Si tenne dal 3 febbraio 1946 al 29 giugno 1946 tra 22 squadre e, più che essere un vero e proprio campionato – quantomeno nella struttura, disomogenea a seconda delle zone – fu lo svolgimento di due campionati paralleli, uno per l'Italia settentrionale (denominato Coppa Alta Italia, la cui stagione regolare si tenne tra il 3 febbraio e il 31 marzo 1946[2]), strutturato a gironi e con fasi a eliminazione diretta a partire dai quarti di finale, e un altro per quella centro-meridionale, di fatto limitato a Roma e Napoli: tale torneo infatti, chiamato Campionato Centro-Sud, fu diviso in due gironi, il Campionato Romano (cinque club della Capitale), disputatosi tra il 24 febbraio e il 24 marzo 1946[3] e Campionato Campano (solo il Napoli), con un girone finale a tre composto dalle migliori due del Campionato Romano e lo stesso Napoli. L'andamento del torneo fece dubitare della possibilità, per il 1946, di tenere una finale nazionale, dal momento che i tempi lunghi del torneo settentrionale (finale il 19 giugno) ponevano problemi logistici[4].
Campioni dell'Alta Italia e del Centro-Sud furono rispettivamente Amatori Milano e Rugby Roma[5] e, il 22 giugno 1946, le due squadre si incontrarono per la finale d'andata all'Arena Civica di Milano e gli Amatori prevalsero nettamente 20-0, confermando la maggior preparazione del rugby dell'Alta Italia[6]; il ritorno a Roma, allo Stadio Nazionale, vide i milanesi prevalere di nuovo per 12-3[7]; per i bianconeri meneghini si trattò del 14º scudetto[1]. Fu, quello, l'ultimo titolo dell'Amatori Milano per 45 stagioni; il successivo giunse infatti nella stagione 1990-91.