Cima Castelletto
Cima Castelletto | |
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La montagna vista alla Val Maudagna | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Provincia | Cuneo |
Altezza | 1 087 m s.l.m. |
Catena | Alpi |
Coordinate | 44°17′48.55″N 7°46′18.12″E |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi Occidentali |
Grande Settore | Alpi Sud-occidentali |
Sezione | Alpi Liguri |
Sottosezione | Alpi del Marguareis |
Supergruppo | Catena Marguareis-Mongioie |
Gruppo | Gruppo Mongioie-Mondolè |
Sottogruppo | Dorsale Cima Brignola-Mondolè |
Codice | I/A-1.II-B.4.b |
La Cima Castelletto è una montagna delle Alpi liguri alta 1087 m[1]; si trova in provincia di Cuneo.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La montagna si trova sullo spartiacque Maudagna/Ellero. A sud il Colletto Merlatti la divide dal Bric Miroglio, mentre verso nord lo spartiacque perde quota con una sella nei pressi delle Stalle del Castelletto e risale poi al Bric Foltera[2]. Amministrativamente la Cima Castelletto si trova sul confine tra i comuni di Frabosa Sottana (a est) e Roccaforte Mondovì. La zona sommitale è caratterizzata da una boscaglia che vegeta su ripidi affioramenti rocciosi. La prominenza topografica della Cima Castelletto è di 42 m[3], ed è data dalla differenza di quota tra il punto culminante e il punto minimo, rappresentato dalla sella presso le Stalle del Castelletto.
Geologia
[modifica | modifica wikitesto]La montagna è nota ai geologi per le sue masse marmoree, inglobate in una matrice di rocce scistose.[4] Durante il primo dopoguerra, alle falde della Cima Castelletto sul lato val Maudagna, iniziò lo sfruttamento del marmo "Nero nuvolato",[5] in una cava oggi abbandonata.[6] La pietra, di notevole pregio, venne utilizzata in vari edifici sia in Italia, come ad esempio per l'atrio dell'Istituto Galileo Ferraris[7] e l'ossario della Gran Madre a Torino e per i porticati del Cimitero monumentale di Milano, sia all'estero, come nei restauri della Cattedrale di Annecy.[8]
Accesso alla cima
[modifica | modifica wikitesto]Si può salire alla vetta della montagna con partenza da Miroglio, raggiungendo il crinale Maudagna/Ellero e seguendo poi la cresta sud del monte. La difficoltà è data come EE (cioè per escursionisti esperti). La salita può essere accoppiata a quella al vicino Bric Foltera (di accesso più facile) ed eventualmente anche alla Cima Friosa e al Bric Miroglio.[9]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ CAI-TCI, Alpi liguri, pag. 431.
- ^ Fraternali, carta 1:25.000.
- ^ (EN) Cima Castelletto, su peakery.com. URL consultato il 16 dicembre 2022.
- ^ AA.VV. (Servizio geologico, Bollettino del Servizio geologico d'Italia, su google.it, vol. 75, Comitato geologico, 1953, pp. 476, 480, ISBN non esistente. URL consultato il 16 dicembre 2022.
- ^ Il marmo rassegna bimestrale, p. 5. URL consultato il 5 dicembre 2022.
- ^ Alessandro Barabino, Vie della Pietra, su frabusan.it. URL consultato il 7 dicembre 2022.
- ^ AA.VV. (Direzione industria), Documento di programmazione delle attività estrattive (D.P.A.E) (PDF), vol. 1, Regione Piemonte, p. 50. URL consultato l'8 dicembre 2022.
- ^ Mario Catella, I marmi del Piemonte (PDF), in Atti e rassegna tecnica della società degli ingegneri e degli architetti in Torino - Nuova serie, Politecnico di Torino, 1951, p. 93. URL consultato il 5 dicembre 2022.
- ^ Friosa (Cima) e Bric Foltera da Miroglio, anello, su gulliver.it, 19 maggio 2022. URL consultato il 2 gennaio 2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Euro Montagna e Lorenzo Montaldo, Alpi Liguri, collana Guida dei Monti d'Italia, CAI-TCI, 1981, ISBN non esistente.
- Cartografia
- Cartografia ufficiale italiana in scala 1:25.000 e 1:100.000, Istituto Geografico Militare. URL consultato il 24 febbraio 2018.
- Carta dei sentieri e stradale scala 1:25.000 n. 22 Mondovì Val Ellero Val Maudagna Val Corsaglia Val Casotto, Ciriè, Fraternali editore.
- Carta in scala 1:50.000 n. 8 Alpi Marittime e Liguri, Torino, Istituto Geografico Centrale.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cima Castelletto