Elena Matous

Elena Matous
Elena Matous nel 1970 circa
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
San Marino (bandiera) San Marino (dal 1973)
Iran (bandiera) Iran (dal 1974)
Lussemburgo (bandiera) Lussemburgo (dal 1977)
Sci alpino
SpecialitàDiscesa libera, slalom gigante, slalom speciale, combinata
SquadraSC Pirovano[1]
Termine carriera1980
Palmarès
Trofeo Vittorie
Coppa Europa 1 trofeo

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Elena Matous (Bolzano, 19 maggio 1953) è un'ex sciatrice alpina italiana naturalizzata sammarinese nel 1973, che gareggiò anche con i colori dell'Iran (1974-1976) e del Lussemburgo (dal 1977)[2], vincitrice della Coppa Europa nel 1974.

Nata a Bolzano[senza fonte] e residente a Cortina d'Ampezzo, era figlia dell'hockeista su ghiaccio e tennista cecoslovacco Milan Matouš, fuggito dal suo paese in Italia nel 1948[3], e moglie di Fausto Radici, a sua volta sciatore alpino[3][4].

Carriera sciistica

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Sciatrice polivalente, ottenne i primi successi in carriera ai Campionati italiani 1970, dove vinse la medaglia d'oro nella discesa libera, nello slalom gigante e nella combinata[5]; in Coppa del Mondo conquistò il primo risultato di rilievo il 13 marzo 1973 a Naeba in slalom speciale (10ª) e in Coppa Europa nella stagione 1973-1974 si aggiudicò sia la classifica generale sia quella slalom speciale, mentre in quella di slalom gigante fu 2ª[6].

In Coppa del Mondo conquistò l'unico podio il 15 dicembre 1976 a Cortina d'Ampezzo (2ª in discesa libera alle spalle di Annemarie Moser-Pröll) e l'ultimo piazzamento il 7 gennaio 1980 a Pfronten (12ª in discesa libera); non prese parte a rassegne olimpiche e non ottenne piazzamenti ai Campionati mondiali.

Coppa del Mondo

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  • Miglior piazzamento in classifica generale: 22ª nel 1977
  • 1 podio:
    • 1 secondo posto

Campionati italiani

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  1. ^ Combinata: Seghi a quota sette, in fisi.org, Federazione italiana sport invernali, 28 marzo 2004. URL consultato il 16 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
  2. ^ Marco Di Marco, La Coppa Europa compie 50 anni. La inventò Patrick Lang, su sciaremag.it, 20 ottobre 2021. URL consultato il 17 luglio 2023.
  3. ^ a b Beppe Severgnini, Quell'incontro con un galantuomo nel suo castello da presidente, su corriere.it, Corriere della Sera. URL consultato il 16 maggio 2023.
  4. ^ (EN) Fausto Radici, su olympedia.org. URL consultato il 16 maggio 2023.
  5. ^ a b L’albo d’oro dei Campionati Italiani Assoluti di discesa femminile, su fisi.org, Federazione italiana sport invernali, 27 marzo 2021. URL consultato il 16 maggio 2023.
    L’albo d’oro dei Campionati Italiani Assoluti di gigante femminile, su fisi.org, Federazione italiana sport invernali, 24 marzo 2021. URL consultato il 16 maggio 2023.
    L’albo d’oro dei Campionati Italiani Assoluti di slalom femminile, su fisi.org, Federazione italiana sport invernali, 23 marzo 2021. URL consultato il 16 maggio 2023.
    L’albo d’oro dei Campionati Italiani Assoluti di combinata femminile, su fisi.org, Federazione italiana sport invernali, 28 marzo 2021. URL consultato il 16 maggio 2023.
  6. ^ a b c Elena Matous, su oesv.at, ÖSV-Siegertafel-Federazione sciistica dell'Austria. URL consultato il 16 maggio 2023 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).

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Collegamenti esterni

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