AF Corse
AF Corse | |
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Sede | Italia, Piacenza |
Categorie | |
Campionato del mondo endurance | |
GT World Challenge Europe | |
Campionato IMSA WeatherTech SportsCar | |
Dati generali | |
Anni di attività | dal 2002 |
Fondatore | Amato Ferrari |
Direttore | Amato Ferrari |
Campionato del mondo endurance | |
Anni partecipazione | dal 2012 |
Miglior risultato | 7 titoli piloti (2013, 2014, 2016, 2017, 2019-2020, 2021, 2022) 8 titoli scuderie (2012, 2013, 2014, 2016, 2017, 2019-2020, 2021, 2022) |
Gare disputate | 74 |
Vittorie | 30 |
Piloti nel 2023 | |
50 Antonio Fuoco 50 Miguel Molina 50 Nicklas Nielsen 51 James Calado 51 Antonio Giovinazzi 51 Alessandro Pier Guidi 83 Robert Kubica 83 Robert Shwartzman 83 Ye Yifei | |
54 Francesco Castellacci 54 Thomas Flohr 54 Davide Rigon 55 François Heriau 55 Simon Mann 55 Alessio Rovera | |
Vettura nel 2023 | Ferrari 499P (Hypercar) Ferrari 296 GT3 (LMGT3) |
La AF Corse è una scuderia automobilistica italiana, fondata a Piacenza nel 2002 dall'ex pilota Amato Ferrari e diretta da quest'ultimo. Storicamente legata alla Maserati prima e alla Ferrari a partire dal 2006, attualmente la AF Corse compete come team ufficiale Ferrari con la Ferrari 499P nella massima categoria campionato del mondo endurance e nell'Endurance Cup del GT World Challenge Europe con Ferrari 296 GT3. Oltre al programma ufficiale, la scuderia supporta diversi piloti e team clienti che militano in vari campionati per vetture con specifiche GTE, GT3 e LMP2, come European Le Mans Series, IMSA, GT Open, il GT World Challenge Europe, Le Mans Cup, Campionato Italiano Gran Turismo e la classe GTE Am del Mondiale Endurance. In passato ha militato nel campionato FIA GT, del quale è il team più vincente nella categoria GT2, ed ha rappresentato Ferrari in forma ufficiale nel Campionato del Mondo Endurance in classe GTE Pro, ottenendo 7 titoli mondiali costruttori, 5 titoli mondiali piloti e 4 vittorie di classe alla 24 Ore di Le Mans
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Gli inizi e l'avventura con Maserati
[modifica | modifica wikitesto]Gli inizi e il monomarca Maserati (1995-2003)
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1995, a 28 anni, dopo aver chiuso la carriera da pilota automobilistico, Amato Ferrari decide d'intraprendere la strada di direttore sportivo. Inizialmente si cimenta nel Campionato Italiano Superturismo, mentre nel 2003 ottiene il permesso dalla Maserati di gestire il trofeo monomarca basato sui modelli Maserati Coupé: l'accordo, valido fino al 2006, impone lo sviluppo, la conservazione e il trasporto dei trenta veicoli che prendono parte alla serie monomarca della casa modenese.
L'impegno ufficiale con le Maserati nel GT1 e nel GT3 (2004-2005)
[modifica | modifica wikitesto]Il lavoro compiuto porta la Maserati a stringere nel 2004 l'accordo per lo sviluppo della MC12 nel FIA GT1. La squadra gareggia a partire dall'ottava gara (quella di Imola), coinvolgendo i piloti Fabrizio de Simone, Andrea Bertolini, Mika Salo e Johnny Herbert. I risultati, non convalidati a causa della mancata omologazione del mezzo, sono positivi, con le affermazioni a Oschersleben e Zhuhai e i secondi posti a Imola e Dubai.
L'anno successivo, nel 2005, AF Corse prende parte e vince il Campionato Italiano GT nella categoria GT3 con la Maserati Coupé Light, guidata da Danilo Zampaloni e Andrea Palma.
L'inizio della collaborazione con Ferrari e il dominio nel FIA GT2 (2006-2009)
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2006 la squadra incomincia la storia con la Ferrari, iscrivendosi al FIA GT2 e portando all'esordio la nuova F430 GTC. L'annata si rivela perfetta, con AF Corse in grado di vincere sia il titolo piloti con Jaime Melo sia quello team davanti alle squadre di riferimento Porsche e con la Ferrari campione tra i costruttori davanti a Porsche, Spyker e Panoz. L'equipaggio composto da Mika Salo, Timo Scheider e Rui Aguas si aggiudica inoltre il successo alla mitica 24 Ore di Spa-Francorchamps, precedendo sul traguardo i compagni di squadra Melo, Matteo Bobbi e Stéphane Ortelli e completando una stupefacente doppietta di AF Corse.
L'anno seguente è quello della riconferma. AF Corse domina il campionato, vincendo nove delle 10 gare in calendario e guadagnando grazie al finlandese Toni Vilander e il tedesco Dirk Müller l'alloro piloti. Con il secondo posto in classifica dell'altro equipaggio, formato da Gianmaria Bruni e Ortelli, AF Corse conquista il titolo team e la Ferrari quello costruttori ai danni di Porsche.
