Audi A4 B5

Audi A4 B5
Descrizione generale
CostruttoreGermania (bandiera) Audi
Tipo principaleBerlina
Altre versioniStation wagon
Produzionedal 1994 al 2001
Sostituisce laAudi 80 B4
Sostituita daAudi A4 B6
Esemplari prodotti1.680.989[senza fonte]
Euro NCAP (1997[1])2.5 stelle
Altre caratteristiche
Dimensioni e massa
Lunghezza4448–4479 mm
Larghezza1733–1799 mm
Altezza1415–1419 mm
Passo2607–2617 mm
Massada 1170 a 1620 kg
Altro
AssemblaggioIngolstadt
StileImre Hasanić
Jürgen Albamonte
Stessa famigliaŠkoda Superb
Volkswagen Passat V
Auto similiAlfa Romeo 155 e 156
BMW Serie 3 E36 ed E46
Mercedes-Benz Classe C W202 e W203
Saab 900 Mk2
Volvo S40

L'Audi A4 B5 (sigla di progetto Typ 8D) è la prima generazione dell'Audi A4, un'autovettura di fascia medio-alta (Segmento D) prodotta dalla casa automobilistica tedesca Audi dal 1994 al 2001.

Storia e profilo

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La vettura fu presentata nell'ottobre del 1994 in sostituzione dell'ultima generazione dell'Audi 80. In seguito ad una rivoluzione nel criterio di denominazione dei modelli Audi, rivoluzione avvenuta proprio nel 1994, l'Audi 80 divenne A4, mentre gli altri due modelli presenti in gamma, ossia le Audi 100 e V8, divennero rispettivamente A6 (solo con un semplice restyling della 100 stessa) e A8. Uniche eccezioni i modelli Coupé e Cabrio, che continuarono a mantenere le rispettive semplici denominazioni e continuarono inoltre ad essere basate sul pianale dell'ultima Audi 80. La presentazione della vettura avvenne all'inizio dell'autunno 1994, ma non al solito Salone autunnale (nella fattispecie quello di Parigi), ma al di fuori di esso. La commercializzazione fu avviata nel novembre dello stesso anno.

Caratteristiche

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Stilisticamente, la prima generazione dell'Audi A4 presentava nuovi elementi, uniti però ad un'impostazione generale tesa a stabilire una sorta di continuità o comunque di diretta evoluzione rispetto all'ultima Audi 80. Le proporzioni generali del corpo vettura, sempre del tipo berlina a 3 volumi, rimasero pressoché immutate in quanto ritenute molto equilibrate, ma andando nei particolari, le novità furono assai numerose ed evidenti, come la sagomatura del frontale, ancora più tondeggiante ed aerodinamico rispetto alla 80 B4 (il Cx era pari a 0,29), già caratterizzata di suo dall'utilizzo massiccio di spigoli arrotondati. Novità nel frontale della A4 furono anche i nuovi gruppi ottici più sottili e dal disegno più moderno, nonché il paraurti più avvolgente. La vista laterale era quella che permetteva di apprezzare maggiormente quella sorta di continuità stilistica con il precedente modello, grazie anche alle fiancate bombate in corrispondenza della linea di cintura e alla simile sagomatura delle superfici vetrate laterali, mentre la coda era invece nuovamente ridisegnata, ancor più del frontale, poiché nella A4 la coda termina più bruscamente, quasi a mo' di coda tronca, mentre nella precedente Audi 80 essa era più arrotondata. Nuovi anche i gruppi ottici posteriori, meno estesi orizzontalmente. Totalmente nuovo l'abitacolo, anche se con impostazione classica comprendente un cruscotto a tre strumenti circolari e una console centrale con impianto hi-fi e comandi per la climatizzazione. La capacità del bagagliaio era di 440 litri, ma era possibile ordinare la vettura con il divano reclinabile a frazionamento asimmetrico, il che consentiva di estendere la capacità a 720 litri.

