Kandahar (pista sciistica)
Kandahar | |
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Un tratto della Kandahar fotografato nel gennaio del 2008 | |
Stato | Germania |
Località | Garmisch-Partenkirchen |
Montagna | Kreuzeck |
Discesa libera maschile (Kandahar 2)[1] | |
Partenza | 1.690 m s.l.m. |
Arrivo | 770 m s.l.m. |
Dislivello | 920 m |
Lunghezza | 3.300 m |
Pendenza max | 92 % |
Discesa libera femminile(Kandahar 1)[1] | |
Partenza | 1.490 m s.l.m. |
Arrivo | 770 m s.l.m. |
Dislivello | 720 m |
Lunghezza | 2.920 m |
La Kandahar (o Kandahar-Abfahrt Garmisch) è una pista sciistica situata a Garmisch-Partenkirchen, in Germania. Sul pendio, che si snoda sul Kreuzeck, si tengono annualmente gare di discesa libera e supergigante della Coppa del Mondo di sci alpino.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La pista ha ospitato numerose competizioni di sci alpino tra le quali i IV Giochi olimpici invernali e i Campionati mondiali di sci alpino del 1978 e del 2011. Introdotta nel 1970 nel circuito internazionale della Coppa del Mondo di sci alpino, dal 1954 ha ospitato anche numerose edizioni dell'Arlberg-Kandahar, classico trofeo dello sci alpino.
Il tracciato storico è stato ampiamente rimaneggiato nel 2008, al fine di adeguarlo ai requisiti di sicurezza imposti dalla Federazione internazionale sci e snowboard, e sul pendio del Kreuzeck sono stati disegnati due percorsi intrecciati ma in gran parte percorribili in modo indipendente, indicati con i nomi di Kandahar 1 e Kandahar 2. La Kandahar 2, sulla quale con partenza abbassata si disputano anche supergiganti e slalom giganti, è generalmente affrontata dagli uomini; le donne gareggiano sulla Kandahar 1 che esclude alcuni dei tratti più ripidi, pur rimanendo una pista tecnicamente impegnativa.
La pista da discesa libera di Garmisch fu realizzata nel 1935[2] insieme a quella per lo slalom speciale (la Gudiberg) in previsione dei Giochi olimpici in programma l'anno seguente; responsabile del percorso fu Johann Neuner[3]. Il tracciato maschile era lungo 3.800 m con un dislivello di 959 m[4], quello femminile 3.300 m con un dislivello di 820 m[5].
Nel 1954 divenne una delle sedi dell'Arlberg-Kandahar e assunse il nome che ancora la contraddistingue; tale denominazione deriva dallo sci club britannico organizzatore del trofeo, il Kandahar Ski Club con sede nella località svizzera di Mürren, che a sua volta omaggia il militare britannico Frederick Roberts, nominato conte di Kandahar per le gesta compiute durante la seconda guerra anglo-afghana.
Dal 1970 la pista venne inserita nel circuito della Coppa del Mondo, anche se in modo saltuario (soprattutto in campo femminile): dapprima con sole discese libere, poi anche con supergiganti e, talvolta, giganti. In varie occasioni inoltre la discesa della Kandahar ha composto insieme allo slalom della Gudiberg una combinata (o, più recentemente, supercombinata). Per due volte sulla pista sono state tracciate tutte le prove dei Mondiali eccetto gli slalom.
Come molte piste del Circo bianco dedicate alle discipline veloci, anche sulla Kandahar si sono verificati incidenti agli sciatori, fin dai primi anni. Il 26 gennaio 1938 l'italiano Giacinto Sertorelli cadde durante una discesa libera, a causa della pista gravemente deteriorata, e finì contro un albero; morì il mattino successivo[6]. Negli anni novanta drammatico è stato l'incidente occorso il 29 gennaio 1994 all'austriaca Ulrike Maier, durante lo svolgimento di una discesa libera di Coppa, che portò al decesso dell'atleta. Nei mesi successivi i familiari citarono in giudizio l'organizzazione della corsa visto che l'esito fatale dell'incidente sembrava imputabile all'impatto del collo dell'atleta con le protezioni della fotocellula[7]. Il giudizio della corte fu che Maier fu probabilmente uccisa dall'impatto con un cumulo di neve a bordopista, scagionando gli organizzatori da ogni colpa[senza fonte]. Tuttavia a partire da quel momento non furono più disputate discese femminili sulla Kandahar, fino ai lavori eseguiti nel 2008 in vista dei Mondiali del 2011. La ristrutturazione della Kandahar ha portato a separare quasi interamente i percorsi femminile e maschile, indicati rispettivamente con "1" (poiché per un lungo tratto ricalca il vecchio tracciato) e "2".