Nel 2008 la musica non cambia. Bruni e Vilander centrano la vittoria nella classifica piloti, mentre, con il quarto posto di Thomas Biagi e Christian Montanari, AF Corse fa altrettanto in quella riservata ai team. Viene invece temporaneamente sospesa la graduatoria per i costruttori.
Il 2009, ultimo anno di esistenza del FIA GT2, vede AF Corse vincere nuovamente il titolo riservato alle squadre e la Ferrari ottenere quello costruttori. Bruni e Vilander, di nuovo insieme dopo la positiva esperienza del 2009, trionfano in equipaggio con Melo e Luís Pérez Companc alla 24 Ore di Spa-Francorchamps e si classificano secondi in campionato, dietro a Richard Westbrook, l'unico a spezzare l'egemonia Ferrari-AF Corse dopo l'ingresso di quest'ultima nella serie nel 2006. In quattro anni il bottino del team italiano recita 4 titoli team e 3 piloti, per un totale di 21 gare vinte su 38 disputate: un record.
Intercontinental Le Mans Cup e Le Mans Series (2010-2011)
[modifica | modifica wikitesto]2010
[modifica | modifica wikitesto]A seguito della cancellazione del FIA GT2 al termine della stagione 2009, nel 2010 AF Corse decide di prendere parte alla Le Mans Series nella categoria GT2. La serie europea, che vede al via quattro differenti classi tra Prototipi e GT, è da anni caratterizzata dallo scontro tra Ferrari, Porsche, Aston Martin e Spyker. Quell'anno vede anche la partecipazione di BMW con la M3 GT2. Con tre F430 GTC al via AF Corse si classifica seconda nel campionato Team e in quello Piloti con l'equipaggio formato dal due volte campione FIA GT2 Vilander e dagli ex piloti di Formula 1 Giancarlo Fisichella e Jean Alesi.
Nello stesso anno la squadra italiana prende parte anche al nuovo campionato mondiale (a titolazione ACO) Intercontinental Le Mans Cup, sempre in classe GT2. Su 3 gare in calendario, di cui una svoltasi insieme alla Le Mans Series e un'altra con l'American Le Mans Series, AF Corse vince con il duo composto dai campioni FIA GT2 Bruni e Melo la corsa inaugurale, la 6 Ore di Silverstone, fornendo alla Ferrari i punti necessari per vincere il titolo Costruttori davanti a Porsche, BMW e Jaguar. Quello Team viene vinto da una delle squadre Porsche, con AF Corse seconda, mentre in questo campionato non esiste una classifica piloti.
Nello stesso anno il team diretto da Amato Ferrari si iscrive anche alla 24 Ore di Le Mans, dove, dopo le non troppo fortunate partecipazioni del 2007, 2008 e 2009 (queste ultime due comunque vinte dalla Ferrari), termina al quarto posto in GT2. Alla 24 Ore di Spa-Francorchamps, disputata in collaborazione con il Vitaphone Racing, viene conquistato il terzo gradino del podio tra le vetture GT2.
Sempre nel 2010 AF Corse esordisce nell'International GT Open, dove si aggiudica il titolo assoluto con Pierre Kaffer e Alvaro Barba, autori di quattro vittorie, oltre che quelli Team e Piloti nel raggruppamento Super GT ai danni di Porsche e Aston Martin.
Oltre ai successi di livello internazionale AF Corse trionfa anche in ambito nazionale nella classifica Team GT2 del Campionato Italiano GT, con otto vittorie all'attivo, e in quelle Team Assoluta e Piloti GTS4 della Superstar GTSprint con una Maserati Granturismo MC GT4 guidata da Gabriele Marotta.
2011
[modifica | modifica wikitesto]Nella stagione 2011, dopo il titolo di vicecampione 2010 nella Le Mans Series, il riscatto nella serie europea non si fa attendere a lungo. Con la separazione della categoria GT2 in due classi distinte, la GTE PRO per le squadre ufficiali e le vetture di nuova generazione e la GTE AM per le automobili aggiornate all'anno precedente, Bruni e Fisichella, ora uniti in equipaggio insieme, dominano il campionato con la nuova arma di Maranello: la Ferrari 458 Italia GTC. Vincono la 6 Ore di Spa-Francorchamps e la 6 Ore di Silverstone, mentre agguantano il secondo posto nella 6 Ore del Paul Ricard e nella 6 Ore di Imola, con quest'ultima vinta lo stesso da AF Corse grazie al secondo equipaggio, composto da Vilander e Melo. Grazie a questi risultati Bruni e Fisichella vincono il titolo piloti in GTE PRO, mentre AF Corse fa lo stesso con quello team della medesima classe. Inoltre, a seguito dell'istituzione da parte degli organizzatori di una classifica costruttori GTE, la Ferrari ottiene il relativo titolo, sconfiggendo Porsche e Aston Martin.