Per quanto riguarda la tecnica della A4 B5, essa mantenne lo stesso schema meccanico della precedente Audi 80, con motore in posizione anteriore longitudinale e trazione anteriore o integrale a seconda delle versioni. Il pianale utilizzato era inedito ed avrebbe fatto da base anche per la successiva edizione della Volkswagen Passat, che avrebbe debuttato di lì ad un anno, e della Škoda Superb, la cui prima generazione non vedrà però la luce prima del 2001. Tra le maggiori novità introdotte con il nuovo pianale, va senz'altro ricordato il nuovo raffinato avantreno a quadrilatero alto ad asse sterzante virtuale, sdoppiando sia gli snodi del triangolo inferiore che di quello superiore, questa soluzione venne presa dalla contemporanea Audi A8 uscita pochi mesi prima, tale avantreno era realizzato con porta mozzo in ghisa e leve in alluminio ed era montato su un telaietto ausiliario apposito. Invariato invece il retrotreno a ponte torcente, ma solo per le versioni a trazione anteriore, mentre quelle a trazione integrale montavano un retrotreno a quadrilatero alto. Su entrambi gli assi erano presenti molle elicoidali, ammortizzatori bitubo a gas e barre antirollio. L'impianto frenante era del tipo a quattro dischi, mentre lo sterzo era a cremagliera con servoassistenza.

Al suo debutto, la prima generazione della A4 venne prevista nelle seguenti motorizzazioni, all'inizio solo ed esclusivamente a benzina e tutti aspirati:

  • 1.6: motorizzazione di base con distribuzione monoalbero in testa a 2 valvole per cilindro e con cilindrata di 1595 cm³ e potenza massima di 101 CV;
  • 1.8: motore bialbero in testa a 5 valvole per cilindro, con cilindrata di 1781 cm³ e con potenza massima di 125 CV;
  • 2.6: motore V6 distribuzione monoalbero in testa per bancata con 2 valvole per cilindro e cilindrata di 2598 cm³, in grado di erogare una potenza massima di 150 CV;
  • 2.8: motore V6 monoalbero in testa per bancata con 2 valvole per cilindro e cilindrata di 2771 cm³, in grado di erogare fino a 174 CV di potenza massima.

I primi motori diesel sarebbero in ogni caso stati introdotti poco tempo dopo, all'inizio del 1995. Come già specificato in precedenza, l'Audi A4 era prevalentemente una vettura a trazione anteriore, tant'è che tutte le motorizzazioni appena elencate prevedevano tale soluzione, ma era possibile anche avere la trazione integrale in abbinamento a tutti questi motori esclusa la motorizzazione di base. Per tutte era previsto un cambio manuale a 5 marce, con la possibilità di avere a richiesta un cambio automatico a 4 rapporti per le motorizzazioni a 4 cilindri oppure a 5 rapporti per le motorizzazioni V6.

Carriera commerciale

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Vista posteriore di una A4 Avant

La produzione della A4 di prima generazione venne avviata proprio in quell'inizio di autunno del 1994 con le prime consegne previste per il mese di novembre. Nel gennaio del 1995, come già detto, vi fu l'introduzione dei primi motori a gasolio, anzi, del primo, giacché ne fu introdotto solo uno, costituito da un 1.9 turbodiesel con alimentazione ad iniezione diretta e con potenza massima di 90 CV. La A4 1.9 TDI, questa la sua denominazione commerciale, fu prevista solo ed unicamente con trazione anteriore. Quasi contemporaneamente vi fu anche il debutto del 1.8 turbocompresso, realizzato sulla base del già esistente 1.8 aspirato, ma con potenza portata a 150 CV.

Un anno dopo, nel gennaio del 1996, vi fu invece il debutto della versione station wagon, denominata Avant e prevista nelle stesse motorizzazioni della berlina, sia a trazione anteriore sia a trazione integrale quattro dove prevista. Ma in ogni caso, fin dal suo debutto, la A4 Avant fu ordinabile anche con un nuovo motore 1.9 TDI, derivato da quello già in gamma, ma con potenza portata a 110 CV. Circa un mese dopo, la motorizzazione di punta da 2.8 litri venne proposta anche con distribuzione a 5 valvole per cilindro e con potenza massima di 193 CV. Nel mese di agosto del 1996 vennero apportate alcune leggere modifiche di dettaglio alle plastiche dei gruppi ottici posteriori, alle serrature porta e al sistema di chiusura centralizzata. Nello stesso periodo in alcuni mercati venne lanciata anche una motorizzazione diesel di base, consistente in un 1.9 aspirato da 75 CV di potenza massima.