La Kandahar, insieme alla Gudiberg e all'intero comprensorio di Garmisch-Partenkirchen, ha fatto parte della candidatura di Monaco di Baviera per la selezione della città organizzatrice dei XXIII Giochi olimpici invernali[1].
Tracciato
[modifica | modifica wikitesto]Kandahar 1
[modifica | modifica wikitesto]Il cancelletto di partenza della Kandahar 1 è posto a 1.490 m s.l.m., alla Tröglhang. Le atlete percorrono poi il lungo tratto di scorrimento che già faceva parte del vecchio tracciato (Schußanger), per poi arrivare a due impegnative curve che le immettono nell'Himmelreich (Regno dei cieli), un salto all'altezza del quale è collocata la partenza del supergigante. Segue la Waldeck, un tratto trasversale tecnicamente difficile al termine del quale è posto il cancelletto di partenza del gigante. Da qui le sciatrici si immettono in un tratto introdotto con i lavori del 2008: prima la Eishang (Pista di ghiaccio), poi la Ramwiesen e quindi la curva detta Höllentor (Porta dell'Inferno), che le riporta sul vecchio percorso, nel tratto, anch'esso ghiacciato e a fortissima pendenza, detto appunto Hölle (Inferno). Infine la larga traversa FIS-Schneise piega il percorso, lungo complessivamente 2.920 m, verso la Kandahar 2 e le due varianti si uniscono nel tratto finale[1].
Kandahar 2
[modifica | modifica wikitesto]La Kandahar 2, destinata alle gare maschili, parte a 1.690 m s.l.m. sullo Kreuzjoch e subito la doppia curva Seele conduce a una rapida accelerazione. Alla Tröglhang l' Olympia-Kurve immette nel nuovo tracciato, che si apre con il Panorama-Sprung (Salto panoramico) e prosegue con un tratto di scorrimento, lo Stegerwald, parallelo al vecchio Schußanger ora inserito nella Kandahar 1; qui si colloca il cancelletto di partenza del supergigante. Alla Alte Quelle (Fonte vecchia) i due percorsi tornano a sfiorarsi e all'Eishang parte il tracciato di gigante. La Kandahar 2 conduce quindi al Seilbahnstadelsprung (Salto della funivia) e al Kramersprung (Salto del Kramer), piegando verso destra, in direzione del muro detto Auf der Mauer, il tratto più impegnativo della discesa: la Freie Fall (caduta libera) con una pendenza del 92 %. Si tratta del passaggio più ripido non solo della Kandahar, ma dell'intera Coppa del Mondo: anche la celebre Mausefalle della Streif di Kitzbühel arriva "solo" all'85%. La pista completa i suoi 3.300 m ricongiungendosi definitivamente con quella femminile nello schuß d'arrivo[1].
Albo d'oro
[modifica | modifica wikitesto]Uomini
[modifica | modifica wikitesto]Discesa libera
[modifica | modifica wikitesto]Elenco dei podi delle discese libere maschili disputate a Garmisch-Partenkirchen, valide ai fini delle Olimpiadi, dei Mondiali, della Coppa del Mondo[8] e dell'Arlberg-Kandahar.
Supergigante
[modifica | modifica wikitesto]Elenco dei podi dei supergiganti maschili disputati a Garmisch-Partenkirchen, validi ai fini dei Mondiali, della Coppa del Mondo[23] e dell'Arlberg-Kandahar.
Slalom gigante
[modifica | modifica wikitesto]Nel corso dei decenni sulla parte finale della Kandahar sono stati disputati anche diversi slalom giganti, sebbene solo raramente ai massimi vertici dello sci alpino internazionale. Tale specialità a Garmisch non ha mai rappresentato una "classica" dello sci alpino come invece la discesa libera e, più recentemente, il supergigante.