Nella Intercontinental Le Mans Cup, che per il 2011 comprende in calendario anche gare prestigiose come la 24 Ore di Le Mans, la 12 Ore di Sebring e la Petit Le Mans, AF Corse schiera per tutto il campionato una 458 Italia GTC per Bruni e Fisichella, facendo fronte a una folta concorrenza che vede in prima linea Porsche 997 GT3 RSR, BMW M3 GT2, Chevrolet Corvette C6.R, Aston Martin V8 Vantage GTE e Lotus Evora GTE. Bruni e Fisichella conquistano, oltre alle gare di Spa-Francorchamps e di Silverstone che erano valide anche per la Le Mans Series, la 6 Ore di Imola (erano giunti secondi, ma essendo l'equipaggio vincitore dei compagni di team iscritto solo alla Le Mans Series, era trasparente ai fini della classifica Intercontinental Le Mans Cup) e la storica Petit Le Mans. Con questi successi la Ferrari si riconferma, come nel 2010, ai vertici della graduatoria costruttori GTE, mentre nella classifica team GTE PRO AF Corse vince per la prima volta il campionato. Alla 24 Ore di Le Mans, terza gara dell'Intercontinental Le Mans Cup, AF Corse ottiene invece il secondo posto dopo averla condotta in testa per lungo tempo, mentre al round inaugurale della 12 Ore di Sebring, dopo l'esordio nell'edizione del 2009, terminata al secondo posto con i colori di Pecom Racing dietro un'altra Ferrari, AF Corse partecipa per la seconda volta nella sua storia e ottiene un positivo quarto posto.
Sempre nel 2011 la squadra diretta da Amato Ferrari iscrive due Ferrari 458 Italia GT3 nel FIA GT3. La prima, condotta dagli italiani Francesco Castellacci e Federico Leo, si aggiudica il titolo piloti grazie a una vittoria e tre ulteriori piazzamenti a podio. La seconda invece, affidata agli inglesi Daniel Brown e Glynn Geddie, conquista solo due risultati utili in zona punti. Pertanto AF Corse chiude quinta nella classifica riservata ai team.
Nel GT Open invece non arriva la riconferma in classe Super GT. Ad avere la meglio sia nella graduatoria team sia in quella piloti, al pari della classifica assoluta, risultano comunque essere una squadra e un pilota Ferrari: JMB Racing e Soheil Ayari. Per la prima volta però AF Corse partecipa anche nella categoria GTS con le proprie 458 Italia GT3, ottenendo tre successi con la coppia composta da Andrea Rizzoli e Stefano Bizzarri e uno con quella formata da Daniel Brown e Glynn Geddie. Entrambe le classifiche team e piloti GTS vengono vinte dalla squadra elvetica di Maranello Kessel Racing.
La stagione 2011 sancisce anche l'esordio di AF Corse nella nuova serie Endurance gestita, al pari del FIA GT3, dalla SRO Motorsports Group, la Blancpain Endurance Series. Il team prende parte a tutto il campionato, che in calendario comprende anche la 24 Ore di Spa-Francorchamps, in classe GT3 PRO AM con una 458 Italia GT3, mentre a partire dalla terza gara ne schiera anche una seconda. Con molti costruttori al via il successo è della squadra Vita4One, che si aggiudica con i colori Ferrari entrambi i titoli team e piloti GT3 PRO AM. I neocampioni Niek Hommerson e Louis Machiels vengono inoltre coadiuvati in più occasioni dal quattro volte campione FIA GT1 Michael Bartels, mentre Sofrev trionfa nella maratona belga.
Nella stagione 2010 nella Le Mans Series il team partecipa al GT-AM, dove schiera due F430 e conquista tre vittorie di classe. Nel 2012 il team conquista il titolo team e costruttori di classe GT-Pro nel World Endurance Championship e ottiene la vittoria alla 24 ore di Le Mans. Schiera anche due vetture nel mondiale GT3, dove però i risultati non sono brillanti e non va oltre due vittorie conquistate nella gara lunga. Mentre nell'International Gt Open, dove schiera una Ferrari 458 Italia versione GT2 per Bruni-Leo e una GT3 per Rizzoli-Bizzarri, oltre che dare supporto logistico all'AT Racing dei Talkanitsa Jr e Sr, che si iscrivono con una Ferrari 458 Italia versione GT2, qui il team conquista la classe Super GT e arriva secondo in GTS, alle spalle del Kessel Racing. Il team partecipa inoltre alla Blanchpain Endurance Series con due vetture iscritte nella GT3-AM e grazie alla coppia Hommerson-Machiels, coadiuvati da Bertolini e Pier Guidi, nella 24 ore di Spa conquistano il titolo di classe. Nel 2013 il team conquista il titolo nella rinata Asian Le Mans Series sia piloti sia team e nell'International GT Sprint conquista il titolo team con il nome di Team Ukraine.
