Erma (padre della Chiesa)

Erma (in greco: Ἑρμᾶς, Hermâs; Aquileia, II secolo d.C. – ...) è stato uno scrittore greco, uno dei padri della Chiesa.

Secondo il Canone muratoriano[1] fu originario di Aquileia e fratello di papa Pio I. Origene lo identificò con l'omonimo personaggio salutato da Paolo nel sedicesimo capitolo della Lettera ai Romani[2], ma ciò è ritenuto improbabile dagli studiosi moderni.[3]

È l'autore del Pastore, un testo cristiano del II secolo. Si tratta del più lungo scritto del periodo dei cosiddetti "Padri apostolici" conservatosi; riveste un particolare interesse a causa del suo genere letterario apocalittico, per il messaggio di liberazione a proposito della penitenza post battesimale unica e per il ritratto della Chiesa di Roma verso il 150.

L'opera è annoverata fra i testi del Nuovo Testamento della più antica Bibbia conservatasi, il Codex Sinaiticus, ma non dal Canone muratoriano, che lo pone, pur lodandolo, fuori dai testi sacri.

  1. ^ Pastorem uero nuperrime temporibus nostris in urbe Roma Herma conscripsit, sedente cathedra urbis Romae ecclesiae Pio episcopo fratre ejus (44).
  2. ^ Commento alla Lettera ai Romani, X, 31.
  3. ^ Quasten, p. 90; (EN) Thomas P. Scheck (a cura di), Origen, Commentary on the Epistle to the Romans, Washington D.C., 2002, p. 296 n. 280.
  • Antonio Carlini, ERMA, in Dizionario biografico dei friulani, Udine, Forum editrice universitaria udinese, 2011
  • Johannes Quasten, Patrologia, vol. 1, Marietti, 1980.

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