Una S4 berlina

Nella primavera del 1997 vi furono alcune rivisitazioni ai due motori di base a benzina e diesel, in modo da migliorarne l'erogazione di coppia motrice, mentre in estate vi fu un più deciso aggiornamento ai motori V6: il 2.8 da 174 CV fu infatti tolto di produzione lasciando campo libero al 2.8 più potente, mentre il 2.6 venne sostituito da un nuovo 2.4, sempre con architettura V6, ma con potenza massima che passa da 150 a 165 CV e adotta la distribuzione a 5 valvole per cilindro come il più grosso 2.8. Nello stesso periodo il 1.8 turbo venne proposto in alcuni mercati anche con potenza massima portata a 180 CV. In autunno avvenne il lancio di due nuove versioni di punta, rispettivamente con motori a benzina e a gasolio: nel primo caso si ebbe l'arrivo della Audi S4, spinta da un inedito V6 da 2,7 litri con doppia sovralimentazione ed in grado così di erogare fino a 265 CV di potenza massima. Tale versione fu disponibile sia come berlina che come station wagon, ma solo con trazione integrale. Si riconosceva esternamente per l'aggressivo paraurti anteriore e per gli specifici cerchi in lega da 17 pollici. L'altra novità, stavolta a gasolio, fu l'arrivo di un motore da 2,5 litri mutuato dalla gamma della A6 e con potenza massima di 150 CV. Sempre nell'autunno del 1997, vi fu inoltre un'altra novità veramente degna di nota, e cioè l'avvio della produzione della A4 Avant Duo, una A4 Avant a propulsione ibrida. Si trattava di fatti della prima Audi dotata di tale sistema di propulsione, circa vent'anni prima che la Casa di Ingolstadt cominciasse a diffonderlo in maniera più massiccia nella sua gamma modelli. La A4 Avant Duo era mossa da un motore 1.9 TDI da 90 CV accoppiato ad un motore elettrico da 29 CV. Questo modello sperimentale, mai entrato nel listino ufficiale Audi, venne prodotto fino al giugno dell'anno successivo in appena un centinaio di esemplari.

Una A4 dopo il restyling d'inizio 1999

Nessuna novità di rilievo per il 1998, se si esclude l'avvio di produzione della A4 anche in Cina, presso lo stabilimento della FAW-Volkswagen, dove la berlina tedesca fu chiamata a sostituire l'Audi 100 C3, fino a quel momento ancora in listino per il mercato locale.

All'inizio del 1999 vi fu il restyling di mezza età, un restyling decisamente discreto, ma comprendente in realtà non pochi aggiornamenti, anche sul piano tecnico. Esternamente, la generazione B5 aggiornata si distingueva per la comparsa di luci fendinebbia sui paraurti, per i nuovi proiettori anteriori di policarbonato trasparente senza linee con luci anabbaglianti omofocali e con lampade a xenon optional, per i gruppi ottici posteriori con plastica schiarita per le luci di retromarcia, per la calandra anch'essa rivisitata, per gli indicatori di direzione laterali ridisegnati, così come pure le maniglie porta, mentre gli ugelli lavavetro scomparvero dal cofano motore. Internamente venne ridisegnata la console centrale, mentre le dotazioni divennero più ricche arrivando a comprendere anche gli airbag per la testa e l'ESP, disponibile come optional o anche di serie (a seconda della versione) in quasi tutta la gamma escluse le versioni di base. Altre dotazioni prima opzionali (interni di radica/sportivi, pacchetto luci interne), divennero di serie. Tecnicamente gli aggiornamenti consistettero in alcune rivisitazione alle sospensioni, che vennero rinforzate, specialmente nell'asse posteriore. La gamma motori rimase invece invariata, almeno fino al mese di agosto del 1999, quando vennero apportati alcuni aggiornamenti al 1.9 diesel da 110 CV. Alla fine di quello stesso anno, sempre il 1.9 TDI venne proposto anche con sistema iniettore-pompa e con potenza di 115 CV.