Campionato del mondo endurance
[modifica | modifica wikitesto]I primi titoli nel mondiale (2012-2014)
[modifica | modifica wikitesto]2012
[modifica | modifica wikitesto]Nella stagione 2012 l'Intercontinental Le Mans Cup riceve il supporto dalla FIA e viene creato il FIA World Endurance Championship, il nuovo Campionato del Mondo Endurance erede del defunto Campionato del Mondo Sportprototipi chiuso nel 1992. AF Corse iscrive fin da subito due vetture nel WEC in classe GTE Pro, la numero 51 per Bruni e Fisichella, la numero 71 per Beretta e Bertolini. Vilander e Cioci completano gli equipaggi alla 24 Ore di Le Mans. La stagione è un trionfo per AF Corse che ottiene la prima vittoria alla 24 Ore di Le Mans in classe GTE Pro con la vettura 51 ed equipaggio Bruni/Vilander/Fisichella, vince per conto di Ferrari il mondiale costruttori gt e trionfa anche nella classifica team. Il mondiale piloti in questa stagione non è stato assegnato, sarà introdotto solamente a partire dal 2013
2013
[modifica | modifica wikitesto]Nella 2013 AF Corse vince nuovamente per conto di Ferrari il mondiale costruttori mentre Gimmi Bruni sulla vettura 51 si aggiudica il primo titolo piloti
2014
[modifica | modifica wikitesto]Per la seconda volta in tre anni AF Corse, la vettura 51 e i piloti Gianmaria Bruni, Toni Vilander e Giancarlo Fisichella vincono la 24 Ore di Le Mans tra le vetture gran turismo. AF Corse e Ferrari vincono anche il terzo mondiale costruttori consecutivo mentre Bruni e Vilander vincono il titolo piloti.
Il passaggio alla Ferrari 488 GTE (2016-2017)
[modifica | modifica wikitesto]2016
[modifica | modifica wikitesto]AF Corse porta all'esordio la nuova Ferrari 488 GTE nel FIA WEC. Rinnovati gli equipaggi: sulla 51 accanto a Gimmi Bruni correrà James Calado con Alessandro Pier Guidi terzo pilota a Le Mans mentre sulla 71 Davide Rigon sarà affiancato da Sam Bird con Andrea Bertolini terzo pilota. Fisichella e Vilander correranno in IMSA e a Le Mans con la Ferrari del Risi Competizione. AF Corse vince le prime due gare della stagione - le 6 Ore di Silverstone e Spa - con la vettura 71 di Rigon e Bird mentre la 51 di Bruni e Calado è stata vittima di numerosi problemi d'affidailità. A Silverstone ha dovuto scontare uno stop and go di 3 minuti a causa di un cambio motore durante le prove mentre a Spa si è dovuta ritirare a 10 minuti dal termine della corsa mentre era saldamente al comando.
Fin dalle prove libere della 24 Ore di Le Mans le due Ferrari di AF Corse, la Ferrari del Risi Competizione e le quattro Ford GT del Chip Ganassi Racing hanno mostrato una velocità superiore ai rivali Porsche, Corvette e Aston Martin. Partiti con i favori del pronostico, le due vetture di AF Corse si sono ritirate dopo poche ore di gara mentre la Ferrari del Risi Competizione ha lottato per l'intera 24 ore contro le Ford venendo sconfitta per soli 10 secondi dopo una serie di penalità post gara assegnate a entrambi i concorrenti.
Alla 6 Ore del Nurburgring AF Corse ha immediatamente riscattato la delusione di Le Mans con una doppietta. La vettura 51 di Bruni e Calado ha preceduto la gemella 71 e ottenuto la prima vittoria dopo due ritiri consecutivi, nonché la prima vittoria per Calado nel Wec. Nelle restanti gare la 51 è sempre salita sul podio senza mai vincere mentre la 71 ha raccolto due podi al Cota e in Bahrain. A fine stagione AF Corse è riuscita a portare a Ferrari il quarto titolo mondiale endurance costruttori in cinque anni, ma non è riuscita a prevalere nelle classifiche piloti e team penalizzata dal doppio ritiro alla 24 Ore di Le Mans, gara che assegna punteggio doppio. Rigon e Bird hanno concluso secondi nel mondiale piloti dietro a Thiim e Sorensen mentre Bruni e Calado sono arrivati terzi.
