Sperone (Italia)
Sperone comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Provincia | Avellino |
Amministrazione | |
Sindaco | Adolfo Alaia (lista civica) dal 04-10-2021 |
Territorio | |
Coordinate | 40°57′12.6″N 14°36′22″E |
Altitudine | 175 m s.l.m. |
Superficie | 4,7 km² |
Abitanti | 3 612[1] (31-3-2022) |
Densità | 768,51 ab./km² |
Comuni confinanti | Avella, Baiano, Pannarano (BN), San Martino Valle Caudina, Sirignano, Summonte, Visciano (NA) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 83020 |
Prefisso | 081 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 064103 |
Cod. catastale | I893 |
Targa | AV |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona C, 1 325 GG[3] |
Nome abitanti | speronesi |
Patrono | sant'Elia |
Cartografia | |
Il comune di Sperone all'interno della provincia di Avellino | |
Sito istituzionale | |
Sperone è un comune di 3 612 abitanti della provincia di Avellino in Campania.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il territorio speronese all'inizio era dentro la cinta delle mura di Avella (l'antica Abella). Dopo le invasioni barbariche, Avella romana fu distrutta e gli abitanti che, durante la bufera si erano rifugiati sui monti soprastanti, costituirono nuovi nuclei, e furono a lungo uniti con Avella, per poi distaccarsene man mano. Con il passare del tempo, crescendo il numero degli abitanti di Avella, una parte di essi si insediò a mezzogiorno verso Sperone nelle vicinanze dell'antichissima chiesa di Sant'Elia.
Imponenti si ergevano le sei porte dell'antica Avella; fra queste la porta di Corte sorgeva nel quartiere di Sperone come si apprende dal repertorio archeologico in lingua osco-sannita Cippus Abellanus, custodito presso il Seminario vescovile di Nola. La porta suddetta, in epoca posteriore, fu chiamata anche porta di S. Elia.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma è stato concesso con regio decreto del 2 luglio 1885.[4]
«Di rosso, agli alberi di ciliegio, posto a destra e un pero, posto a sinistra, di verde, fustati al naturale, sradicati, accompagnati in capo da uno sperone, d'oro, con staffa, d'argento. Lo stemma è cimato da una corona formata da un cerchio di muro d'oro, sormontato da otto merli, uniti da muriccioli, il tutto d'argento. Sotto lo stemma comunale, si trovano un ramo d'alloro ed uno di quercia montati a corona, sostenuti da un nastro rosso.[5]»
Lo sperone riprende il nome del comune che trae origine dall'ubicazione a mezzogiorno, rispetto ad Avella, della Porta di Corte, in quanto il termine "sperone" stava a significare "piede", punta più avanzata del territorio di Avella verso pianura, mentre gli alberi rappresentano le coltivazioni tipiche della fertile campagna speronese.[6][7]
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[8]
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Il comune è servito dalla stazione di Sperone-Avella, posta sulla linea Napoli - Nola - Baiano della ferrovia Circumvesuviana.
Attività Economiche
[modifica | modifica wikitesto]Il paese nella bassa irpinia è fondamentalmente ricco di coltivazione della nocciola di qualità, inoltre si segnalano industrie atte alla trasformazione e al commercio di frutta secca. I prodotti del territorio facente parte della De.C.O. “Nocciola di Avella” è stato numerose volte acquistato per la produzione della nutella e di altri prodotti dolciari da parte della Ferrero. Il terziario si presenta molto sviluppato con diverse attività di servizi e ristorazione.[senza fonte]
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Il comune faceva parte della comunità montana Vallo di Lauro e Baianese, fino allo scioglimento avvenuto nel 2009.
Il comune fa parte dell'Unione dei comuni Baianese – Alto Clanis[9].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Sperone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 21 febbraio 2024.
- ^ Bozzetto dello stemma del Comune di Sperone, su ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città. URL consultato il 27 settembre 2024.
- ^ Sperone, su araldicairpina.jimdofree.com.
- ^ Sperone, le radici del paese, su irpiniaworld.it. URL consultato il 21 febbraio 2024.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ [1]
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sperone
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.sperone.av.it.
- Speróne, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 151666290 · BNF (FR) cb149668125 (data) |
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