Patto del Mayflower

Patto del Mayflower
Firma del patto del Mayflower 1620, dipinta da Jean Leon Gerome Ferris 1899
ContestoFondazione della colonia di Plymouth
Firma21 novembre 1620
LuogoMayflower
FirmatariPadri Pellegrini
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Il Patto del Mayflower (Mayflower Compact), originariamente intitolato Agreement Between the Settlers of New Plymouth (in italiano Accordo tra i coloni di Nuova Plymouth), fu il primo documento di governo della colonia di Plymouth. Fu redatto dagli uomini a bordo della Mayflower, tra cui puritani separatisti, avventurieri e commercianti. Sebbene l'accordo contenesse un giuramento di fedeltà al re, i puritani e altri separatisti protestanti erano insoddisfatti dello stato della Chiesa d'Inghilterra, della portata limitata della Riforma inglese e della riluttanza di re Giacomo I d'Inghilterra a imporre ulteriori riforme.

Il Patto del Mayflower venne firmato a bordo della nave il 21 novembre [11 novembre secondo il calendario giuliano], 1620.[1] Furono 41 su 101 passeggeri della nave a siglare il patto; la Mayflower si trovava ancorata al porto di Provincetown, vicino alla punta settentrionale di Capo Cod.[2][3]

I Padri Pellegrini originariamente speravano di raggiungere l'America all'inizio di ottobre utilizzando due navi, ma ritardi e complicazioni li costrinsero a usarne solo una, la Mayflower. La loro destinazione prevista era la Colonia della Virginia, con il viaggio finanziato dalla Compagnia dei Mercanti Avventurieri di Londra. Le tempeste li costrinsero però ad ancorare al largo di Capo Cod, in Massachusetts, poiché continuare con le provviste scarse sarebbe stato imprudente. Ciò spinse alcuni passeggeri non puritani (che i puritani chiamavano "Stranieri") a proclamare che "avrebbero usato la propria libertà; poiché nessuno aveva il potere di comandarli" dato che non si sarebbero stabiliti nel territorio concordato della Virginia.[4] Per evitare ciò, i Pellegrini decisero di istituire un proprio governo, pur affermando ancora la loro fedeltà alla Corona d'Inghilterra. Pertanto, il Patto del Mayflower si basava simultaneamente su un modello maggioritario e sulla fedeltà degli insediamenti al re. Era in sostanza un contratto sociale in cui i coloni acconsentivano a seguire le regole e i regolamenti della comunità per amore dell'ordine e della sopravvivenza.[3]

Argomentazioni simili erano state avanzate senza successo dai naufraghi della Sea Venture, un gruppo simile e precedente diretto alla Colonia della Virginia, e in particolare da un certo Stephen Hopkins,[5] che era stato di conseguenza condannato per ammutinamento e condannato a morte, ma graziato.[6] Si ritiene che questo Stephen Hopkins sia lo stesso a bordo della Mayflower e tra i firmatari del Patto.[5]

I Pellegrini avevano vissuto per alcuni anni a Leida, una città della Repubblica Olandese. Lo storico Nathaniel Philbrick afferma: "Proprio come un patto spirituale aveva segnato l'inizio della loro congregazione a Leida, un patto civile avrebbe fornito la base per un governo secolare in America."[7]

Il documento originale è andato perduto [8], ma esistono tre versioni del XVII secolo: stampata in "Mourt's Relation" (1622),[9] [10] ristampata in "Purchas his Pilgrimes" (1625);[11] scritta a mano da William Bradford nel suo diario "Of Plimoth Plantation" (1646);[12] e stampata dal nipote di Bradford, Nathaniel Morton, in "New-Englands Memorial" (1669).[8] Le tre versioni differiscono leggermente nella formulazione e in modo significativo nell'ortografia, nelle maiuscole e nella punteggiatura.[10] William Bradford scrisse la prima parte di "Mourt's Relation", inclusa la sua versione del patto, quindi redasse due delle tre versioni. La formulazione di queste due versioni è piuttosto simile, a differenza di quella di Morton. Il manoscritto autografo di Bradford è conservato in un caveau presso la Biblioteca di Stato del Massachusetts.[13]

Versione moderna del documento:

(EN)

«IN THE NAME OF GOD, AMEN. We, whose names are underwritten, the Loyal Subjects of our dread Sovereign Lord King James, by the Grace of God, of Great Britain, France, and Ireland, King, Defender of the Faith, &c. Having undertaken for the Glory of God, and Advancement of the Christian Faith, and the Honour of our King and Country, a Voyage to plant the first Colony in the northern Parts of Virginia; Do by these Presents, solemnly and mutually, in the Presence of God and one another, covenant and combine ourselves together into a civil Body Politick, for our better Ordering and Preservation, and Furtherance of the Ends aforesaid: And by Virtue hereof do enact, constitute, and frame, such just and equal Laws, Ordinances, Acts, Constitutions, and Offices, from time to time, as shall be thought most meet and convenient for the general Good of the Colony; unto which we promise all due Submission and Obedience. IN WITNESS whereof we have hereunto subscribed our names at Cape-Cod the eleventh of November, in the Reign of our Sovereign Lord King James, of England, France, and Ireland, the eighteenth, and of Scotland the fifty-fourth, Anno Domini; 1620.[14]»

(IT)

