Resurrectio
Resurrectio | |
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Gadda (Crespi) salva un bambino che sta per essere investito | |
Lingua originale | italiano |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1931 |
Durata | 64 min |
Dati tecnici | B/N |
Genere | drammatico |
Regia | Alessandro Blasetti |
Soggetto | Alessandro Blasetti |
Sceneggiatura | Alessandro Blasetti, Guglielmo Zorzi (dialoghi) |
Produttore | Stefano Pittaluga |
Casa di produzione | Cines |
Distribuzione in italiano | Anonima Pittaluga |
Fotografia | Carlo Montuori, Giulio De Luca |
Montaggio | Ignazio Ferronetti, Alessandro Blasetti |
Musiche | Amedeo Escobar, adattata e diretta da Pietro Sassoli |
Scenografia | Gastone Medin |
Interpreti e personaggi | |
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Resurrectio è un film drammatico italiano del 1931, scritto e diretto da Alessandro Blasetti.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Un direttore d'orchestra, deluso e amareggiato perché abbandonato dall'amante, arriva sull'orlo del suicidio. Sta per mettere in atto il suo proposito ma nello stesso momento si trova a dover salvare un bambino che sta per essere investito da un camion. Qui l'incontro con una graziosa e sensibile fanciulla, che aveva già incontrato sull'autobus e che lo aveva seguito.
Da questo momento decide di rompere ogni legame con il passato e si dedica con rinnovato vigore alla sua musica. E in questo modo comincerà la sua resurrezione.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Resurrectio è il primo film prodotto dalla nuova Cines di Stefano Pittaluga e il primo film sonoro italiano, distribuito però solo nel 1931 dopo il successivo La canzone dell'amore di Gennaro Righelli, per considerazioni di natura commerciale.[1][2]
Blasetti, per la prima e ultima volta soggettista e sceneggiatore unico di un suo film, lo definì «il più colossale insuccesso della mia vita»,[1] ma il film va giudicato soprattutto per il suo carattere sperimentale e pionieristico.
Ne esiste soltanto la copia negativa, depositata presso la Cineteca Nazionale.[1]
Critica
[modifica | modifica wikitesto]«La storia si può riassumere in due parole: Un uomo di genio, traviato da una maliarda, trova nell'amore di una fanciulla dalla purezza standard la forza di risorgere a nuova vita. Tutti sanno che Resurrectio è stato girato due volte, per quanto alla primitiva versione non fosse occorso alcuno di quegli accidenti (incendio del negativo, sequestro) che giustificassero una edizione ex novo. Il soggetto si condanna da sé. In quanto alle figure che vorrebbero animarlo si va di male in peggio...»
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Francesco Savio Ma l'amore no, Sonzogno Milano 1975
- Il Corriere Cinematografico, 28 giugno 1930
- Filippo Sacchi, ne Corriere della Sera, 31 maggio 1931
- Alfredo Trimarco, ne Roma della Domenica, 21 settembre 1930
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Resurrectio, su IMDb, IMDb.com.
- (EN, ES) Resurrectio, su FilmAffinity.
- (EN) Resurrectio, su Box Office Mojo, IMDb.com.