Elenco dei podi degli slalom giganti maschili disputati a Garmisch-Partenkirchen, validi ai fini dei Mondiali, della Coppa del Mondo[29].
Data | Primo | Secondo | Terzo |
---|---|---|---|
9 gennaio 1977[30] | Klaus Heidegger | Heini Hemmi | Willi Frommelt |
2 febbraio 1978[14] | Ingemar Stenmark | Andreas Wenzel | Willi Frommelt |
1979-2009 | non disputato | ||
12 marzo 2010[11][30] | Carlo Janka | Davide Simoncelli | Ted Ligety Philipp Schörghofer |
18 febbraio 2011[14] | Ted Ligety | Cyprien Richard | Philipp Schörghofer |
2012 | non disputato | ||
24 febbraio 2013[30] | Alexis Pinturault | Marcel Hirscher | Ted Ligety |
2014-2016 | non disputato | ||
29 gennaio 2017[30] | Marcel Hirscher | Matts Olsson | Stefan Luitz |
28 gennaio 2018[30] | Marcel Hirscher | Manuel Feller | Ted Ligety |
3 febbraio 2019[11][30] | annullato | ||
2 febbraio 2020[30] | Alexis Pinturault | Loïc Meillard | Leif Kristian Haugen |
Donne
[modifica | modifica wikitesto]Discesa libera
[modifica | modifica wikitesto]Elenco dei podi delle discese libere femminili disputate a Garmisch-Partenkirchen, valide ai fini delle Olimpiadi, dei Mondiali, della Coppa del Mondo[31] e dell'Arlberg-Kandahar.
Supergigante
[modifica | modifica wikitesto]Elenco dei podi dei supergiganti femminili disputati a Garmisch-Partenkirchen, validi ai fini dei Mondiali, della Coppa del Mondo[37] e dell'Arlberg-Kandahar.
Slalom gigante
[modifica | modifica wikitesto]Nel corso dei decenni sulla parte finale della Kandahar sono stati disputati anche diversi slalom giganti, sebbene solo raramente ai massimi vertici dello sci alpino internazionale[41]. Tale specialità a Garmisch non ha mai rappresentato una "classica" dello sci alpino come invece la discesa libera e, più recentemente, il supergigante.
I giganti validi per i Mondiali sono stati due[42]: il primo nel 1978, vinto dalla tedesca occidentale Maria Epple davanti alla svizzera Lise-Marie Morerod e all'austriaca Annemarie Moser-Pröll; il secondo il 17 febbraio 2011, vinto dalla slovena Tina Maze davanti all'italiana Federica Brignone e alla francese Tessa Worley. Solo uno il gigante valido per la Coppa del Mondo[43], disputato l'11 marzo 2010 e vinto dalla slovena Tina Maze davanti alle tedesche Kathrin Hölzl e Maria Riesch. Quest'ultimo gigante è stato considerato anche ai fini dell'Arlberg-Kandahar; in precedenza tale validità era stata riconosciuta soltanto a quello del 1964, vinto dall'austriaca Edith Zimmermann.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e Scheda sulla Kandahar sul sito ufficiale dei Mondiali 2011, su gap2011.com. URL consultato il 9 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2010).
- ^ IV. Olympische Winterspiele 1936. Amtlicher Bericht, p. 51.
- ^ IV. Olympische Winterspiele 1936. Amtlicher Bericht, p. 27.
- ^ Scheda Sport-references sulla gara maschile, su sports-reference.com. URL consultato il 10 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2009).
- ^ Scheda Sport-references sulla gara femminile, su sports-reference.com. URL consultato il 10 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2019).
- ^ Elio Trifari, Garmisch e i Sertorelli dalla gioia alla tragedia, in La Gazzetta dello Sport, 3 giugno 2005, p. 21. URL consultato il 13 febbraio 2011.
- ^ Claudio Colombo e Mario Cotelli, Schianto a 105 all'ora, morte sulla neve, in Corriere della Sera, 30 gennaio 1994, p. 39. URL consultato l'11 febbraio 2011.
(EN) Ulrike Maier, 26; Austrian Skiing Star Won 2 World Titles, in The New York Times, 30 gennaio 1994. URL consultato l'11 febbraio 2011.
