de Havilland DH.11 Oxford
Airco DH.11 Oxford | |
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Descrizione | |
Tipo | Bombardiere |
Equipaggio | 3 |
Progettista | Geoffrey de Havilland |
Costruttore | Airco |
Data primo volo | 1919 |
Esemplari | 1 |
Altre varianti | Airco DH.12 |
Dimensioni e pesi | |
Tavole prospettiche | |
Lunghezza | 13,79 m (45 ft 2¾ in) |
Apertura alare | 18,34 m (60 ft 2 in) |
Altezza | 4,12 m (13 ft 6 in) |
Superficie alare | 66,8 m² (719 ft²) |
Peso a vuoto | 1 866 kg (4 105 lb) |
Peso max al decollo | 3 191 kg (7 020 lb) |
Propulsione | |
Motore | 2 motori radiali ABC Dragonfly 9 cilindri |
Potenza | 320 hp (239 kW) ognuno |
Prestazioni | |
Velocità max | 198 km/h (123 mph) |
Autonomia | 3 h |
Armamento | |
Mitragliatrici | una Vickers calibro .303 in |
Bombe | 4 da 230 lb (104 kg) |
Note | dati riferiti alla versione Oxford Mk I |
i dati sono estratti da Mason, The British Bomber since 1914 [1] | |
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Il de Havilland DH.11 Oxford, citato anche come Airco DH.11, fu un bombardiere biplano bimotore realizzato dall'azienda britannica Airco alla fine degli anni dieci del XX secolo e rimasto allo stadio di prototipo.
Progettato per sostituire l'obsoleto bombardiere Airco DH.10, fu concepito per essere equipaggiato con il motore ABC Dragonfly, ma dimostratosi non all'altezza del suo compito il suo sviluppo fu abbandonato.
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Il DH.11 Oxford fu progettato da Geoffrey de Havilland per conto dell'Aircraft Manufacturing Company come un bombardiere biplano diurno destinato a rimpiazzare il precedente modello DH.10. Fu concepito, seguendo le specifiche del contratto di commissione, per l'utilizzo del motore radiale ABC Dragonfly, che su carta prometteva prestazioni eccellenti tanto da essere commissionato in gran numero dalla Royal Air Force. Il DH.11 avrebbe usufruito di due di questi motori e sarebbe stato costruito completamente in legno, dalla fusoliera lunga e rifinita ed offrendo un grande campo visivo agli artiglieri a bordo[2].
Il primo prototipo volò nel gennaio 1919 e subito si dimostrò come un velivolo ingestibile per via delle basse prestazioni dei motori, soggetti a forte surriscaldamento e intense vibrazioni. Altri due prototipi in lista per la costruzione furono annullati e del progetto non si fece più nulla[1].
Versioni
[modifica | modifica wikitesto]- Oxford Mk I - Prototipo - equipaggiato con 2 motori radiali ABC Dragonfly 9 cilindri, un solo esemplare.
- Oxford Mk II - Versione proposta con motori Siddeley Puma, mai realizzata.
- DH.12 - Versione proposta con motori Dragonfly e postazioni artiglieri modificate, mai realizzata.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Mason, Francis K (1994). The British Bomber since 1914. Putnam Aeronautical Books. ISBN 0-85177-861-5.
- ^ Peter Lewis, The British Bomber since 1914, Third Edition, London, Putnam, 1980, ISBN 0-370-30265-6.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) The Illustrated Encyclopedia of Aircraft (Part Work 1982-1985), Orbis Publishing, 1985.
- (EN) A.J. Jackson, De Havilland Aircraft since 1909, London, Putnam, 1987, ISBN 0-85177-802-X.
- (EN) Francis K. Mason, The British Bomber since 1914, London, Putnam Aeronautical Books, 1994, ISBN 0-85177-861-5.
Altri progetti
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