Riserva naturale speciale delle Grotte di Pietrasecca

Riserva naturale speciale delle Grotte di Pietrasecca
La grotta del Cervo
Tipo di areaRiserva naturale regionale
Codice WDPA161977
Codice EUAPEUAP0244
Class. internaz.Categoria IUCN IV: area di conservazione di habitat/specie
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Abruzzo
Provincia  L'Aquila
ComuneCarsoli
StatiItalia (bandiera) Italia
Superficie a terra110 ha
Provvedimenti istitutiviL.R. n.19, 10-3-92
GestoreComune di Carsoli
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Italia
Riserva naturale speciale delle Grotte di Pietrasecca
Riserva naturale speciale delle Grotte di Pietrasecca
Sito istituzionale

La riserva naturale speciale delle Grotte di Pietrasecca è un'area naturale protetta situata a Pietrasecca, frazione del comune di Carsoli, in provincia dell'Aquila. La riserva è stata istituita nel 1992[1]. Le grotte sono inserite tra i siti di interesse comunitario dell'Abruzzo.

L'area protetta che ha un'estensione di circa 110 ettari si trova nel comune di Carsoli (AQ) nella piana del Cavaliere. È stata la prima area protetta creata per tutelare le peculiarità dell'area carsica, in cui ci sono due grotte la Grotta dell'Ovito e la Grotta del Cervo. La gestione del parco è del comune di Carsoli, coadiuvato dall'Università degli studi dell'Aquila e da alcune associazioni speleologiche, tra cui la Società Speleologica Italiana. Nei limitrofi comuni di Sante Marie (AQ) e Pescorocchiano (RI) si trovano l'inghiottitoio di Luppa e le grotte di Val de' Varri.

Grotta dell'Ovito

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Grotta dell'Ovito
Ingresso della grotta
Stato
Regione  Abruzzo
Provincia  L'Aquila
Altitudine806 m s.l.m.
Altri nomiGrotta di Pietrasecca
Grotta del Cervo
Mi-ka-El (vista posteriore)
Stato
Regione  Abruzzo
Provincia  L'Aquila
Altitudine858 m s.l.m.
Altri nomiGrotta di Pietrasecca
Particolare della grotta
Speleologi in grotta

Detta anche Inghiottitoio di Pietrasecca, si trova ad 806 metri sul livello del mare. I suoi corridoi raggiungono una lunghezza totale di 1370 metri con un dislivello di 41 metri. I vari corridoi della grotta dell'Ovito sono strutturati nella seguente maniera[2]:

  • Portale a due archi
  • Vecchio ramo fossile
  • Sala dei tre archi
  • Gomito del contatto
  • Lago Stige
  • Caverna dei giganti
  • Ramo dei laghi
  • Galleria dei Marsi
  • Il bivio
  • Ramo delle eccentriche
  • Galleria con vaschette
  • Salone concrezionato
  • Rami aquilani

L'accesso fa entrare in una galleria lunga 270 metri ed alta 15/20 metri. Alcune diramazioni introducono a sale con stalattiti e stalagmiti, quindi la galleria principale si restringe in una specie di canyon. dopo un dislivello di 8 metri si arriva ad un lago che occupa un salone di 70 X 30 m. così poi si raggiungono tutti gli altri ambienti su citati[2].

Nel 2015 sono stati scoperti i cosiddetti "rami aquilani" grazie ad un lavoro di ricerca ed esplorativo messo in atto dal gruppo Grotte e Forre "Francesco De Marchi" del CAI dell'Aquila, coinvolto nel progetto zoologico dalla sezione di Scienze ambientali dell'Università dell'Aquila, che ha permesso di rilevare per la prima volta 200 metri di ulteriore profondità della grotta[3]. Si raggiunge dal paese di Pietrasecca, scendendo lungo una strada che prosegue parallela all'autostrada A24.