Schianto a 105 all'ora, morte sulla neve, in Corriere della Sera, 30 gennaio 1994, p. 39. URL consultato l'11 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
(EN) Ulrike Maier, 26; Austrian Skiing Star Won 2 World Titles, in The New York Times, 30 gennaio 1994. URL consultato l'11 febbraio 2011.
Sci: è iniziato il processo per la morte della Maier, in Corriere della Sera, 23 aprile 1996, p. 44. URL consultato l'11 febbraio 2011. - ^ I podi della discesa libera maschile sul sito ufficiale della FIS, su data.fis-ski.com. URL consultato il 10 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- ^ Valida ai fini della combinata, unica disciplina dello sci alpino prevista dal programma dei IV Giochi olimpici invernali; la gara fu completata il 9 febbraio seguente con lo slalom speciale disputato sulla Gudiberg: secondo la classifica finale, stilata attribuendo un punteggio ai distacchi registrati nella discesa e nelle due manche di slalom, la medaglia d'oro andò al tedesco Franz Pfnür. Cfr. I podi delle Olimpiadi sul sito ufficiale della FIS (discesa libera maschile) [collegamento interrotto], su data.fis-ski.com. URL consultato il 9 febbraio 2011.; Scheda Sport-references sulla gara maschile, su sports-reference.com. URL consultato il 10 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2009).
- ^ Ruud, atleta polivalente tanto che colse i suoi maggiori successi nello sci nordico, gareggiò utilizzando sci da salto con gli sci. Cfr. (EN) Morten Lund, Ski History Timeline, in Skiing Heritage. URL consultato l'11 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2011).
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae af ag ah ai aj ak al am an ao ap aq ar as at au av aw ax ay az ba bb bc bd be bf bg bh bi bj bk bl bm bn bo bp bq br bs bt bu bv bw bx by Gara valida ai fini del trofeo dell'Arlberg-Kandahar[senza fonte]
- ^ Nel 1964 la discesa libera dell'Arlberg-Kandahar, ospitato da Garmisch-Partenkirchen, fu sostituita da uno slalom gigante vinto dal francese Jean-Claude Killy[senza fonte].
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae af ag ah ai aj ak al am an ao Valida ai fini della Coppa del Mondo; cfr. I podi della Coppa del Mondo sul sito ufficiale della FIS (discesa libera maschile), su data.fis-ski.com. URL consultato il 9 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- ^ a b c d e f g h Gara valida ai fini dei Mondiali.
- ^ Nel 1983 in luogo della discesa libera di Coppa del Mondo fu disputato un supergigante, specialità inserita per la prima volta nel programma in quella stagione.
- ^ Il 13 marzo 1996 la pista ospitò anche una seconda discesa libera, valida per i Campionati tedeschi di quell'anno e vinta da Max Rauffer davanti a Michael Brunner e Berni Huber.
- ^ Discesa disputata in sostituzione di quella originariamente in programma sulla Lauberhorn di Wengen, annullata.
- ^ a b Discesa disputata in sostituzione di quella originariamente in programma sulla Streif di Kitzbühel, annullata.
- ^ Il 4 marzo 2009 la pista ospitò la discesa libera valida per i Mondiali juniores di quell'anno, vinta dall'italiano Andy Plank davanti al connazionale Dominik Paris e al finlandese Andreas Romar.
- ^ Il 14 febbraio 2011 la pista ospitò anche la discesa libera valida ai fini della supercombinata dei Mondiali, vinta dal norvegese Aksel Lund Svindal davanti agli italiani Christof Innerhofer e Peter Fill; la gara fu completata quello stesso giorno con la manche di slalom speciale disputato sulla Gudiberg: il podio finale fu identico a quello della prima manche. Cfr. Referto della gara, su data.fis-ski.com. URL consultato il 14 febbraio 2011.
- ^ a b Percorso della discesa ridotto con l'abbassamento della partenza.
- ^ Discesa disputata in sostituzione di quella originariamente in programma sulla Lauberhorn di Wengen, annullata.