2017
[modifica | modifica wikitesto]Al termine della stagione 2016 Gimmi Bruni decide di lasciare Ferrari per passare a Porsche e il suo posto sulla vettura 51 viene preso da Alessandro Pier Guidi, pilota che già correva con AF Corse e altri team nelle gare GT3 e che già conosceva la 488 GTE avendo corso nel 2016 a Le Mans sulla 51 e alcune gare IMSA con Scuderia Corsa. La stagione incomincia con il piede giusto, AF Corse raccoglie un secondo posto alla 6 Ore di Silverstone con la vettura 51 Calado/Pier Guidi, e una splendida doppietta alla 6 Ore di Spa con la 71 Rigon/Bird davanti alla 51. Alla 24 Ore di Le Mans Miguel Molina e Lucas Di Grassi completano gli equipaggi delle vetture 71 e 51, con quest'ultimo che tuttavia si infortuna a calcetto una settimana prima della gara e viene sostituito in extremis da Michele Rugolo. In gara le Ferrari pagano una velocità di punta inferiore ai rivali e raccolgono a malapena un quinto posto con Bird, Molina e Rigon sulla 71 seppur concludendo la gara nello stesso giro del leader. Solamente quattordicesima al traguardo la 51 a causa di un contatto in gara - incomprensione tra Calado e un'altra vettura in fase di doppiaggio - che ha costretto la vettura a una lunga sosta ai box per riparazioni. Dopo le prime tre gare di campionato AF Corse è costretta a inseguire. In classifica costruttori comanda Ford con 117 punti, insegue Ferrari con 108, poi Aston Martin e Ford con 95 e 72 rispettivamente. In classifica piloti comandano Priaulx/Tincknell con 74 punti, terzi con 14 punti di ritardo Rigon/Bird mentre solamente sesti Calado/Pier Guidi a -36.
Alla 6 Ore del Nurburgring le due 488 GTE non sono le vetture più veloci in pista, tuttavia grazie a una migliore gestione degli pneumatici AF Corse è riuscita a trionfare davanti alle due Porsche con la 51. Attardata di diversi giri la 71 - orfana di Bird sostituito da Vilander - a causa di un problema al cambio nelle fasi iniziali di gara. Alla 6 Ore del Messico arriva un podio per la 71 e un sesto posto per la 51. Alla 6 Ore del Cota le Ferrari dominano la gara. Nonostante una safety car abbia azzerato il vantaggio costruito dai rivali, la vettura 51 a 10 minuti dal termine è saldamente al comando della gara con 34 secondi di vantaggio su Porsche quando accusa una foratura. Pier Guidi percorre metà pista su tre ruote e i meccanici velocissimi a sostituire la gomma forata riescono a rispedire la vettura in pista conservando la testa della corsa per soli 5 decimi di secondo. Terzo posto per la vettura 71. I risultati positivi raccolti in queste gare consentono ad AF Corse di scalare le classifiche. Ferrari adesso comanda la classifica costruttori con 203 punti, insegue Ford a 163, Aston Martin a 162 e Porsche a 157. Tra i piloti Priaulx/Tincknell (Ford) sono ancora primi con 102 punti, secondi a quota 96 Lietz/Makowiecki (Porsche), terzo Rigon a 95.5 mentre Pier Guidi/Calado ne hanno 95. Anche Bird è a quota 95, tuttavia avendo saltato una gara non può più avere gli stessi punti del suo compagno Rigon e non può più aspirare a diventare campione del mondo a meno di un cambio di equipaggio.
Scattata dalla settima posizione in griglia di partenza, la vettura 51 ha sorpassato tutti i rivali in pista ed è andata a vincere una 6 Ore del Fuji contraddistinta da una pioggia incessante, nebbia, numerose bandiere rosse e safety car. Lodevole il sorpasso per la prima posizione di Calado ai danni della Porsche pochi minuti prima dell'ultima interruzione a causa del maltempo mentre la Ford in testa alla gara è stata protagonista di un incidente. La vettura 71 è stata a lungo in lotta per il podio ma si è dovuta accontentare di un quinto posto finale. Grazie a questa vittoria e al 13º posto della Ford, Pier Guidi e Calado hanno conquistato la prima posizione in classifica piloti precedendo di soli due punti la Porsche numero 91. Alla 6 Ore di Shanghai, pista storicamente ostica per le vetture italiane, il terzo posto ottenuto dalla 51 ha consentito ad AF Corse di laurearsi con una gara d'anticipo campione del mondo Endurance Costruttori per conto di Ferrari per la quinta volta dal 2012[1][2][3]. Il titolo piloti verrà assegnato all'ultima gara, la 6 Ore del Bahrain.
Alla vigilia della gara finale in Bahrain Pier Guidi/Calado sono in testa alla classifica piloti con 135 punti in campionato, seguono Lietz/Makowiecki su Porsche 91 a 133, Priaulx/Tincknell su Ford 67 a 127,5 e Rigon a 113,5. Rigon/Bird in qualifica conquistano la pole position mentre Calado/Pier Guidi scatteranno dalla quarta piazza dietro alla Ford 67 ma tre posizioni davanti alla Porsche 91. In gara le vetture lottano a lungo contro la Ford ma alla fine le due Ferrari hanno la meglio. AF Corse organizza un trionfale arrivo in parata, lasciando la vittoria alla vettura 71 di Rigon/Bird - con quest'ultimo che sotto il podio ha fatto la proposta di matrimonio alla fidanzata - mentre il secondo posto ottenuto dalla 51 consente a Pier Guidi e Calado di laurearsi campioni del mondo per la loro prima volta[4][5][6]. È il terzo trionfo per AF Corse nella classifica piloti, dopo i successi di Bruni nel 2013 e Bruni/Vilander nel 2014. Da segnalare che nel 2017 la FIA ha riconosciuto per la prima volta alla classifica GT del WEC lo status di "World Championship", mentre nelle stagioni era solamente una "World Cup". La classifica finale vede Ferrari trionfare con 305 punti, seconda Ford a quota 237,5, poi Porsche a 223,5 e ultima a 207 Aston Martin. Tra i piloti Pier Guidi/Calado hanno concluso con 153 punti, Lietz/Makowiecki con 145, Priaulx/Tincknell con 142,5, Rigon con 139,5 e Bird con 139. AF Corse trionfa anche nel trofeo dedicato ai team con la vettura 51 mentre la 71 è quarta.