Grotta del Cervo

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Detta anche Grotta Grande del Cervo si trova a 858 metri sul livello del mare e presenta una lunghezza totale di 2500 metri con un dislivello di 70 metri. I suoi corridoi sono strutturati nel seguente modo[4]:

  • Sala degli antenati
  • Ramo delle meraviglie
  • Sala delle vaschette
  • Ramo della medusa
  • Fiume di fango
  • Sala del By pass
  • Fiume del silenzio

Questa galleria fu riscoperta nel 1984. Vi furono trovate delle ossa di quattro specie di mammiferi del Pleistocene medio-superiore, tra cui: un orso, una lince, Panthera leo spelaea, Cervus elaphus, nonché 18 monete in bronzo di epoca romana risalenti al IV-V secolo d.C., una risalente invece al XV secolo, depositate in piccole vaschette calcaree naturali[5].

L'ingresso si trova fra le macerie dovute ad una vecchia frana. L'accesso alla grotta del cervo non è privo di difficoltà. Con prudenza si può procedere alle sale ed ai rami suddetti[4]. Il concrezionamento (processo di formazione delle stalattiti e stalagmiti) in questa grotta inizia 850.000 anni fa. Alcuni crolli avvenuti 100.000 e 35.000 anni fa ed un sisma avvenuto nel 1456 bloccarono il processo, ma ogni volta questo lentamente riprese[6].

Anche la Grotta del Cervo si raggiunge facilmente dal paese di Pietrasecca, passando attraverso un sentiero pavimentato che scende verso la grotta, attraversando un bosco di cerri incluso nella riserva protetta.

Nel territorio della riserva si trovano le seguenti specie:[2]

Nella riserva si trovano inoltre: il carpino nero, il cerro, il faggio, l'orniello e variegate specie di fiori e piante cespugliose tra cui l'anemone dell'Appennino.

La fauna della grotta dell'Ovito è la seguente:[2]

La fauna della grotta del Cervo è la seguente:[4]

Accessibilità

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L'area protetta è raggiungibile da Roma attraverso l'autostrada A24 all'uscita del casello di Tagliacozzo, da L'Aquila-Teramo e da Avezzano-Pescara (A25) all'uscita del casello di Carsoli-Oricola, percorrendo infine un tratto della via Tiburtina Valeria.

  1. ^ Piano di assetto naturalistico della Riserva Naturale Regionale Grotte di Pietrasecca (PDF), su comune.carsoli.aq.it, Comune di Carsoli (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2015).
  2. ^ a b c d Ezio Burri, pp. 34-45.
  3. ^ Grotta dell'Ovito: scoperti i rami aquilani, su cavalierenews.it, Cavaliere News.
  4. ^ a b c Ezio Burri, pp. 46-63.
  5. ^ Le monete della Grotta del Cervo, su carsoli.terremarsicane.it, TerreMarsicane (Angelo Bernardini) (archiviato dall'url originale il 9 marzo 2016).
  6. ^ Ezio Burri, p. 59.
  • Angelucci A., Chimenti M., Pasquini G., Nota preliminare su alcune ricerche geologiche e geomorfologiche nelle grotte di attraversamento di Pietrasecca (M. Carseolani) e nel suo bacino di alimentazione, Bollettino Sog. Geol. It.79,3, Roma, 1959.
  • A.A. V.V., L'area carsica di Pietrasecca (Carsoli - Abruzzo). Studio Multidisciplinare, a cura di Ezio Burri. Memorie dell'istituto italiano di Speleologia, 5, serie II, Chieti, 1994.
  • Ezio Burri, La Riserva Naturale Speciale delle Grotte di Pietrasecca, in "Aree Protette in Abruzzo - Contributi alla conoscenza naturalistica ed ambientale", Carsa edizioni, Pescara, 1998.
  • Ezio Burri, La Riserva Naturale delle Grotte di Pietrasecca e il territorio di Carsoli tra storia e arte, Pescara, Carsa Edizioni, 2002.
  • (EN) Ezio Burri, Forti P., The Karst Area of Pietrasecca (Abruzzo, italy): a Project for its preservation and touristic Development, Acta Carsologiva, Ljubljana, 1995
  • Germani C. Le grotte dei Monti Carseolani: Pietrasecca e dintorni, Notiziario CRDS-SCR-GSCAIROMA (6), Roma, 1984.

Voci correlate

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Altri progetti

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