- ^ I podi del supergigante maschile sul sito ufficiale della FIS, su data.fis-ski.com. URL consultato il 10 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v Valido ai fini della Coppa del Mondo; cfr. I podi della Coppa del Mondo sul sito ufficiale della FIS (supergigante maschile), su data.fis-ski.com. URL consultato il 9 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- ^ Nel 1996 la pista ospitò altri tre supergiganti: il 6 febbraio una gara FIS vinta dal finlandese Janne Leskinen davanti al canadese Ed Podivinsky e all'italiano Erik Seletto; il 13 marzo il supergigante valido per i Campionati tedeschi juniores di quell'anno, vinto da Christian Deißenböck davanti a Max Rauffer e Berni Huber; il 14 marzo il supergigante valido per i Campionati tedeschi di quell'anno, vinto da Berni Huber davanti a Christian Deißenböck e all'austriaco Josef Strobl.
- ^ Nel 2000 furono disputati due supergiganti validi per la Coppa Europa: il primo il 31 gennaio, vinto dall'austriaco Patrick Wirth davanti al connazionale Christoph Gruber e allo svedese Fredrik Nyberg; il secondo il 1º febbraio, vinto dall'italiano Ivan Bormolini davanti all'austriaco Christoph Gruber e al tedesco Florian Eckert.
- ^ Il 12 febbraio 2006 la pista ospitò anche un secondo supergigante, valido per i Campionati tedeschi juniores di quell'anno e vinta dal tedesco Stephan Keppler davanti all'austriaco Christoph Alster e al tedesco Josef Ferstl.
- ^ Nel 2009 la pista ospitò tre supergiganti, sebbene nessuno ai massimi vertici dello sci alpino internazionale: il 4 marzo il supergigante valido per i Mondiali juniores di quell'anno, vinto dall'austriaco Manuel Kramer davanti al connazionale Marcel Hirscher e all'italiano Dominik Paris; il 28 marzo il supergigante valido per i Campionati tedeschi juniores di quell'anno, vinto dall'italiano Elmar Hofer davanti ai tedeschi Hannes Wagner e Peter Strodl; lo stesso giorno si tenne anche il supergigante valido per i Campionati tedeschi di quell'anno, vinto dall'austriaco Florian Scheiber davanti al connazionale Christian Walder e al tedesco Peter Strodl.
- ^ I podi dello slalom gigante maschile sul sito ufficiale della FIS, su data.fis-ski.com. URL consultato il 28 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2018).
- ^ a b c d e f g Valido ai fini della Coppa del Mondo; cfr. I podi della Coppa del Mondo sul sito ufficiale della FIS (slalom gigante maschile), su data.fis-ski.com. URL consultato il 28 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 29 gennaio 2018).
- ^ I podi della discesa libera femminile sul sito ufficiale della FIS, su data.fis-ski.com. URL consultato il 10 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- ^ Valida ai fini della combinata, unica disciplina dello sci alpino prevista dal programma dei IV Giochi olimpici invernali; la gara fu completata l'8 febbraio seguente con lo slalom speciale disputato sulla Gudiberg: secondo la classifica finale, stilata attribuendo un punteggio ai distacchi registrati nella discesa e nelle due manche di slalom, la medaglia d'oro andò alla tedesca Christl Cranz. Cfr. I podi delle Olimpiadi sul sito ufficiale della FIS (discesa libera femminile), su data.fis-ski.com. URL consultato il 10 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).; Scheda Sport-references sulla gara femminile, su sports-reference.com. URL consultato il 10 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2019).
- ^ Nel 1964 la discesa libera dell'Arlberg-Kandahar, ospitato da Garmisch-Partenkirchen, fu sostituita da uno slalom gigante vinto dall'austriaca Edith Zimmermann[senza fonte].
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o Valida ai fini della Coppa del Mondo; cfr. I podi della Coppa del Mondo sul sito ufficiale della FIS (discesa libera femminile), su data.fis-ski.com. URL consultato il 9 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
- ^ Il 13 marzo 1996 la pista ospitò due discese libere, sebbene nessuna ai massimi vertici dello sci alpino internazionale: quella valida per i Campionati tedeschi di quell'anno, vinta dalla tedesca Regina Häusl davanti alle connazionali Elisabeth Brandner e Miriam Vogt; e una gara FIS vinta dalla tedesca Regina Häusl davanti alle connazionali Elisabeth Brandner e Petra Haltmayr. Inoltre il 6 marzo 2009 la pista ospitò la discesa libera valida per i Mondiali juniores di quell'anno, vinta dalla francese Marine Gauthier davanti alla norvegese Lotte Smiseth Sejersted e all'austriaca Nicole Schmidhofer.