La Ferrari 488 GTE Evo e il ritorno alla vittoria della 24 Ore di Le Mans (2018-2021)
[modifica | modifica wikitesto]2018
[modifica | modifica wikitesto]Al termine del 2017 ACO annuncia un cambiamento radicale per il WEC. Il campionato stravolge il calendario passando a un format invernale per avere la 24 Ore di Le Mans come appuntamento finale. Per completare la transizione la stagione 2018/2019 avrà in calendario ben due 6 Ore di Spa e due 24 Ore di Le Mans, oltre al ritorno di Sebring con una 1000 Miglia da disputare il giorno prima della 12 Ore dell'IMSA. Per la stagione 2018/2019 del WEC Ferrari introduce un kit evo per le 488 GTE con lo scopo di migliorarne le prestazioni. L'unica novità tra gli equipaggi del FIA WEC di AF Corse è l'ingaggio di Daniel Serra come terzo pilota sulla vettura 51 per Le Mans e Sebring, invariata la 71. La stagione 2018 si apre a Spa con un insperato podio per la vettura 71 conquistato sul finale con un deciso sorpasso di Rigon ai danni della Porsche di Bruni in crisi di gomme. La 51 conclude 15ª per via di un contatto in pit lane con un'altra vettura[7].
Alla 24 Ore di Le Mans AF Corse schiera per la prima volta ben 3 vetture in classe GTE Pro. Oltre alle vetture 51 e 71 per Pier Guidi/Calado/Serra e Rigon/Bird/Molina, farà il suo esordio la vettura 52 per Toni Vilander, Antonio Giovinazzi e Pipo Derani[8][9]. L'edizione 2018 prevede una contestata novità in classe GTE Pro: le vetture non potranno effettuare stint più lunghi di 14 giri. Questa regola - abolita già dall'edizione successiva - non è stata apprezzata dai team poiché congela le strategie e impedisce qualunque tentativo di andare a caccia della vittoria con un approccio tattico differente rispetto agli altri partecipanti[10]. La gara di AF Corse è stata condizionata da diversi problemi, una velocità di punta non ai livelli dei rivali e da molteplici penalità dovute ad errori dei piloti. Una foratura nel corso della seconda ora di gara ha costretto James Calado a rientrare a velocità limitata dalla chicane Michelin sul rettilineo Hunaudieres fino al box, perdendo praticamente un giro. La prima fase di Safety Car ha poi spaccato il gruppo in tre tronconi, con la Porsche 92 unica dietro la Safety Car A con due minuti di vantaggio sui rivali che ha potuto amministrare per tutto il resto della gara favorita dal limite di 14 giri per stint. Quasi tutto il resto delle vetture GT è rimasto bloccato alle spalle della vettura B e la 51 costretta ad accodarsi alla Safety Car C. Questo ha tagliato fuori dal gruppo di testa i campioni del mondo Calado e Pier Guidi insieme a Daniel Serra. La vettura 71 è stata punita con uno stop and go di tre minuti per un'infrazione in regime di safety car commessa da Molina e nella neutralizzazione successiva ha invece accusato un problema allo splitter anteriore, danneggiato dal detrito di un'auto incidentata che ha costretto il team a sostituirlo perdendo svariati giri. La 488 GTE è rimasta in gara e ha attraversato il traguardo in decima posizione raccogliendo punti per il campionato. A beneficiare della Safety Car è invece stato l'equipaggio della vettura 52 che con Antonio Giovinazzi, Pipo Derani e Toni Vilander è riuscito addirittura ad occupare la seconda posizione. Nel corso della notte Calado, Pier Guidi e Serra hanno girato come metronomi risalendo fino alla sesta posizione prima di retrocedere al settimo posto per un problema ad un ammortizzatore. Il piazzamento però vale come un quarto posto in termini di punti, dato che solo le vetture iscritte al FIA World Endurance Championship ne possono raccogliere. La vettura 52 è invece incappata in tre stop&go per eccesso di velocità ma ha concluso al quinto posto. La vittoria è andata a Christensen-Estre-Vanthoor sulla Porsche 92.[11]
2019-2020
[modifica | modifica wikitesto]La seconda parte della stagione 2018/2019 si apre con un doppio piazzamento a punti alla 1000 di Sebring per le vetture 51 e 71. Alla 6 Ore di Spa è arrivato un secondo posto per la vettura 51 in una gara condizionata da un alternarsi di sole, pioggia e neve. Solamente una bandiera rossa esposta a 10 minuti dalla fine della gara ha impedito a Calado di andare all'attacco dell'Aston Martin in testa alla gara, la quale era attesa ai box poiché non aveva carburante a sufficienza per concludere la gara.