«IN NOME DI DIO, AMEN. Noi, i cui nomi sono sottoscritti, i Leali Sudditi del nostro temuto Sovrano Signore Re Giacomo, per Grazia di Dio, di Gran Bretagna, Francia e Irlanda, Re, Difensore della Fede, ecc. Avendo intrapreso, per la Gloria di Dio, e per l'Avanzamento della Fede Cristiana, e per l'Onore del nostro Re e Paese, un Viaggio per fondare la prima Colonia nella parte settentrionale della Virginia; Con la presente, solennemente e reciprocamente, alla Presenza di Dio e l'uno dell'altro, ci impegniamo e uniamo in un Corpo Politico Civile, per il nostro migliore Ordine e Preservazione, e per il Promovimento dei suddetti Scopi: e in virtù di ciò promulghiamo, costituiamo e redigiamo tali Leggi, Ordinanze, Atti, Costituzioni e Uffici giusti ed equi, di volta in volta, come saranno ritenuti più idonei e convenienti per il Bene generale della Colonia; a cui promettiamo tutta la dovuta Sottomissione e Obbedienza. IN FEDE DI CHE abbiamo qui sottoscritto i nostri nomi a Capo Cod l'undici novembre, nel Regno del nostro Sovrano Signore Re Giacomo d'Inghilterra, di Francia e d'Irlanda, il diciottesimo, e di Scozia il cinquantaquattresimo, Anno Domini; 1620.»

Il documento fu firmato il 21 novembre [11 novembre secondo il calendario giuliano].[1]

  1. ^ a b (EN) William J. Bennett e John T. E. Cribb, The American Patriot's Almanac: Daily Readings on America, Thomas Nelson, 2013, pp. 460, ISBN 978-1595553751.
  2. ^ Thomas Prince, A chronological history of New England in the form of annals. (1736) Chronology 73, 84–86. Internet Archive.
  3. ^ a b (EN) Alexander Young, Chronicles of the Pilgrim Fathers of the Colony of Plymouth from 1602 to 1625, C. C. Little and J. Brown, 1841, pp.  117.–124.
  4. ^ (EN) William Bradford, Book 2, Anno 1620 (PDF), in Hildebrandt, Ted (a cura di), Bradford's History "Of Plimoth Plantation", Boston, Wright & Potter, 1898. URL consultato il 1º giugno 2006.
  5. ^ a b Joseph Kelly, How the Survivor of a 1609 Shipwreck Brought Democracy to America: Stephen Hopkins, Colonist at Both Jamestown and Plymouth, Proposed a Government Based on Consent of the Governed [collegamento interrotto], su zocalopublhttps:, 24 giugno 2019. URL consultato il 19 febbraio 2022.
  6. ^ Caleb Johnson, The Mayflower and Her Passengers (Indiana: Xlibris Corp., 2006 Caleb Johnson) pp. 162-163
  7. ^ Nathaniel Philbrick (2006), Mayflower: A Story of Courage, Community, and War, Penguin Book, New York, ISBN 978-0143111979, p. 41
  8. ^ a b George Ernest Bowman, The Mayflower Compact and its signers (PDF). (Boston: Massachusetts Society of Mayflower Descendants, 1920). Photocopies of the 1622, 1646 and 1669 versions of the document.
  9. ^ William Bradford, Edward Winslow (printer G. Mourt [George Morton], Relation or Iournall of the beginning and proceedings of the English Plantation setled at Plimoth in New England., Early English Books Online, p.b4
  10. ^ a b Henry Martyn Dexter, [G. Mourt = George Morton], Mourt's Relation or Journal of the Plantation at Plymouth., 1865, pp. 6–7, a reprint using original typeface, paragraphs, punctuation, spelling and embellishments, but not pagination.
  11. ^ Samuel Purchas, Hakluytus Posthumus or Purchas His Pilgrimes., Vol. XIX (Glasgow:James Maclehose, 1906) 313–314. Reprint of 1625 edition except that letters i, j, u, and v are used according to modern custom, contracted letters extended, printers' errors corrected, and repaginated from original four volumes to twenty volumes (I.xxvi).
  12. ^ William Bradford, Bradford's History "Of Plimoth Plantation" from the original manuscript. (Boston: 1901) page 110 (photocopy of manuscript page follows). Passengers listed on pp. 530–540. No annotations. Official printing by the Commonwealth of Massachusetts. This printing of the compact is identical to the 1856 version by the Massachusetts Historical Society. Spelling and contractions follow manuscript except for modern usage of u and v. Capitalization and punctuation differ from manuscript. A faithful transcription is at Mayflower Compact (1620) (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2009).
  13. ^ History of Plimoth Plantation: manuscript, 1630–1650. State Library of Massachusetts Catalog.
  14. ^ Mayflower Compact : 1620. Agreement Between the Settlers at New Plymouth : 1620, su Avalon Project, Yale Law School. URL consultato il 18 febbraio 2018. Source: The Federal and State Constitutions Colonial Charters, and Other Organic Laws of the States, Territories, and Colonies Now or Heretofore Forming the United States of America Compiled and Edited Under the Act of Congress of June 30, 1906 by Francis Newton Thorpe Washington, DC : Government Printing Office, 1909.
  • Maldwin A. Jones, Storia degli Stati Uniti d'America, Bompiani, 2001, p. 12.

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