Vespertine

Vespertine
album in studio
ArtistaBjörk
Pubblicazione21 agosto 2001
Durata55:33
Dischi1
Tracce12
GenereMusica elettronica[1][2]
Musica sperimentale[2][3]
Musica minimalista[2]
Musica d'ambiente[4]
Art rock[5]
Glitch[6]
Folktronica[7]
EtichettaOne Little Independent
ProduttoreBjörk, Thomas Knak, Marius De Vries, Console
FormatiCD, vinile, musicassetta, download digitale
Certificazioni
Dischi d'oroCanada (bandiera) Canada[8]
(vendite: 50 000+)
Francia (bandiera) Francia[9]
(vendite: 200 000+)
Giappone (bandiera) Giappone[10]
(vendite: 125 000+)
Regno Unito (bandiera) Regno Unito[11]
(vendite: 100 000+)
Spagna (bandiera) Spagna[12]
(vendite: 50 000+)
Svizzera (bandiera) Svizzera[13]
(vendite: 20 000+)
Björk - cronologia
Album precedente
(2000)
Album successivo
(2002)
Logo
Logo del disco Vespertine
Logo del disco Vespertine
Singoli
  1. Hidden Place
    Pubblicato: 3 agosto 2001
  2. Pagan Poetry
    Pubblicato: 5 novembre 2001
  3. Cocoon
    Pubblicato: 11 marzo 2002

Vespertine è il quarto album della cantautrice islandese Björk (il quinto, contando anche l'omonimo album solista del 1977).

Vespertine è un album, a detta della stessa Björk, molto più intimo dei lavori precedenti, che trae ispirazione dalla sua relazione con l'artista Matthew Barney,[14] da cui la presenza di diverse tracce con testi dal contenuto sessuale più o meno esplicito,[14] come Cocoon[15] o Pagan Poetry.[16] È sempre l'amore il tema di Hidden Place, che canta di come due persone possano "creare un paradiso, tramite la loro unione",[17] mentre in Aurora, Björk si rivolge alla "dea Natura",[18] pregando di poter diventare tutt'uno con le luci del nord.[19] Nell'album è anche presente un omaggio a E.E. Cummings, attraverso il brano Sun In My Mouth, che contiene parte del testo della sua poesia Impressions.[20]

Viene fatto un largo uso di cori e carillon,[21] oltre al solito grande numero di campionature,[22] questa volta a cura del musicista Matthew Herbert e del duo di musica elettronica Matmos.[21] Oltre agli archi,[21] già molto usati in Homogenic,[23] si fa un grande utilizzo dell'arpa, suonata dalla musicista Zeena Parkins.[21]

Da Vespertine sono stati estratti tre singoli, accompagnati da videoclip particolari. Il videoclip di Pagan Poetry, in cui una Björk seminuda infila nella pelle numerose spille e perline[24], è stato censurato su alcune reti, ad esempio MTV;[25] stessa cosa è accaduta al videoclip di Cocoon,[25] in cui Björk si avvolge in un bozzolo creato da fili rossi che le fuoriescono dai capezzoli.[26] Il videoclip di Hidden Place invece è girato interamente da una camera fissa sul volto della cantante, su cui fluidi colorati entrano ed escono dagli orifizi (rappresentazione dei meccanismi che regolano il pensiero)[27][28].

Sulla copertina del disco, Björk è ritratta con il celebre abito cigno indossato durante la 73ª edizione della cerimonia di premiazione degli Oscar il 25 marzo 2001, realizzato da Marjan Pejoski[29].

Il 26 aprile 2019 l'album viene rilasciato dalla One Little Independent Records anche in formato di musicassetta.[30]

Crediti adattati ai dati riportati nel sito della ISWC.[31]

Edizione standard
  1. Hidden Place – 5:28 (Björk, Guy Sigsworth, Mark Bell)
  2. Cocoon – 4:28 (Björk, Thomas Knak)
  3. It's Not Up to You – 5:08 (Björk)
  4. Undo – 5:38 (Björk, Thomas Knak)
  5. Pagan Poetry – 5:14 (Björk)
  6. Frosti – 1:41 (Björk)
  7. Aurora – 4:39 (Björk)
  8. An Echo, A Stain – 4:04 (Björk, Guy Sigsworth)
  9. Sun in My Mouth – 2:40 (Björk, Guy Sigsworth, Edward Estlin Cummings)
  10. Heirloom – 5:12 (Björk, Console)
  11. Harm of Will – 4:36 (Björk, Guy Sigsworth, Harmony Korine)
  12. Unison – 6:45 (Björk)
Bonus track per il Giappone
  1. Generous Palmstroke – 4:24 (Björk, Zeena Parkins)

