Tufo (Italia)

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Tufo
comune
Tufo – Stemma
Tufo – Bandiera
Tufo – Veduta
Tufo – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Campania
Provincia Avellino
Amministrazione
SindacoNunzio Donnarumma (lista civica Tufo bene comune) dal 26-5-2014
Territorio
Coordinate41°00′45.43″N 14°49′04.22″E
Altitudine280 m s.l.m.
Superficie5,96 km²
Abitanti791[1] (31-3-2022)
Densità132,72 ab./km²
FrazioniSan Paolo, Santa Lucia, Branete
Comuni confinantiAltavilla Irpina, Petruro Irpino, Prata di Principato Ultra, Santa Paolina, Torrioni
Altre informazioni
Cod. postale83010
Prefisso0825
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT064113
Cod. catastaleL461
TargaAV
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Cl. climaticazona D, 1 452 GG[3]
Nome abitantitufesi
Patronosan Michele Arcangelo
Giorno festivo8 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Tufo
Tufo
Tufo – Mappa
Tufo – Mappa
Il comune di Tufo all'interno della provincia di Avellino
Sito istituzionale

Tufo è un comune italiano di 791 abitanti della provincia di Avellino in Campania.

Geografia fisica

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A valle del comune di Tufo scorre il fiume Sabato, affluente sinistro del Calore, alimentato anche dai numerosi torrenti e corsi d'acqua presenti nel territorio tufese.

Origini del nome

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Il toponimo deriva dalla roccia vulcanica del tufo, presente diffusamente nel sottosuolo di tutta l'area del paese e grazie alla quale si sono avuti i primi insediamenti nella zona.

Il comune si sviluppò intorno all'area del castello, che sorgeva in cima ad una roccia vulcanica. La sua posizione strategica fece sì che il comune assunse notevole importanza perché era possibile controllare il territorio sottostante dal Terminio al Sannio.

Dopo la conquista normanna il territorio fu distaccato dal principato di Benevento e aggregato alla contea di Ariano; munito di robuste fortificazioni, Tufo nel 1266 ospitò una battaglia tra Svevi e Angioini. Con la regina Giovanna II di Napoli il borgo finì sotto la giurisdizione avellinese, rimanendo coinvolto nelle vicende che interessarono l'intera Italia meridionale intorno al 1400, quando passò in mano agli Aragonesi, per essere poi ceduto al conte Piatti di Venezia nel XVIII.

Nel 1866 Francesco Di Marzo scoprì l'esistenza di miniere di zolfo sul territorio comunale. La lavorazione dello zolfo caratterizzò l'economia tufese fino agli anni '60 quando si ebbe la crisi del settore. Nel 1972 le cave furono chiuse e negli anni '90 lo stabilimento cessò definitivamente l'attività.[4]

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[5]

Lingue e dialetti

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Accanto alla lingua italiana, nell'ambito del territorio comunale di Tufo si parla il dialetto irpino.

L'economia è basata principalmente sulla produzione del Greco di Tufo, rinomato vino bianco conosciuto in tutto il mondo che deve la peculiarità del suo gusto proprio ai terreni ricchi di zolfo di Tufo.

Monumenti e luoghi di interesse

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Miniere di zolfo
Castello

Tra i monumenti da visitare nel territorio vi sono:

  • Castello medievale;
  • Palazzo ottocentesco Di Marzo, con le omonime cantine;
  • Mulino Giardino, nei pressi delle antiche miniere di zolfo;
  • Grotta di San Michele Arcangelo;
  • Chiesa madre di Santa Maria Assunta, con annesso oratorio;
  • Chiesetta di Sant'Antonio, situata nella frazione San Paolo;
  • Casale Aufieri, situato nella frazione San Paolo.

Infrastrutture e trasporti

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Le strade che attraversano il territorio comunale sono:

Il territorio comunale è attraversato dalla:

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ La storia, su Comune di Tufo (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2008).
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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