Andrés de Vega

De iustificatione doctrina universa, 1572

Andrés de Vega (Segovia, 1498Salamanca, 1549) è stato un teologo francescano spagnolo. Partecipò al concilio di Trento ed è noto per la sua teoria della giustificazione.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Vega nacque a Segovia nella Vecchia Castiglia, in Spagna. Era di famiglia nobile, figlio di Gundisalvo de La Vega e Leonora de León. Studiò all'Università di Salamanca con Alfonso de Castro e Francisco de Vitoria; ottenne la laurea nel 1535 e il dottorato nel 1537. Entrò nell'ordine francescano nel convento di Salamanca il 23 marzo 1538.

Vega era uno scotista moderato influenzato dal pensiero di San Bonaventura. L'imperatore Carlo V lo inviò come teologo insieme ad altri studiosi al Concilio di Trento. A Trento Vega entrò in contatto con il cardinale Petrus Pacheco, vescovo di Jaén (per questo chiamato "Giennensis"), patrono dell'Ordine francescano. Vega ebbe un ruolo importante nelle discussioni preliminari sul canone della Bibbia. Ebbe anche una parte preminente nelle discussioni preliminari sulla giustificazione, entrando in contrasto con il teologo domenicano Domingo de Soto, che difendeva i principi tomisti. Mentre partecipava al concilio di Trento, Vega continuò le proprie attività accademiche e rispose a una domanda teologica di Carlo V sul battesimo degli indios.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Luca Wadding, Scriptores ordinis minorum (Rome, 1650), 14 sq.; (ibid., 1806), 1829; (ibid., 1906), 17 sq.;
  • Sbaralea, Supplementum ad scriptores ord. min. (Rome, 1806), 37 sq.; (2nd ed., ibid, 1908), I, 40;
  • WADDING-LUCAS DE VENETIA, Annales minorum, XVIII (Rome, 1740), 17-18, 122-23, 145-147; XIX (ibid., 1754), 208;
  • Hugo von Hurter, Nomenclator, IV (Innsbruck, 1899), 1179 sqq.; II (3rd ed., ibid., 1906), 1390–92;
  • Concilium Tridentinum issued by the GURRES SOCIETY, I-V (Freiburg, 1901–1911);
  • HEFNER, Die Entstehungsgeschichte des Trienter Rechtfertigungsdekretes (Paderborn, 1909), 58-59; 102 sqq.

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