William Ruto

William Ruto

Presidente del Kenya
In carica
Inizio mandato13 settembre 2022
Vice presidenteRigathi Gachagua
PredecessoreUhuru Kenyatta

Vicepresidente del Kenya
Durata mandato9 aprile 2013 –
13 settembre 2022
PresidenteUhuru Kenyatta
PredecessoreKalonzo Musyoka
SuccessoreRigathi Gachagua

Ministro per gli affari interni del Kenya
Durata mandato30 agosto 2002 –
dicembre 2002
PresidenteDaniel arap Moi
PredecessoreGeorge Saitoti
SuccessoreMoody Awori

Ministro per l'istruzione superiore del Kenya
Durata mandato21 aprile 2010 –
19 ottobre 2010
PresidenteMwai Kibaki
PredecessoreSally Kosgei
SuccessoreHellen Jepkemoi Sambili
(ad interim)

Dati generali
Partito politicoUnione Nazionale Africana del Kenya
(prima del 2005)

Movimento Democratico Arancione
(2005-2011)

Partito Repubblicano Unito
(2012-2016)

Partito Jubilee del Kenya
(2016-2021)

Alleanza Democratica Unita
(dal 2021)

William Samoei Arap Ruto (Sambut, 21 dicembre 1966) è un politico keniota, presidente del Kenya dal 13 settembre 2022 dopo avere vinto le elezioni del 9 agosto dello stesso anno. In precedenza aveva ricoperto la carica di vicepresidente del paese africano a partire dal 9 aprile 2013 fino al 13 settembre 2022 [1][2][3].

Membro del Parlamento dal 1998 al 2013, nella sua carriera ha ricoperto svariate cariche pubbliche. È stato ministro degli affari interni nel governo di Daniel Arap Moi da agosto a dicembre 2002. Successivamente ha prestato ricoperto la carica di ministro dell'agricoltura dal 2008 al 2010 e di ministro dell'istruzione superiore da aprile a ottobre 2010.

In seguito, si è candidato alle elezioni presidenziali del 2022, vincendo con il 50,49% dei consensi sullo sfidante Raila Odinga. L’elezione, tuttavia, è stata caratterizzata da un clima di violenze e tensioni molto acceso, anche all’interno della stessa commissione elettorale, che tuttavia ha comunque conferito la vittoria a Ruto[4][5]. In seguito ad una serie di ricorsi presentati dallo sfidante Raila Odinga, la Corte Suprema del Kenya, il 5 settembre 2022, ha confermato la vittoria di quest’ultimo, respingendo i ricorsi[6][7].

Onorificenze keniote

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN73294209 · ISNI (EN0000 0000 3686 8953 · LCCN (ENn2006201004 · GND (DE1192538102