Werner Schroeter

Werner Schroeter in visita al Frankfurter Filmmuseum (luglio 2009)

Werner Schroeter (IPA: [ˈvɛɐ̯nɐ ˈʃʁœtɐ]) (Georgenthal, 7 aprile 1945Kassel, 12 aprile 2010) è stato un regista, sceneggiatore e montatore tedesco, considerato, assieme a personalità quali Werner Herzog, Rainer Werner Fassbinder, Wim Wenders e Volker Schlöndorff, uno dei promotori del Nuovo cinema tedesco, oltreché, più in generale, uno dei maggiori registi del cinema tedesco del secondo dopoguerra.

Werner Schroeter (2000)

Profondamente influenzato dalla cultura underground statunitense e dall'opera lirica, esordì quale cineasta sperimentale nel 1967. Fu grande amico di Rainer Werner Fassbinder, nonché molto stimato artisticamente da Wim Wenders.

Da sempre appassionato di opera lirica ha definito Maria Callas "una delle sue madri spirituali" e ha a lei ha dedicato il corto sperimentale Maria Callas Portait (1968).

Le sue regie teatrali sono invece improntate a un rigore classico (Emilia Galotti di Lessing, 1972; Lohengrin, 1979).

Più lineari i film successivi: Nel regno di Napoli (1978), Palermo oder Wolfsburg (1980), Orso d'oro al Festival di Berlino, Liebeskonzil (1982).

Tra i suoi ultimi film Malina (1991), Poussieres d'Amour (1996), Die Königin (2000), Deux (2002) e Nuit de chien (2008).

È stato insignito del Pardo d'onore al Festival di Locarno del 1996 e del Premio Traetta postumo del 2016 per il suo continuo impegno nella riscoperta delle radici europee della musica classica.

Numerosi i suoi documentari, tra cui Die Generalprobe (1980), Der lachende Stern (1983) e Zum Beispiel Argentinien (1985).

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