A cinque anni dall'ultimo trionfo le Ferrari di AF Corse sono tornate a vincere la 24 Ore di Le Mans tra le vetture gran turismo dopo una lunga battaglia contro Corvette, Porsche e Ford. Più arretrate sono arrivate Aston Martin e BMW. Come nel 2012 e 2014, anche nel 2019 la vittoria è andata alla vettura numero 51 condotta questa volta da Alessandro Pier Guidi, James Calado e Daniel Serra. Partita dalla dodicesima posizione, la vettura ha fin da subito mostrato un ottimo passo gara che, unito ad una buona velocità in punta, le ha permesso di compiere numerosi sorpassi nel corso delle prime ore di gara fino a portarsi in prima posizione. Al mattino la lotta per la vittoria è diventata una questione tra la Ferrari 51, la Corvette 63 e due delle quattro Porsche ufficiali, quest'ultime leggermente più staccate. La Ferrari sostava diversi giri prima rispetto ai rivali per via di una foratura accusata nel corso del mattino, e come conseguenza alternava fasi in cui era da sola in testa alla gara ad altre in cui si trovava in gruppo con i rivali, con lo svantaggio di dover effettuare un pit stop in più rispetto ai rivali. A tre ore dal traguardo AF Corse è stata in grado di costruire un cospicuo vantaggio nei confronti dei rivali che hanno dovuto sostare in regime di Safety Car, trovando il semaforo rosso in uscita dalla pit lane. L'esito della gara sembrava incerto tra la Ferrari e le Corvette, con la vettura 51 in testa alla gara con oltre un minuto di vantaggio ma costretta ad effettuare un pit stop in più. Un testacoda di Jan Magnussen durante la ripartenza dopo il regime di safety car ha tolto dai giochi il team americano. La 51 ha controllato la gara fino al traguardo, tagliato con 50' di vantaggio sulle Porsche.[12][13]. Ritiro dopo 10 ore di gara per la vettura 71 a causa di un problema meccanico. Sfruttando la vittoria a Le Mans, Pier Guidi e Calado hanno concluso il campionato al secondo posto dietro a Estre e Christensen, secondo posto per Ferrari nella classifica costruttori.
La stagione 2019-2020 del mondiale endurance non è cominciata nel migliore dei modi. Alla 4 Ore di Silverstone AF Corse ha messo in mostra in passo gara superiore ai rivali che le ha consentito di superare in pista entrambe le Porsche e portarsi al comando della gara. A 45 minuti dal termine la vettura 51 ha ricevuto un drive through per aver superato una vettura in regime di Safety Car. Ma l'infrazione non era stata commessa, il team lo ha fatto notare alla direzione gara che ha provveduto a cancellare il drive through. La direzione gara non è stata sufficientemente veloce a rescindere la penalità, l'annullamento è arrivato pochi secondi dopo l'ingresso della vettura di AF Corse in pit lane per scontare il drive through[14]. La vettura 51 di Pier Guidi e Calado si è dovuta accontentare di un quarto posto, ritiro per la 71 di Rigon e Molina a causa di un incidente in fase di doppiaggio causato da una Ginetta Lmp1. Alla 6 Ore del Fuji è arrivato un quarto e quinto posto con la strategia rovinata da una FCY. Alla 4 ore di Shanghai è arrivata una vittoria per AF Corse con Pier Guidi e Calado, tuttavia la Ferrari è stata squalificata per un'infrazione dovuta all'altezza da terra. Sostenendo che l'irregolarità sia stata causata da un contatto in gara, la squadra ha presentato appello[15]. In data 13 Febbraio 2020 la sentenza è stata resa pubblica e la Ferrari di AF Corse è stata proclamata vincitrice della 4 Ore di Shanghai[16]. Alla 8 Ore del Bahrain le due Ferrari hanno combattuto corpo a corpo per l'intera gara contro le due Aston Martin e inizialmente anche con Porsche. La 51 è arrivata quarta attardata da una foratura mentre la 71 è giunta al secondo posto a causa di un controverso stop and go assegnato a mezz'ora dal termine mentre lottava per la vittoria con la Aston Martin numero 95[17]. Durante l'ultimo pit stop Molina in ripartenza ha infatti fatto sgommare leggermente le ruote ed è stato penalizzato dai giudici di gara, sanzione reputata eccessiva da Rigon.[18]
DTM
[modifica | modifica wikitesto]Il debutto vincente (2021-)
[modifica | modifica wikitesto]2021
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2021 AF Corse entra nella serie tedesca DTM — nell'occasione convertitasi a livello regolamentare dalle silhouette alle GT3 — con due vetture Ferrari 488 GT3 Evo 2020 e con il supporto della Red Bull Racing e della Scuderia AlphaTauri; come piloti vengono schierati Alexander Albon, transfuga dalla Formula 1, e Liam Lawson più Nick Cassidy come riserva[19]. Nella gara d'esordio, disputata a Monza, subito Lawson trionfa davanti alla Mercedes-AMG GT3 di Maximilian Götz, mentre Albon chiude anche lui sul podio in terza posizione[20]; nel resto del calendario, arrivano per il team piacentino la vittoria di Albon al Nürburgring[21] e la doppietta di Lawson al Red Bull Ring[22][23]. Il campionato 2021 si chiude per AF Corse con Lawson in lotta per il titolo piloti fino all'ultimo appuntamento del Norisring, cedendo al solo Götz[24], e soprattutto con la vittoria del titolo per squadre[25], appena il secondo nella storia del DTM per un marchio non tedesco dall'affermazione di Alfa Romeo nell'edizione 1993[24].
