Yema

Yema
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StatoFrancia (bandiera) Francia
Forma societariaControllata
Fondazione1948 a Besançon
Fondata daHenry Louis Belmont
Sede principaleMorteau
GruppoMontres Ambre
Persone chiaveChristopher Bole CEO
SettoreOrologeria
ProdottiOrologi
Sito webyema.com/
Henry Louis Belmont, fondatore della Yema
Yema Superman, 1963
Yema Yachtingraf, 1967
Yema Spationaute II

Yema è un'azienda francese dedita alla produzione di orologi, fondata nel 1948 da Henry Louis Belmont a Besançon nel dipartimento di Doubs.[1] Il marchio è controllato dalla Montres Ambre di Morteau.[2][3]

La società venne fondata nel 1948 a Besançon.[4][5]

Nel 1952, Yema immette nel mercato la sua prima serie di cronografi automatici prodotti nella Franca Contea. [6] Dal 1953, questa azienda è stata una delle prime a offrire orologi che potevano essere utilizzati in immersioni subacquee fino a 20atm, in particolare con il modello Sous-Marine del 1956. [7][5] Del 1963 è il Superman, uno dei primi a garantire un'impermeabilità fino a 30atm, che resta ancor oggi in produzione come uno dei modelli di punta. [1][8] Nel 1958 l'azienda si espande con successo nei mercati statunitense e canadese, e in riconoscimento le viene consegnato un "Oscar dell'esportazione" da Antoine Pinay, all'epoca ministro delle finanze. [9]

Nel 1982, il fondatore Henry Louis Belmont cede la società al figlio John, che a sua volta decide di vendere alla Matra.[5]

Sempre nel 1982, lo Spationaute I viene indossato da Jean-Loup Chrétien, il primo europeo occidentale ad andare nello spazio, a bordo della Saljut 7. Con questo modello Yema diventa fornitore ufficiale del CNES. [5][1][7] Nel 1985, lo Spationaute II è al polso di Patrick Baudry durante la missione STS-51-G dello Space Shuttle, e la terza incarnazione, lo Spationaute III torna nello spazio nuovamente con Jean-Loup Chrétien, questa volta a bordo della Mir.[1]

Nel 1986 e 1987 Yema equipaggia due spedizioni polari con i modelli North Pole e Odyssée. Cassa in titanio, complicazione bussola e proprietà antimagnetiche ne assicurano la funzionalità nel clima estremo.[7][10][1]

Nel 2004 la società torna brevemente indipendente come Yema Maison Horlogère Française, ma già nel 2009 viene riacquistata dal gruppo Montres Ambre di Morteau.[3]

Nel 2017 Yema dà avvio ad una nuova collaborazione con il CNES, grazie alla quale torna nello spazio con il modello Spacegraf al polso di Thomas Pesquet.[1][11]Il legame con l'esercito francese viene rinsaldato con la creazione di nuovi orologi per la marina e l'aeronautica francese.

  1. ^ a b c d e f (FR) Storia dell'azienda, su yema.com. URL consultato il 22 maggio 2021.
  2. ^ (EN) Profilo societario, su dnb.com. URL consultato il 22 maggio 2021.
  3. ^ a b (FR) Profilo societario 2, su societe.com. URL consultato il 22 maggio 2021.
  4. ^ (FR) Fabienne Reybaud, I meccanismi del possibile, in Le Figaro, 24 gennaio 2011. URL consultato il 22 maggio 2021.
  5. ^ a b c d (FR) Joël Morio, Una seconda giovinezza per Yema, in Le Monde, 26 aprile 2008. URL consultato il 22 maggio 2021.
  6. ^ (FR) Cyril Morisseau, Orologi Yema, la rinascita dell'orologeria francese, su forbes.fr, 3 maggio 2017. URL consultato il 22 maggio 2021.
  7. ^ a b c (FR) Caroline Cardona, 60 anni di orologi Yema, su linternaute.com, 10 settembre 2009. URL consultato il 22 maggio 2021.
  8. ^ (FR) Yema: Sous-Marine, in Le Monde, 5 novembre 2007. URL consultato il 22 maggio 2021.
  9. ^ (FR) Yema compie 60 anni, su montres-de-luxe.com, 26 marzo 2008. URL consultato il 22 maggio 2021.
  10. ^ (FR) Batilou, Yema al Polo Nord, su leclubyema.com, 20 febbraio 2021. URL consultato il 22 maggio 2021.
  11. ^ (FR) Charlotte Anfray, Ritorno allo spazio per Yema, su parismatch.com, 20 luglio 2017. URL consultato il 22 maggio 2021.

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