Di seguito sono elencati i musicisti che hanno suonato nel disco e il personale che ha collaborato alla sua realizzazione.[31][32]

  • Vince Mendoza – orchestrazione, cori
  • Björk – programmazione, composizione, produzione, arrangiamento archi, carillon, arrangiamenti arpa, arrangiamento vocale
  • Rory – assistente tecnico
  • Zeena Parkins – arpa, arpa elettrica, composizione (traccia 13)
  • Marius DeVries – assistente produzione (tracce 5, 13), programmazione beat
  • Stuart Green – coordinatore, coordinatore del coro
  • Isobel Griffiths – agente orchestrale
  • Guy Sigsworthcelesta, calvicembalo, programmazione, arrangiamento coro, programmazione beat, composizione (tracce 1, 8, 9, 11)
  • Jennie O'Grady – coordinatore del coro
  • Matthew Herbert – programmazione
  • Matmos – programmazione, programmazione beat
  • Thomas Knak – programmazione, composizione (tracce 2, 4), produzione (traccia 2)
  • Damian Taylor – programmazione, programmazione beat
  • Aaron Franz – assistente tecnico
  • Matt Fields – assistente
  • Mark Bell – composizione (traccia 1)
  • Bogdan Raczynski – collaboratore
  • Console – composizione (traccia 10), produzione (traccia 10)
  • Edward Estlin Cummings – composizione (traccia 9)
  • Harmony Korine – composizione (traccia 11)
Classifica (2001) Posizione
massima
Australia[33] 9
Austria[33] 5
Belgio (Fiandre)[33] 10
Belgio (Vallonia)[33] 2
Canada[34] 2
Danimarca[35] 1
Europa[36] 1
Finlandia[33] 3
Francia[36] 1
Germania[36] 3
Giappone[37] 6
Italia[38] 2
Norvegia[33] 1
Nuova Zelanda[33] 32
Paesi Bassi[33] 20
Polonia[39] 11
Regno Unito[40] 8
Spagna[41] 1
Stati Uniti[34] 19
Stati Uniti (dance/electronic)[34] 1
Svezia[33] 7
Svizzera[33] 3
  1. ^ Pytlik, 2003, p. 159.
  2. ^ a b c Claudio Fabretti, Bjork La chanteuse dei ghiacci, su Ondarock. URL consultato il 25 aprile 2022.
  3. ^ (EN) 100 Best Albums of the 2000s: Bjork, 'Vespertine', su rollingstone.com, Rolling Stone. URL consultato il 4 novembre 2017.
  4. ^ (EN) Flajšar, Jirí, Vernyik, Zénó, Words into Pictures: E. E. Cummings’ Art Across Borders, su books.google.it, 1º novembre 2007. URL consultato il 5 marzo 2017.
  5. ^ (EN) Jonathan Liu, Björk: Still Weird After All These Years, su observer.com, 5 gennaio 2007. URL consultato il 28 agosto 2016.
  6. ^ (EN) Scott Plagenhoef, Björk: Debut Live / Post Live / Homogenic Live / Vespertine Live, su pitchfork.com, Pitchfork, 9 giugno 2004. URL consultato il 5 marzo 2017.
  7. ^ (EN) Jason Killingsworth, The 50 Best Albums of the Decade (2000–2009), su pastemagazine.com, Paste, 2 novembre 2009. URL consultato il 22 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2011).
  8. ^ (EN) Gold/Platinum, su musiccanada.com, Music Canada. URL consultato il 2 giugno 2017.
  9. ^ (FR) Les Certifications, su snepmusique.com, Syndicat national de l'édition phonographique. URL consultato il 2 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2018).
  10. ^ Oricon, su oricon.co.jp, Scrivere "Vespertine" in "Keywords" e "Title" in "Search by".
  11. ^ (EN) Certified Awards, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. URL consultato il 2 giugno 2017. Scrivere "Vespertine" in "Keywords" e "Title" in "Search by".
  12. ^ Discos de platino y oro, su elmundo.es.
  13. ^ (DE) AWARDS, su swisscharts.com, Schweizer Hitparade. URL consultato il 28 agosto 2016.
