William Wallace Denslow
William Wallace Denslow, spesso abbreviato W. W. Denslow (Filadelfia, 5 maggio 1856 – New York, 29 marzo 1915), è stato un illustratore e caricaturista statunitense ricordato principalmente per aver illustrato Il meraviglioso mago di Oz (1900) di L. Frank Baum.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Formazione e primi anni di carriera
[modifica | modifica wikitesto]Denslow nacque nel 1856 a Filadelfia ed era figlio di un grossista di tabacco. Denslow studiò alla National Academy of Design e alla Cooper Union di New York per un breve periodo e si formò e studiò principalmente da autodidatta. Negli anni ottanta dell'Ottocento, Denslow lavorò come artista e giornalista in varie città degli USA; infine, decise di rimanere a Chicago quando vi giunse in occasione della Fiera Colombiana del 1893. Sempre negli stessi anni, Denslow illustrò dei poster, curò il design di libri ed ex libris, e fu il primo artista invitato a lavorare per la Roycroft Press.[1]
Successo
[modifica | modifica wikitesto]Si pensa che Denslow e Frank L. Baum si fossero conosciuti presso il Chicago Press Club, di cui erano entrambi membri. Oltre al Mago di Oz, i libri di Baum illustrati da Denslow comprendono By the Candelabra's Glare (1897), Father Goose: His Book (1899) e Dot and Tot of Merryland (1901). Baum e Denslow detenevano congiuntamente i diritti d'autore della maggior parte di queste opere. Nel 1902, Denslow e Baum collaborarono alla stesura dell'adattamento teatrale del Mago di Oz, per il quale Baum scrisse la sceneggiatura e Denslow realizzò le scene e i costumi. Tuttavia, a causa di un alterco sui diritti d'autore inerenti allo spettacolo, i due interromperanno la loro collaborazione.[2]
Denslow aveva intanto illustrato una raccolta di filastrocche tradizionali intitolata Denslow's Mother Goose (1901), e Denslow's Night Before Christmas (1902) e una serie di diciotto libri intitolata Denslow's Picture Books (1903–04).[3] Durante il primo decennio del ventesimo secolo, Denslow usò i diritti d'autore sui disegni dei libri di Baum per creare strisce a fumetti con Father Goose, lo spaventapasseri e l'uomo di latta. La striscia, intitolata Denslow's Scarecrow and [the] Tin Man, aveva lo scopo di promuovere un imminente sequel del Mago di Oz che Baum stava scrivendo.[4] Nel frattempo uscirono altre due strisce a fumetti intitolate Queer Visitors from the Marvelous Land of Oz e Billy Bounce, il cui protagonista anticipa gli odierni supereroi.[5] Grazie alle ricchezze accumulate, Denslow poté acquistare Bluck's Island, nelle Bermuda, e si auto-proclamò re del luogo.[6][7]
Morte
[modifica | modifica wikitesto]Denslow morì di polmonite il 29 marzo 1915 al Knickerbocker Hospital di New York[8][9] e fu sepolto nel cimitero di Kensico.
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]- Illustrazione del leone codardo apparsa nella prima edizione de Il meraviglioso mago di Oz
- Illustrazione della pecora nera presente sull'edizione del 1901 di Mother Goose
- La donna anziana della filastrocca There Was an Old Woman Who Lived in a Shoe presente sull'edizione del 1901 di Mother Goose
- Little Tom Tucker presente sull'edizione del 1901 di Mother Goose
- Illustrazione del 1904 raffigurante Humpty Dumpty
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Baum; pag. xxix-xxx
- ^ (EN) 8 Things You May Not Know About “The Wizard of Oz”, su history.com. URL consultato il 17 marzo 2021.
- ^ Baum; pag. lii-lvi
- ^ (EN) David L. Greene; Dick Martin, The Oz Scrapbook, Random House, 1977, pp. 89-91.
- ^ (EN) Don Markstein's Toonopedia: Billy Bounce, su toonopedia.com. URL consultato il 17 marzo 2021.
- ^ (EN) GeoNames, su geonames.org. URL consultato il 17 marzo 2021.
- ^ (EN) In the Real Estate Field (PDF), su timesmachine.nytimes.com. URL consultato il 17 marzo 2021.
- ^ (EN) W. W. Denslow Dead, su newspapers.com. URL consultato il 17 marzo 2021.
- ^ (EN) The Man Behind the Man Behind Oz: W. W. Denslow at 150, su aiga.org. URL consultato il 17 marzo 2021.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) L. Frank Baum, The Annotated Wizard of Oz, W. W. Norton, 2000.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina in lingua inglese dedicata a William Wallace Denslow
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su William Wallace Denslow
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Opere di William Wallace Denslow, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di William Wallace Denslow, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Opere di William Wallace Denslow, su Progetto Gutenberg.
- (EN) Audiolibri di William Wallace Denslow, su LibriVox.
- (EN) Bibliografia di William Wallace Denslow, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- (EN) William Wallace Denslow, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) William Wallace Denslow, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 14768663 · ISNI (EN) 0000 0001 1560 5166 · SBN RAVV077482 · Europeana agent/base/65139 · ULAN (EN) 500086406 · LCCN (EN) n81047305 · GND (DE) 12222082X · BNE (ES) XX1154417 (data) · BNF (FR) cb11899624c (data) · J9U (EN, HE) 987007296307905171 · NDL (EN, JA) 00465522 · CONOR.SI (SL) 136164451 |
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