxes, Wolves, Jackals and Dogs - 2004 Status Survey and Conservation Action Plan, 109-116. IUCN/SSC Canid Specialist Group, ISBN 2-8317-0786-2
  18. ^ a b c (EN) D. W. Macdonald e J. C. Reynolds. 2004. Red fox Vulpes vulpes. In C. Sillero-Zubiri, M. Hoffman, & D. W. MacDonald (curatori), Canids: Foxes, Wolves, Jackals and Dogs - 2004 Status Survey and Conservation Action Plan, 129-136. IUCN/SSC Canid Specialist Group, ISBN 2-8317-0786-2
  19. ^ a b c d (EN) C. S. Asa, C. Valdespino e F. Cuzin. 2004. Fennec fox Vulpes zerda. In C. Sillero-Zubiri, M. Hoffman, & D. W. MacDonald (curatori), Canids: Foxes, Wolves, Jackals and Dogs - 2004 Status Survey and Conservation Action Plan, 205-209. IUCN/SSC Canid Specialist Group, ISBN 2-8317-0786-2

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Collegamenti esterni

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  • (EN) Vulpes, su Fossilworks.org. Modifica su Wikidata
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