  14. ^ a b Pytlik, 2003, p. 160.
  15. ^ The Twilight World of Björk, in NME, IPC Media, 11 agosto 2001.
  16. ^ (EN) Greg Kot, Bjork - Vespertine, su blender.com, 28 agosto 2001. URL consultato il 19 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2004).
  17. ^ (FR) Hidden Place, su Bjork.fr. URL consultato il 23 marzo 2017.
  18. ^ Donaldo Pereira Macedo e Shirley R. Steinberg, Media literacy: a reader, Peter Lang International Academic Publishers, 2007, ISBN 978-0-8204-8668-0.
  19. ^ (EN) David Fricke, Vespertine, in Rolling Stone, 20 agosto 2001. URL consultato il 28 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2017).
  20. ^ (FR) Sun In My Mouth, su bjork.fr. URL consultato il 5 marzo 2017.
  21. ^ a b c d Sofia Girardi, Bjork - Vespertine, su storiadellamusica.it, Storia della Musica. URL consultato il 5 marzo 2017.
  22. ^ Pytlik, 2003, p. 173.
  23. ^ homogenic, su unit.bjork.com. URL consultato il 29 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2009).
  24. ^ Björk - Pagan Poetry (Official Music Video), su youtube.com.
  25. ^ a b BJORK, ‘COCOON’ – BANNED MUSIC VIDEOS, su diffuser.fm.
  26. ^ Bjork - Cocoon HD, su youtube.com, YouTube. URL consultato il 19 marzo 2017.
  27. ^ björk - hidden place, su youtube.com.
  28. ^ (EN) Hidden Place, su unit.bjork.com. URL consultato il 5 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2010).
  29. ^ Vespertine Special, su unit.bjork.com (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2002).
  30. ^ Rockol com s.r.l, √ Bjork, gli album tornano nei negozi come musicassette per un'edizione imperdibile: guarda, su Rockol. URL consultato il 25 aprile 2019.
  31. ^ a b International Standard Musical Work Code, su iswcnet.cisac.org. Digitare il titolo delle canzoni sul motore di ricerca.
  32. ^ (EN) Vespertine, su AllMusic, All Media Network. URL consultato l'11 settembre 2022.
  33. ^ a b c d e f g h i j (FR) Björk – Vespertine, su ultratop.be, Ultratop 50. Hung Medien. URL consultato il 31 dicembre 2014.
  34. ^ a b c Björk - Awards – Billboard Albums – Billboard Singles, su allmusic.com, AllMusic. Rovi Corporation. URL consultato il 31 dicembre 2014.
  35. ^ Hits of the World, in Billboard, vol. 113, n. 38, Nielsen Business Media, Inc, 22 settembre 2001, p. 55, ISSN 0006-2510 (WC · ACNP). URL consultato il 31 dicembre 2014.
  36. ^ a b c Hits of the World, in Billboard, vol. 113, n. 37, Nielsen Business Media, Inc, 15 settembre 2001, p. 61, ISSN 0006-2510 (WC · ACNP). URL consultato il 31 dicembre 2014.
  37. ^ Hits of the World, in Billboard, vol. 113, n. 36, Nielsen Business Media, Inc, 8 settembre 2001, p. 70, ISSN 0006-2510 (WC · ACNP). URL consultato il 31 dicembre 2014.
  38. ^ Gli album più venduti del 2001, su hitparadeitalia.it, Federazione Industria Musicale Italiana. HitParadeItalia. URL consultato il 31 dicembre 2014.
  39. ^ (PL) Oficjalna lista sprzedaży :: OLIS - Official Retail Sales Chart, su olis.onyx.pl, OLiS, 8 ottobre 2001. URL consultato il 31 dicembre 2014.
  40. ^ Björk, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 31 dicembre 2014.
  41. ^ Fernando Salaverri, Sólo éxitos: año a año, 1959–2002, 1st, Spain, Fundación Autor-SGAE, settembre 2005, ISBN 84-8048-639-2.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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