Ma ormai si era già a fine carriera per la prima A4: nel giugno del 2000 vi fu tuttavia il tempo per proporre la nuova top di gamma, ossia la RS4, disponibile unicamente come station wagon e spinta letteralmente da un motore derivato direttamente da quello della S4, ma con potenza portata a ben 380 CV. Erede diretta della RS2 di alcuni anni prima, la RS4 ripropose in chiave ancora più spinta il concetto di wagon sportiva, all'epoca ancora inconsueto presso il grande pubblico. Ma nel mese di ottobre la berlina venne cancellata dai listini per fare spazio alla seconda generazione dell'A4. La versione Avant resistette ancora un anno, forte anche dell'impatto d'immagine fornito dalla potentissima RS4. Ma nel settembre del 2001 anche la giardinetta su base B5 dovette abbandonare la scena. In totale vennero prodotti 1.680.989 esemplari di Audi A4 di prima generazione, di cui 510.720 con carrozzeria station wagon.

Tabella riepilogativa

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Di seguito vengono riepilogate le caratteristiche relative alle varie versioni costituenti la gamma della prima generazione dell'Audi A4 in Europa.[2] Si tenga presente che alcune delle motorizzazioni qui raccolte potevano essere disponibili in alcuni mercati europei e non in altri:

Modello Carrozzeria Anni di produzione Motore Cilindrata (cm³) Alimentazione Potenza (CV/rpm) Coppia Massima (Nm/rpm) Trazione Cambio/n° rapporti Velocità max
(Km/h)
0–100 km/h
(secondi)
Consumo medio
(l/100 km)
Versioni a benzina
1.6 Berlina 11/1994-02/1997 ADP 1595 Iniezione elettronica indiretta 101/5300 140/3800 Anteriore Manuale
5 marce
191 11"9 7,5
03/1997-06/2000 AHL, ARM, ANA 101/5600 190 12"4
06/2000-10/2000 ALZ 102/5600 148/3800 191 11"9 -
Avant 01/1996-02/1997 ADP 101/5300 140/3800 187 12"5 7,6
03/1997-06/2000 AHL, ARM, ANA 101/5600 186 12"1
06/2000-09/2001 ALZ 102/5600 148/3800 -
1.8 20v Berlina 11/1994-10/2000 ADR, APT, ARG, AVV 1781 125/5800 173/3950 205 10"6 7,8
Avant 01/1996-09/2001 201 11" 7,9
1.8 20v quattro Berlina 11/1994-10/2000 Integrale 201 11" 8,5
Avant 01/1996-09/2001 197 11"3 8,6
1.8 T 20v Berlina 02/1995-10/2000 AEB, APU, ANB, AWT, ARK Iniezione elettronica, turbocompressore, intercooler 150/5700 210/
1750-4600
Anteriore 221 8"4 7,8
08/1997-10/2000 AJL 180/6200 235/
2000-4600
231 7"9 8,3
Avant 01/1996-09/2001 AEB, APU, ANB, AWT, ARK 150/5700 210/
1750-4600
217 8"6 7,8
08/1997-09/2001 AJL 180/6200 235/
2000-4600
231 7"9 8,3
1.8 T 20v quattro Berlina 02/1995-10/2000 AEB, APU, ANB, AWT, ARK 150/5700 210/
1750-4600
Integrale 219 8"6 9,3
08/1997-10/2000 AJL 180/6200 235/
2000-4600
230 7"9
Avant 01/1996-09/2001 AEB, APU, ANB, AWT, ARK 150/5700 210/
1750-4600
215 8"7 9,4
08/1997-09/2001 AJL 180/6200 235/
2000-4600
227 8" 9,5
2.4 V6 30v Berlina 08/1997–10/2000 AGA, ALF, APS, ARJ, AML 2393 Iniezione elettronica indiretta 165/6000 230/3200 Anteriore Manuale
5 marce
226 8"2 8,3
Avant 08/1997-09/2001 222 8"4
