Rugby Afrique
Rugby Afrique Rugby Africa | |
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Disciplina | Rugby a 15 |
Fondazione | 1986 |
Giurisdizione | Africa |
Federazioni affiliate | 36 |
Confederazione | World Rugby |
Sede | Città del Capo |
Presidente | Khaled Babbou |
Sito ufficiale | www.rugbyafrique.com/ |
Rugby Afrique o, in inglese, Rugby Africa, è l’organismo di governo del rugby a 15 in Africa. Costituitosi nel 1986 a Tunisi con il nome di Confédération africaine de rugby (CAR o C.A.R.) per iniziativa di alcune federazioni all’epoca facenti parte della F.I.R.A. come Tunisia e Marocco, divenne pienamente operativa quando le singole confederazioni continentali divennero emanazioni regionali dell’International Rugby Football Board a fine XX secolo.
La denominazione attuale risale al 2015. Attualmente, oltre ai propri tornei maggiori maschili e femminili, Rugby Afrique organizza le qualificazioni continentali alla Coppa del Mondo di rugby.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La confederazione africana di rugby (Confédération africaine de rugby) nacque a Tunisi nel gennaio 1986 per iniziativa di alcune federazioni nazionali del continente[1], alcune delle quali già avevano importanti esperienze internazionali: le capofila erano infatti Marocco e le padrone di casa della Tunisia, che rispettivamente dal 1956 e 1975 erano affiliate alla F.I.R.A.[2], all'epoca la confederazione internazionale alternativa all'International Rugby Football Board (oggi World Rugby), e non ancora divenuta ramo continentale europeo di quest'ultima.
Insieme ai due citati organismi, firmarono l'atto costitutivo le federazioni di Senegal, Costa d'Avorio, Tanzania, Kenya, Seychelles e Madagascar[1]. Nel congresso di Casablanca del 1992 la giovane confederazione ammise il Sudafrica, colpito da bando internazionale durante tutto il periodo dell'apartheid e da poco riabilitato[1].
Nel periodo fino a fine secolo la CAR organizzò solamente i tornei di qualificazione alle Coppe del Mondo del 1995 e del 1999[1], ma con la trasformazione della F.I.R.A. in emanazione europea dell'IRFB decisa al congresso F.I.R.A. di Biarritz del 1999[2], tutte le federazioni extraeuropee furono disaffiliate e destinate alla propria confederazione continentale; la CAR poté così istituire nel 2000 la prima edizione del proprio campionato che, già nel 2001, ebbe una seconda divisione e, l'anno successivo, una terza[1].
La sede di Rugby Afrique si trova a Città del Capo, in Sudafrica, e l'organizzazione è presieduta dal marzo 2019 dal tunisino Khaled Babbou che, nell'assemblea generale di Marrakech[3], è succeduto al dimissionario Aziz Bougja, marocchino, in carica per i 16 anni precedenti e nominato presidente onorario nel corso della stessa assise[3].
Competizioni
[modifica | modifica wikitesto]La struttura a tre divisioni del campionato continentale maschile è sostanzialmente rimasta immutata nel tempo: al 2019 le tre divisioni, in ordine dalla prima alla terza, hanno assunto il nome di Gold Cup, Silver Cup e Bronze Cup e servono regolarmente anche da qualificazione alla Coppa del Mondo.
Oltre alle citate competizioni, Rugby Afrique, come è chiamata dal 2015, organizza dal 2017 un torneo continentale giovanile Under-20, il Barthés Trophy, che si disputa tra 12 squadre; inoltre ha un proprio campionato continentale Sevens maschile e femminile[1].
Infine, dal 2019, organizza anche il campionato seniores femminile, la Women's Cup[4][5], istituita su impulso di World Rugby e concepita come torneo di qualificazione africano alla Coppa del Mondo femminile[4].
Federazioni associate
[modifica | modifica wikitesto]Federazioni rugbistiche affiliate o associate a Rugby Afrique al 31 maggio 2019. In grassetto le federazioni fondatrici. In corsivo quelle associate a Rugby Afrique ma non a World Rugby. Gli anni tra parentesi sono relativi all'affiliazione a World Rugby.
- Kenya (1990)
- Lesotho
- Madagascar (1998)
- Malawi
- Mali (2004)
- Marocco (1988)
- Mauritius (2004)
- Namibia (1990)
- Niger
- Nigeria (2001)
- Repubblica Centrafricana
- Repubblica del Congo
- Repubblica Democratica del Congo
- Ruanda (2004)
- Senegal (1999)
- Seychelles
- Sierra Leone
- Sudafrica (1949)
- Tanzania (2004)
- Togo (2004)
- Tunisia (1988)
- Uganda (1977)
- Zambia (1995)
- Zimbabwe (1987)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f (EN) About us, su rugbyafrique.com, Rugby Afrique. URL consultato il 3 giugno 2019 (archiviato dall'url originale l'8 aprile 2019).
- ^ a b (EN) History, su fira-aer-rugby.com, Rugby Europe, 26 maggio 2005. URL consultato l'11 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
- ^ a b (FR) Rugby: le Tunisien Khaled Babbou élu président de Rugby Afrique, in Radio France Internationale, 2 marzo 2019. URL consultato il 3 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2019).
- ^ a b (EN) World Rugby announces new Women’s Rugby World Cup 2021 Qualification Pathway, su world.rugby, World Rugby, 5 aprile 2019. URL consultato il 2 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2019).
- ^ (EN) Women's Cup, su rugbyafrique.com, Rugby Afrique. URL consultato il 2 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2019).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN, FR) Sito ufficiale, su rugbyafrique.com.
- Rugby Afrique (canale), su YouTube.