- ^ L'11 febbraio 2011 la pista ospitò anche la discesa libera valida ai fini della supercombinata dei Mondiali, vinta dall'austriaca Elisabeth Görgl davanti alla svizzera Dominique Gisin e alla svedese Anja Pärson; la gara fu completata quello stesso giorno con la manche di slalom speciale disputato sulla Gudiberg: la medaglia d'oro andò all'austriaca Anna Fenninger, prima davanti alla slovena Tina Maze e alla svedese Anja Pärson. Cfr. Referto della gara, su data.fis-ski.com. URL consultato l'11 febbraio 2011.
- ^ I podi del supergigante femminile sul sito ufficiale della FIS, su data.fis-ski.com. URL consultato l'11 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r Valido ai fini della Coppa del Mondo; cfr. I podi della Coppa del Mondo sul sito ufficiale della FIS (supergigante femminile), su data.fis-ski.com. URL consultato il 9 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- ^ Nel 1996 la pista ospitò altri due supergiganti: il 12 marzo una gara FIS vinta dalla tedesca Miriam Vogt davanti alle connazionali Regina Häusl e Sibylle Brauner; il 14 marzo il supergigante valido per i Campionati tedeschi di quell'anno, vinto dalla tedesca Katja Seizinger davanti alle connazionali Regina Häusl e Martina Ertl.
- ^ Nel 2009 la pista ospitò altri due supergiganti: il 4 marzo il supergigante valido per i Mondiali juniores di quell'anno, vinto dalla tedesca Viktoria Rebensburg davanti alle austriache Mariella Voglreiter e Anna Fenninger; il 28 marzo il supergigante valido per i Campionati tedeschi di quell'anno, vinto dalla tedesca Fanny Chmelar davanti alle connazionali Lena Dürr e Isabelle Stiepel.
- ^ I podi dello slalom gigante femminile sul sito ufficiale della FIS, su data.fis-ski.com. URL consultato l'11 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- ^ I podi dei Mondiali sul sito ufficiale della FIS (slalom gigante femminile), su data.fis-ski.com. URL consultato l'11 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2016).
- ^ I podi della Coppa del Mondo sul sito ufficiale della FIS (slalom gigante femminile), su data.fis-ski.com. URL consultato l'11 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Organisationskomitee für die IV. Olympischen Winterspiele 1936 (Comitato organizzatore), IV. Olympische Winterspiele 1936. Amtlicher Bericht (PDF), Berlino, Reichssportverlag, 1936. URL consultato l'11 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2007).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Kandahar
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE, EN) Sito ufficiale dei Campionati mondiali di sci alpino 2011, su gap2011.com. URL consultato il 9 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2011).
- (DE) Scheda sulla Kandahar, su gap2011.com. URL consultato il 9 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2010).
- (DE, EN, FR) Sito ufficiale della Coppa del Mondo FIS, su data.fis-ski.com. URL consultato il 9 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2013).
- (DE, EN, FR) I podi della Coppa del Mondo sul sito ufficiale della FIS (discesa libera maschile), su data.fis-ski.com. URL consultato il 9 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- (DE, EN, FR) I podi della Coppa del Mondo sul sito ufficiale della FIS (discesa libera femminile), su data.fis-ski.com. URL consultato il 9 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
- (DE, EN, FR) I podi della Coppa del Mondo sul sito ufficiale della FIS (supergigante maschile), su data.fis-ski.com. URL consultato il 9 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- (DE, EN, FR) I podi della Coppa del Mondo sul sito ufficiale della FIS (supergigante femminile), su data.fis-ski.com. URL consultato il 9 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
- (DE, EN, FR) I podi della Coppa del Mondo sul sito ufficiale della FIS (slalom gigante maschile), su data.fis-ski.com. URL consultato il 9 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2015).
- (DE, EN, FR) I podi della Coppa del Mondo sul sito ufficiale della FIS (slalom gigante femminile), su data.fis-ski.com. URL consultato l'11 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).