Il finale di stagione è stato contraddistinto da numerose polemiche a causa dell'atteggiamento del pilota Audi e contendente al titolo Kelvin Van Der Linde, il quale durante la partenza dell'ultima gara al Norisring ha colpito di proposito la vettura di Liam Lawson, in quel momento in testa alla gara e al campionato con 19 punti di vantaggio, rompendogli lo sterzo e togliendogli la possibilità di lottare per il campionato. Da segnalare che Van Der Linde aveva tentato la stessa manovra nei due round precedenti, e che più in là nel corso della gara è stato costretto al ritiro da una foratura causata da un contatto con Maximilian Gotz. Successivamente la Mercedes ha imposto degli ordini di squadra ed ha fermato Lucas Auer e Philip Ellis, in quel momento in testa alla gara, per consentire a Gotz di ottenere punti a sufficienza per scavalcare Lawson in classifica. Nick Cassidy, precipitato in ultima posizione a causa dell'incidente provocato da Van Der Linde, è stato in grado di recuperare diverse posizioni e portarsi alle spalle di Gotz, ma è stato bloccato da tre diverse Mercedes che hanno fatto fronte comune per fermarlo.
Risultati
[modifica | modifica wikitesto]Campionato FIA GT
[modifica | modifica wikitesto]Le Mans Series
[modifica | modifica wikitesto]Anno | Classe | Vettura | Pilota | 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | PP | Punti | PC | Punti |
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2010 | GT2 | Ferrari F430 GT2 | Giancarlo Fisichella | PRI 3 | SPA 3 | ALG 2 | HUN 4 | SIL 12 | 3º | 66 | 2º | 66 |
Toni Vilander | PRI 3 | SPA 3 | ALG 2 | HUN 4 | SIL 12 | 3º | 66 | |||||
Jean Alesi | PRI 3 | SPA 3 | ALG 2 | HUN 4 | SIL 12 | 3º | 66 | |||||
Gianmaria Bruni | PRI Rit | SPA 2 | ALG 1 | HUN | SIL 1 | 8º | 50 | 3º | 59 | |||
Jaime Melo | PRI Rit | SPA 2 | ALG 1 | HUN | SIL 1 | 8º | 50 | |||||
Álvaro Barba | PRI | SPA | ALG | HUN 5 | SIL | ? | ? | |||||
Álvaro Parente | PRI | SPA | ALG | HUN 5 | SIL | ? | ? | |||||
Luis Pérez Companc | PRI 5 | SPA 11 | ALG 6 | HUN 8 | SIL 9 | 14º | 38 | 7º | 38 | |||
Matías Russo | PRI 5 | SPA 11 | ALG 6 | HUN 8 | SIL 9 | 14º | 38 | |||||
2011 | LMGTE Pro | Ferrari 458 Italia GT2 | Giancarlo Fisichella | PRI 2 | SPA 1 | IMO 2 | SIL 1 | EST Rit | 1º | 60 | 1º | 61 |
Gianmaria Bruni | PRI 2 | SPA 1 | IMO 2 | SIL 1 | EST Rit | 1º | 60 | |||||
Toni Vilander | PRI 4 | SPA Rit | IMO 1 | SIL Rit | EST 4 | 4° | 37 | |||||
Jaime Melo | PRI 4 | SPA Rit | IMO 1 | SIL Rit | EST 4 | 4° | 37 | |||||
LMGTE Pro | Ferrari F430 GT2 | Piergiuseppe Perazzini | PRI 2 | SPA 2 | IMO 3 | SIL 5 | EST 4 | 2º | 58 | 2ºº | 58 | |
Marco Cioci | PRI 2 | SPA 2 | IMO 3 | SIL 5 | EST 4 | 2º | 58 | |||||
Stéphane Lémeret | PRI 2 | SPA 2 | IMO 3 | SIL 5 | EST 4 | 2º | 58 | |||||
José Rui Águas | PRI 5 | SPA Rit | IMO | SIL | EST | ? | ? | |||||
Robert Kauffman | PRI 5 | SPA Rit | IMO | SIL | EST | ? | ? | |||||
Giuseppe Cirò | PRI 5 | SPA | IMO | SIL | EST | ? | ? |