2.4 V6 30v quattro Berlina 08/1997–10/2000 Integrale 224 8"4 9,1
Avant 08/1997-09/2001
2.6 V6 Berlina 11/1994–07/1997 ABC 2598 150/5750 225/3500 Anteriore 220 8"7 8,8
Avant 01/1996–07/1997 216 8"9 8,9
2.6 V6 quattro Berlina 11/1994–07/1997 Integrale 218 8"8 9,4
Avant 01/1996–07/1997 214 8"9 9,6
2.8 V6 Berlina 11/1994–07/1997 AAH 2771 174/5500 245/3000 Anteriore 230 8"2 8,8
Avant 01/1996–07/1997 226 8"3 -
2.8 V6 quattro Berlina 11/1994–07/1997 Integrale 229 8"1 9,6
Avant 01/1996–07/1997 225 8"2 -
2.8 V6 30v Berlina 03/1996-10/2000 ACK, ALG, APR, AQD, AMX 193/6000 280/3200 Anteriore 240 7"4 8,8
Avant 03/1996–09/2001 236 7"6 8,6
2.8 V6 30v quattro Berlina 03/1996–10/2000 Integrale 238 7"3 9,6
Avant 03/1996–09/2001 234 7"5 9,4
S4 Berlina 10/1997-10/2000 AGB, AZB 2671 Iniezione elettronica indiretta, due turbocompressori, due intercooler 265/5800 400/
1850-3600
Integrale Manuale
6 marce
250 5"6 12
Avant 10/1997-09/2001 5"7 12,1
RS4 Avant 06/2000-09/2001 ASJ, AZR 380/6500 440/
2500-6000
250 4"9 12,7
Versioni diesel
1.9 DI Berlina 03/1996–11/1998 AFF 1896 Turbodiesel iniezione diretta 75/4000 150/
1500-3200
Anteriore Manuale
5 marce
170 16"1 -
Avant 166 16"5 -
1.9 TDI
(90 CV)
Berlina 01/1995-10/2000 1Z, AHU Turbodiesel iniezione diretta, intercooler 90/4000 202/1900 183 13"3 5,2
Avant 01/1996-09/2001 178 13"8
1.9 TDI
(110 CV)
Berlina 02/1996-10/2000 AVG 110/4150 235/1900 196 11"3 4,9
Avant 192 11"5
1.9 TDI quattro
(110 CV)
Berlina Integrale 194 11"7 5,4
Avant 190 11"9 5,5
1.9 TDI
(115 CV)
Berlina 12/1999-10/2000 AJM Turbodiesel, iniezione diretta con iniettore-pompa, intercooler 115/4000 285/1900 Anteriore Manuale
6 marce
200 10"5 5,5
Avant
1.9 TDI quattro
(115 CV)
Berlina Integrale 196 10"9 6,3
Avant 192 11"1
2.5 V6 TDI Berlina 11/1997-10/2000 AFB, AKN 2496 Turbodiesel iniezione diretta, intercooler 150/4000 310/
1500-3200
Anteriore 222 9" 7,3
Avant 11/1997-09/2001 218 9"2
2.5 V6 TDI quattro Berlina 11/1997-10/2000 Integrale 220 8"8 8,3
Avant 11/1997-09/2001 216 9"
  1. ^ https://www.euroncap.com/en/ratings-rewards/latest-safety-ratings/en/results/audi/a4/15458
  2. ^ Dati tecnici ripresi dal sito automobile-catalog.com (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2016). e da Quattroruote, numeri vari, Editoriale Domus
  • Auto, marzo 1995, pagina 114, Conti Editore
  • Quattroruote, ottobre 1994, pagina 112, Editoriale Domus
  • Quattroruote, novembre 1994, pagina 88, Editoriale Domus
  • Quattroruote, gennaio 1996, pagina 92, Editoriale Domus
  • Quattroruote, aprile 1999, pagina 197, Editoriale Domus

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • Sito ufficiale, su audi.de (archiviato dall'url originale il 21 agosto 2019). Modifica su Wikidata
  • Sito ufficiale, su audi.com. URL consultato il 2 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 1996).
  • Sito ufficiale, su audi.com. URL consultato il 2 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 1996).
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